conoscete alcune delle superstizioni popolari italiane e le loro spiegazioni?

Question

if you can please answer me in english..thanks:-)

Answer 1

la più carina che conosco è quella di appendere un paio di forbici sotto il letto, perché nell'antichità si credeva che il ferro avrebbe tenuto lontano gli spiriti maligni che causano incubi

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My favourite one is to attach scissors under your bad. In the past, they thought that the iron was useless to keep the bad spirits away, so to avoid you having nightmares.

Answer 2

Quelle più diffuse dalle mie parti riguardano l'olio e il sale. Se si fa cadere per terra il sale o si rompe una bottiglia di olio succedono delle disgrazie. Questa superstizione deriva dal fatto che in tempi meno recenti sia il sale che l'olio erano prodotti preziosi e quindi molto costosi, i romani portavano il sale dall'adriatico ed era indispensabile per conservare i cibi per i periodi invernali (non c'erano i frigoriferi, ovviamente), le olive da frantoio coltivate in altre regioni e prerogativa delle famiglie abbienti. Presumo, quindi, che tante altre superstizioni "alimentari" derivino dall'esigenza di limitarne lo spreco

Answer 3

Ciao,
ecco alcune storie di superstizioni

http://www.mieliditalia.it/superstizioni.htm

Answer 4

The most common regard the action of dropping oil or salt...It is a sign of misfortune. This belief derives from the fact that in the past these two elements were very precious (and expensive). Think that salt was worthy, also cause it was used to keep food inalterate in time.

Answer 5

here to the south Italy the popular sideboards are tantissime: from the black cat that door misfortune, to the woman with the menstruations who would not have to make neulla because “impure”.

Answer 6

Superstizione n.13
Le origini della superstizione contro il numero 13 non sono note. Un fatto forse rilevante è che il 13 è il successore di un numero altamente composto, il 12, che è considerato positivo in molte culture. Un insieme di 12 elementi si può infatti dividere in parti uguali in molti modi (per due, tre, quattro o sei); un "tredicesimo" elemento che si aggiunga a questo insieme lo "spaia" irrimediabilmente, impedendo qualunque suddivisione equa (13 è un numero primo).

In ogni caso, l'antipatia per il 13 ha radici antichissime ed è stata riconfermata in molti modi nella storia. Già nel Codice di Hammurabi (1686 a.C. circa) manca il numero 13 nell'elenco numerato delle leggi. Nella mitologia norrena, Loki (subdolo, traditore e malvagio) era il tredicesimo dio. Un celebre riferimento al 13 nei Vangeli riguarda l'Ultima Cena, in cui Giuda Iscariota fu il tredicesimo a sedersi a tavola. Sempre nel cristianesimo, Satana viene descritto come il "tredicesimo angelo".