Artide Regione circostante il Polo Nord; comprende il Mar Glaciale Artico, che occupa una vasta superficie centrata sul Polo, circondato dalle aree continentali estreme dell'America settentrionale, dell'Asia e dell'Europa. Nel suo ambito si trovano anche numerose isole.
Il territorio dell'Artide è definibile in modi diversi: si può far corrispondere all'area che si estende a nord del Circolo polare artico (66° 33' di latitudine nord); oppure può essere definito come lo spazio racchiuso dall'isoterma estiva dei 10 °C (la linea che unisce le località che hanno una temperatura media, nel mese più caldo dell'estate, di 10 °C); può infine essere considerata come la regione a nord della linea che segna il limite della vegetazione arborea. Queste due ultime definizioni si riferiscono approssimativamente allo stesso territorio, che è un po' più esteso della regione delimitata dal Circolo polare artico; nella compilazione della presente voce si è fatto riferimento a questa più vasta regione.
I territori artici sono compresi negli stati del Canada, della Russia, della Groenlandia, della Scandinavia, dell'Islanda, dell'Alaska (Stati Uniti d'America). Includono un gran numero di isole, tra cui l'arcipelago delle Svalbard.
Territorio
Diversamente dall'Antartide, costituita da un tavolato continentale ricoperto perennemente dai ghiacci e circondato dagli oceani, l'Artide, per gran parte della sua estensione, è formata da un mare (il Mar Glaciale Artico), che occupa la parte centrale della regione. Esso è quasi del tutto rinserrato dai continenti dell'emisfero boreale, fatta eccezione per l'ampio passaggio marittimo che si apre fra la Groenlandia e la Norvegia, costituito dal mar di Groenlandia e dal mar di Norvegia, oltre che dallo stretto di Danimarca. Più piccoli e stretti passaggi si aprono poi fra le isole artiche canadesi mentre, a est, tra la costa dell'Alaska e quella della Siberia, si trova lo stretto di Bering.
Fra i principali elementi geologici dell'Artide si annoverano tre antiche piattaforme continentali (vedi Continente), costituite prevalentemente da rocce cristalline (graniti e gneiss): la piattaforma baltico-scandinavo-russa, la piattaforma dell'Angara, o siberiana, nella Siberia nordoccidentale, e lo Scudo Canadese, comprendente tutta l'Artide canadese eccetto le isole Regina Elisabetta. Diverse superfici di queste terre, fra cui gran parte della Groenlandia, sono perennemente ricoperte dai ghiacci. Delle pianure costiere, più o meno estese, orlano gran parte della Siberia settentrionale, i territori continentali nordoccidentali e insulari del Canada, e la costa settentrionale dell'Alaska. Non mancano i rilievi, generalmente di non grande imponenza, se si escludono le catene montuose che si elevano nell'isola di Baffin, nel Territorio dello Yukon, nell'Alaska settentrionale, lungo le coste groenlandesi, in Islanda e nella Siberia nordorientale. Tuttavia, le altitudini massime superano di poco i 2.000 metri.
Idrografia
L'idrografia dell'Artide, soprattutto a causa delle modeste precipitazioni e della persistente condizione di gelo, è caratterizzata da poveri sistemi fluviali o lacustri. In molte zone però, il permafrost (il suolo permanentemente gelato) limita il deflusso sotterraneo delle acque di fusione della neve, che si accumulano in superficie formando in genere laghi poco profondi, stagni e acquitrini. Numerosi sono i fiumi presenti nell'Artide, ma si tratta perlopiù dei grandi fiumi che provengono dalle latitudini più basse, e da climi più ricchi di precipitazioni: giunti nell'Artide le loro acque, già impoverite dalla scarsità di precipitazioni, gelano per la maggior parte dei mesi dell'anno, impedendo il deflusso delle acque provenienti da sud, che spesso esondano. Tra questi fiumi si ricordano l'Ob, lo Jenisej e la Lena nell'Artide russa; il Mackenzie e lo Yukon nell'America settentrionale.
Clima
Nell'Artide l'inverno è lungo e freddo, mentre l'estate è breve e fresca. Il Circolo polare artico delimita una zona caratterizzata da alcuni giorni dell'anno in cui il sole non tramonta mai (quindi privi di buio notturno, il cosiddetto 'sole di mezzanotte') e, viceversa, da altri in cui non sorge mai. Il numero dei giorni di buio o di luce continui cresce con l'aumentare della latitudine: poi, a partire dal Circolo polare, si hanno sei mesi di luce (dal 21 giugno) e sei mesi di buio continui (a partire dal 22 dicembre). Vedi anche Aurora.
