Mi spiego meglio: ognuno di noi, a modo suo si droga.
Chi con l'alcool, chi con il tabacco, chi con droghe pesanti o leggere (come vengono genericamente definite), chi con una combinazione qualsiasi delle tipologie menzionate.
Perfino chi esagera con il cibo o chi è alla spasmodica ricerca di sesso potrebbe essere definito drogato, in quanto vede come unico scopo della sua vita (o almeno il più importante) la soddisfazione del centro del piacere tramite suddette pratiche.
L'uomo paga la sua "consapevolezza" con la paranoia?
Non so se paranoia è il termine giusto, ma non ne ho trovati di migliori.
2007-02-03
08:22:46
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11 risposte
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inviata da
kerplan
5
in
Scienze sociali
➔ Psicologia
Andrea C, lo so bene, ma allora perchè ci droghiamo tutti?
E' solo un comportamento come un'altro?
Scegliamo consapevolmente o istintivamente di drogarci?
2007-02-03
08:34:21 ·
update #1
Beh sto estremizzando: certo è una provocazione, ma fino a che punto?
2007-02-03
08:48:59 ·
update #2
Eretic, mi è piaciuta la tua reminiscenza Leopardesca, ma si può inseguire il piacere fino al punto di danneggiarsi gravemente?
Siamo degli autolesionisti allora?
O peggio, dei masochisti?
2007-02-03
09:11:00 ·
update #3
Il problema è che l'uomo, creatura limitata, tende al piacere illimitato...
2007-02-03 08:54:13
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answer #1
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answered by Anonymous
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Hai proprio ragione, ognuno di noi ha la sua droga, io ad esempio, quando mi ritiro a casa, se non ricevo le coccole e i baci dalle mie tre figlie e dalla moglie vado "a rota" (si dice così vero?) ahahahahah ... ciao e bella vita :-)
2007-02-05 06:01:39
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answer #2
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answered by Anonymous
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Secondo me è un problema di insicurezza.
In fondo c'è un desiderio innato, quello di essere apprezzati per come ci vediamo, e non per come siamo realmente (tranne casi patologici ognuno di noi crede di essere migliore di quanto è !), e quello di lasciare una traccia, un modo per "sopravvivere" a se stessi.
Tutto ciò comporta una estrema insicurezza, una paura incoscia di "non farcela", di non essere adatti, di non essere capaci, quindi ne deriva una ricerca sempre più spasmodica di un mezzo alternativo per raggiungere il proprio obiettivo.
C'è ci compie atti estremi, chi cerca altri mezzi, ma alla fine il mezzo che ci sembra più adatto, o solo più semplice da usare, viene ripetutamente usato, con la speranza che ci porti dove vogliamo.
Alla fine, però, il "mezzo" diventa un fine, si sostituisce allo scopo a cui tendiamo, e che col tempo perdiamo di vista.
Ecco quindi, tanto per fare un esempio, l'uso smodato di droghe da parte dell'uomo d'affari che all'inzio ne assumeva solo per lavorare di più, per giungere al "suo" obiettivo, e che poi ci rimane invischiato.
2007-02-04 06:08:40
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answer #3
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answered by Anonymous
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Certo che sì. Cerchiamo piacere sempre e dovunque ma raramente la troviamo di conseguenza usiamo ogni genere di arteficio per arrivarci... Poi, a seconda del disagio che ci angoscia, diventiamo o autolesionisti (droghe, superalcolici,farmaci) oppure paranoici (rituali quotidiani, piccole sicurezze giornaliere)...
2007-02-03 12:22:05
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answer #4
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answered by ? 6
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Non so fino a che punto questo possa influire...
Forse valgono di più le esperienze e le lezioni di vita, altrimenti tutti i figli di drogati sarebbero drogati a loro volta.
Più che altro, io temo che si ricorra alla storia del DNA come alibi per giustificare quei comportamenti che ognuno di noi tende ad assumere sapendo poi che così giusti fondamentalmente non lo sono.
2007-02-03 08:52:00
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answer #5
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answered by â??nynphεtâ?? 3
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Il tuo discorso estremizzato può avere un senso, ognuno di noi ha una forma di dipendenza, il problema è averne prima di tutto la cognizione, poi la capacità di tornare indietro e rinsavire.
Con la droga e l'alcool è molto più difficile perchè si diventa autolesionisti e senza un aiuto esterno è molto difficile tornare indietro.
2007-02-03 08:45:19
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answer #6
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answered by anthonys 2
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mah...
al di là del discorso cibo e sesso
che non definirei droghe ma "deformazioni mentali"
le droghe invece, definite tali, hanno avuto nella storia
e nelle tradizioni
in più di un occasione anche significati elevati.
Il fatto che nell epoca moderna ci sia un abuso
lo attribuisco al mal di vivere
che perversa un po ovunque
Lo sballo non è una causa
ma una conseguenza
di una società malata
arricchita nella materialità
ma inesorabilmente impoverita
anche di quel minimo di sostentamento
dello spirito (inteso come essenza vitale)
per tutti noi che siamo ormai
anime perse.
2007-02-03 08:37:07
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answer #7
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answered by Anonymous
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la mia droga è intenret...il messenger, il forum, la posta.
se non ci vado una volta al giorno non sto bene. però non so dirti perchè ogni persona ha bisogno di dipendere da qualcosa. forse è una questione di sicurezza. una specie di appiglio.
2007-02-03 08:35:10
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answer #8
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answered by deianira 4
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mmh bella considerazione. Al posto di paranoia, se ho capito bene, potevi metter vizio, in quanto quelli che hai elencato sono vizi, atti che uno compie nella vita al fine di raggiungere il piacere che però hanno conseguenze negative se portate all'estremo.
Penso inoltre che ogni individuo sia fatto di DNA sicuramente, ma anche la sua esperienza nel mondo sia importante (tutto quello che vi può venire in mente). Come si dice...l'uomo è artefice del suo destino
2007-02-03 08:29:47
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answer #9
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answered by Anonymous
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Quanto hai scritto modifica il dna che viene tramandato alle generazioni future, già viziato.
Non desidero approfondire in tale sede, ma ci sarebbe da dire molto di più.
2007-02-03 08:27:22
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answer #10
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answered by Anonymous
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