penso che il modo migliore per arrivare ad un punto fermo in qualsiasi discussione, sia la chiarezza, il sapersi esprimere appunto. in una discussione mi ritrovo molto di più a dire "mi sono espressa male" piuttosto che "non hai capito". io sento che la persona con cui discuto deve avere una possibilità, ci deve essere un margine di errore da entrambi le parti.
mi è stato detto "allora io non parlo più per paura che tu capisci male e ti incazzi e io finisco al patibolo".
voi pensate di sapervi esprimere? o dite subito "non hai capito"?
2007-02-04
09:40:13
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8 risposte
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inviata da
unabis
5
in
Scienze sociali
➔ Scienze sociali - Altro
il fatto è che sono combattuta. da una parte mi rendo conto di essere a volte intransigente, ma d'altra parte mi chiedo "ma se ti spiegassi meglio non sarebbe più facile?" vi parlo di una persona a cui voglio molto bene. ma quando succede questo alla fine sono sempre io la pignola. a quel punto mi domando "ma posso io ogni volta entrarti nel cervello e cercare di capire tutto quello che dici, anche quanto dici bianco e intendi nero???" io penso che spesso non si litigherebbe o discuterebbe o nessuno si offenderebbe, se in questa vita frenetica ci daremmo due minutini in più per spiegarci meglio. forse sono io che vado a rilento, forse ci tengo ancora troppo, nn so.
2007-02-04
10:14:30 ·
update #1
Che tema complicato ed interessante. La comunicazione.
Poiché il termine viene impiegato in contesti assai diversi, dalla sociologia alla psicologia, alla biologia, alla teoria dell'informazione, si rivela difficile offrire una definizione che sia da un lato significativa, dall'altro valida in ogni contesto.
Il concetto di comunicazione comporta in ogni caso la presenza di un'interazione tra soggetti diversi: si tratta in altri termini di una attività che presuppone un certo grado di cooperazione.
Pertanto la comprensione non e' mai unididrezionale ma bensi obbligatoriamente pluridirezionale condizione unica e necessaria perche' si possa definire un dialogo "comunicativo".
Personalemnte studio il mio interlocutore e mi rapporto a lui come meglio posso. Quotidianamente incontriamo persone che hanno capacita' comunicative estremamente diverse. Il target e' capirsi, non e' necessariamente imporatante come.
Affrontiamo interlocutori che sappiano esprimersi ed interagire meglio o peggio di noi, il "segreto" sta nell'adattarsi. Il grado di confidenza che abbiamo poi con il nostro interlocutore determina l'utilizzo o meno di espressioni come "non ho capito" piuttosto che "non ti sei spiegato bene". Oggettivamente preferisco dire di non aver capito anche perche' considero gli eventuali limiti espressivi del mio interlocutore come un ostacolo che vada affrontato con pazienza e buona volonta. Mettere a proprio agio chi non ha capacita espressive pari alle proprie e' educato e necessario in un contesto sociale equilibrato. Non sempre e' possibile e non sempre si ha la volonta di farlo, per tanti e diversi fattori, ma provarci e' il minimo. Penso anche, soprattutto da quando vivo all'estero, che l'espressione di determinati concetti o pensieri sia collegata a cosi tanti e diversi fattori che non si possa fare altro che partire da una posizione di rispetto e cortesia riguardo a chi ci troviamo di fronte. E' sicuramente il miglior punto di partenza e che ci consente anche di ottenere i migliori risultati.
2007-02-04 10:08:39
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answer #1
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answered by lukasned 2
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Non sempre si riesce ad esprimere con chiarezza e diplomazia argomenti che toccano le corde della nostra sensibilità. Molto influisce lo stato emotivo che si ha quando si dicono,e lo stesso vale x quando si ascolta. Io rifletto molto prima di parlare, ma alcune volte,ugualmente vengo fraintesa.
2007-02-04 10:04:55
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answer #2
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answered by palliyork 2
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Sulla chiarezza non può esserci dubbio, ma il punto fondamentale, nelle discussioni, credo sia il saper ASCOLTARE.
E non è così scontato, credimi: moltissime persone sono terrorizzate dal veder messe in discussione le loro convinzioni, le loro certezze.