Le condizioni climatiche sono influenzate dalla latitudine, che determina la quantità di luce diurna, e dalla presenza del mare, che ha una funzione mitigatrice. Ad esempio, nelle regioni interne della Groenlandia la temperatura media dell'inverno è di -33 °C, mentre nei vicini insediamenti costieri, dove il clima è temperato dalle correnti oceaniche, relativamente miti, nello stesso periodo dell'anno si ha una temperatura media di -7 °C. E ancora, il Polo Nord non è il luogo più freddo dell'Artide, poiché il suo clima è appunto mitigato dall'oceano. A Ojmjakon, nella Siberia nordorientale, si sono rilevate le temperature più basse con -68 °C. La temperatura più fredda registrata nell'America settentrionale è di -65 °C, a Snag, nel Territorio dello Yukon. I valori medi annui delle precipitazioni (comprese quelle nevose) sono spesso inferiori ai 250 mm.
Flora e fauna
L'Artide, al contrario di quello che si potrebbe pensare (date le basse temperature, il suolo ghiacciato, la scarsa umidità e la luce ridotta) non è priva di vita, sia terrestre sia marina, persino durante i gelidi e bui mesi invernali. La primavera poi dà luogo a una straordinaria rinascita della vita vegetale e animale. Un gran numero di specie animali si sono adattate: alcuni mammiferi e uccelli dell'Artide sono dotati di sistemi isolanti contro il freddo, come il grasso, per sopravvivere durante i gelidi mesi invernali.
Nell'Artide crescono oltre 400 specie di piante da fiore. Le vaste distese di tundra che ricoprono le pianure e le regioni costiere sono coperte da bassi arbusti striscianti, piante erbacee, licheni e muschi, erbe e falaschi.
Numerosi sono gli animali, marini e terrestri. Fra i mammiferi artici si annoverano l'orso polare, la volpe artica, l'ermellino, la martora, il lupo polare, il caribù, la renna (il caribù addomesticato), il bue muschiato, il lemming, la lepre delle nevi; tra le specie che vivono in acqua, la foca, il tricheco e diverse specie di balene (vedi Cetacei).
Anche l'avifauna si presenta con un'estrema varietà . Urie e alcune specie di alcidi nidificano a migliaia lungo le scogliere. Corvi, zigoli delle nevi (Plectrophenax nivalis) e scolopacidi sono stati avvistati nelle più remote regioni settentrionali così come civette delle nevi e girifalchi (Falco rusticolus). Anche varie specie di gabbiani e stercorari (Stercorarius skua) vagano in questi ambienti dominati dai ghiacci. Fra gli altri caratteristici uccelli artici si annoverano l'edredone (Somateria mollissima), la procellaria, il pulcinella di mare (Fratercula artica) e la pernice bianca, la sterna artica. Nell'Artide gli insetti vivono solamente dove è presente la vegetazione: dominano su tutti le zanzare, data la presenza di stagni e acquitrini che rappresentano il loro habitat; non mancano api, vespe, mosche, farfalle, tarme, scarabei e cavallette. Le acque costiere sono relativamente ricche di specie ittiche: merluzzi, halibut (o ippoglossi), salmoni e trote. Nei mari artici è stata inoltre osservata una grande varietà di invertebrati.
Popolazione
Molto tempo prima che gli europei raggiungessero l'Artide la regione era scarsamente popolata, fatta eccezione per l'Islanda, che era completamente disabitata. Le popolazioni autoctone appartenevano a diversi gruppi etnici, che parlavano vari idiomi, ma che erano tutti originari dell'Asia. Gli inuit (esquimesi) giunsero fino all'oceano Atlantico, in Groenlandia, mentre i lapponi toccarono la Norvegia.
Le regioni artiche della Russia sono popolate da circa una ventina di gruppi etnici, fra i quali i komi, che sono circa 250.000 e occupano le zone artiche della Russia europea; gli jacuzi, che sono circa 300.000 e che vivono soprattutto nel bacino del fiume Lena; i tungusi, circa 70.000, che abitano una vasta regione a est del fiume Jenisej; gli jukagiri, circa un migliaio, stanziati principalmente tra i fiumi Jana e Indigirka; e i ÄukÄi, circa 15.000, insediati nell'estrema zona nordorientale della Siberia.
Nei territori artici dell'America settentrionale vivono tre gruppi etnici principali – gli aleuti, gli indiani d'America e gli inuit – 65.000 dei quali nel Canada settentrionale e 51.000 in Alaska. Gli aleuti sono insediati soprattutto nelle isole Aleutine, mentre gli indiani d'America in generale occupano le aree in cui si estendono le praterie; gli inuit, invece, vivono soprattutto nell'Alaska e nel Canada settentrionali, oltre che nelle zone costiere della Groenlandia.
Tutte le popolazioni autoctone dell'Artide in origine dipendevano interamente dalle attività di caccia o pesca, o da entrambe, e utilizzavano materie prime naturali per l'abbigliamento, gli utensili, le case e i mezzi di trasporto. Questi prodotti erano abilmente progettati e lavorati, e spesso erano mirabilmente decorati. I kayak (un'imbarcazione monoposto resa impermeabile da una ricopertura di pelli di foca), i parka (un indumento impermeabile, anch'esso realizzato con pelli di foca) e gli arpioni degli inuit sono tra i manufatti artigianali più tipici delle regioni artiche.