Le riconosci perchè, ancor prima che tu abbia finito di parlare, annuiscono o accennano a non concordare: poi, tutto d'un fiato - e spesso senza cognizione di causa - ti spiattellano la loro opinione esattamente nei termini nei quali, magari, l'avevano espressa un minuto prima.
Ti garantisco che, in questi casi, puoi possedere la retorica di Cicerone, la logica di Cartesio, la chiarezza mentale di un G.M. di scacchi, che sarà come avere un miliardo di.... monete fuori corso.
La faccenda del "non hai capito" - "mi sono spiegato male" è pura educazione, diplomazia dovuta e doverosa in termini di civismo tra persone adulte.
Ma non ti servirà a nulla se l'altro, o tu, non saprete/vorrete ascoltare.
Nelle discussioni serve che entrambi sappiano essere umili e disposti a mettersi in gioco, accettando tra l'altro di poter "perdere".
Ciao, e buona serata.
5/02/07 h.14.00 Ti capisco bene, anche a me piace andare a fondo, spiegarmi bene, essere ben capito: ne fa, ahimè, fede la lunghezza delle mie risposte.
Posso solo consigliarti di dare e pretendere attenzione, e far capire che ti stai impegnando davvero in ciò di cui parli.
Purtroppo l'approssimazione e la superficialità sono diffusissime oggi, quasi ragionare fosse impresa troppo ardua.
Porta pazienza ma, ti prego, non farti tirar dentro a questo "letargo" generalizzato.
Auguroni, e buone cose.
2007-02-04 09:59:13
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answer #3
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answered by Ariel 6
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Cara amica.
Dipende dal tipo di discussione e da come desideri che la stessa faccia impatto sull' interlocutore.Il "non hai capito ? !" si utilizza secondo me quando dopo un preliminare discorso la persona convinta delle sue idee non accetta o è restia a far suo il tuo pensiero anche se te sei stata ben chiara, il mi "sono aspressa/o male " e un modo molto più delicato e più coerente nelle discussioni dove si percepisce nell 'interlocutore un buon interesse e serve ad aumenta la tua convinzione che l'altro ha veramente compreso ed accettato il tuo pensiero.Ciao.
2007-02-04 09:58:39
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answer #4
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answered by novyyyy 3
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bisognerebbe sapersi esprimere sia verbalmente che come modi perchè il tono della voce, la postura, gli occhi tradiscono le nostre emozioni al di là di quello che diciamo. E l'interlocutore afferra prima i messaggi del corpo che le frasi che diciamo. E' per questo motivo che bisogna anche capire e/o intuire in certi momenti non solo cio' che non è stato detto ma anche come e se parlare, cosa dire e/o cosa non dire.
2007-02-04 09:53:43
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answer #5
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answered by niehoo2000 3
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sono d'accordo con te sul fatto che un modo di esprimersi chiaro e semplice sia sempre preferibile in una discussione onde evitare incomprensioni.c'è però da dire che,soprattutto se si parla con persone che conosciamo bene e con cui abbiamo dei rapporti di confidenza,a volte anche l'intuito può essere d'aiuto:non sempre è facile tradurre i sentimenti in parole e la sensibilità di chi ascolta in questi casi è fondamentale per capire cosa realmente si vuole dire !
2007-02-04 09:48:05
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answer #6
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answered by tiffany1980 6
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Nn basta esprimersi con chiarezza, bisogna farlo anche in maniera molto semplice, xchè nn sempre il nostro interlocutore capisce cosa vogliamo dire e allora nn si rende necessario dire, nn hai capito, oppure mi sono spiegata male.Ci sono persone che hanno tempi + lunghi x capire, quindi se è una persona a cui vuoi bene, dovresti conoscerlo almeno in parte e usare un dialogo molto semplice e con tono tranquillo, vedrai che anche lui troverà il modo di parlare e farsi capire
2007-02-04 11:01:30
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answer #7
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answered by Anonymous
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io dico sempre "forse nn mi sono spiegata"perkè può essere che nn ci sia riuscita ma delle volte anche con malcelata ironia quando davanti ho una persona che non capisce niente,le ho spiegato il discorso mille volte e quella persiste nel nn voler capire
2007-02-04 10:03:41
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answer #8
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answered by Anonymous
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