L'Artide è stata poi colonizzata da popolazioni provenienti da zone più meridionali. Norvegesi e russi raggiunsero il litorale dell'Europa settentrionale più di mille anni or sono, epoca in cui i vichinghi si stabilirono in Islanda. In periodi più recenti, scienziati, minatori e missionari hanno dato vita ad alcune comunità nelle regioni artiche.
Nei territori artici dell'Alaska, del Canada e della Groenlandia non esistono grandi città : gli insediamenti più popolosi hanno di solito meno di 10.000 abitanti; ma le regioni artiche della Scandinavia e della Russia accolgono invece diverse città anche di notevoli dimensioni, quali Murmansk in Russia e Tromsø in Norvegia. Anche ReykjavÃk, la capitale dell'Islanda, è un importante centro urbano.
Risorse economiche
Le attività economiche in gran parte delle regioni artiche sono limitate allo sfruttamento delle risorse naturali, che sono soprattutto pesce e minerali.
Allevamento
L'ambiente artico, per le caratteristiche del clima e del suolo, non consente le pratiche agricole, fatta eccezione per l'Islanda, dove si hanno anche colture in serra. Ha invece una notevole importanza l'allevamento delle renne, diffuso nella Scandinavia settentrionale e in Russia, in minor misura nelle regioni artiche dell'Alaska, del Canada e della Groenlandia. Nella Groenlandia sudoccidentale, in Islanda e in Russia è praticato l'allevamento di ovini e di bovini da latte.
Pesca
Il pesce di fiume e di lago costituisce un elemento importante nell'alimentazione delle popolazioni delle regioni artiche. In Russia, soprattutto, è assai praticata la pesca fluviale, il cui prodotto è destinato al consumo interno e alle esportazioni. Il Mar Glaciale Artico è una fra le più importanti zone di pesca del mondo: numerosi sono i paesi che vi inviano i propri pescherecci. Enormi quantità di merluzzi e gamberi vengono pescate al largo della Groenlandia occidentale: però l'eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche ultimamente sta diventando un problema e una minaccia sempre più grave per l'ambiente naturale.
Risorse minerarie
Nell'Artide sono stati scoperti vasti giacimenti di numerosi importanti minerali, fra i quali petrolio e gas naturale, minerali ferrosi, nichel, piombo, zinco, carbone, uranio, stagno, diamanti, oro e criolite. In diverse regioni dell'Artide l'industria mineraria occupa un posto di rilievo. In Siberia si estraggono nichel, minerali ferrosi e apatite nella penisola di Kola, mentre nella valle del fiume Lena si sfruttano le miniere di diamanti.
Dagli anni Sessanta nella Siberia nordoccidentale e nei pressi di Jakutsk sono stati sfruttati vasti giacimenti di petrolio e gas naturale. Fra gli altri principali prodotti delle miniere artiche della Russia si annoverano oro, stagno, mica, carbone e tungsteno. La Svezia ha cominciato a estrarre minerali ferrosi a Kiruna e in altre zone a nord del Circolo polare fin dall'inizio del XX secolo, mentre la Norvegia possiede un'importante miniera di ferro a Kirkenes, sulle coste settentrionali del paese. In Groenlandia si estraggono piombo, zinco e molibdeno; in passato grandi quantità di criolite provenivano dalle miniere di Ivigtut. Nell'isola di Spitzbergen, una delle principali dell'arcipelago delle Svalbard, vi sono numerose miniere di carbone. L'industria mineraria canadese produce uranio, rame, nichel, zinco, piombo, amianto, minerali ferrosi, petrolio e gas naturale. L'estrazione di petrolio su larga scala lungo le pendici artiche settentrionali dell'Alaska ebbe inizio nel 1977. Una proposta del 1987 da parte dell'amministrazione del presidente Ronald Reagan, mirante all'estrazione petrolifera nell'Arctic National Wildlife Refuge, ha incontrato la ferma opposizione di varie organizzazioni ambientaliste.
Industria
Nell'Artide nordamericana le grandi industrie operano esclusivamente nel campo della lavorazione delle materie prime. I costi del lavoro e dei trasporti sono troppo elevati perché nella regione artica possa esistere un'industria diversificata. La Russia artica e la Siberia, tuttavia, ospitano numerose zone industriali di rilievo, dislocate nella penisola di Kola e nelle valli dei fiumi PeÄora, Jenisej e Lena. Anche nell'Artide canadese si lavorano le materie prime, mentre la Groenlandia e l'Islanda possiedono numerose industrie manifatturiere di dimensione artigianale.
Trasporti
I trasporti terrestri, marittimi e fluviali nelle regioni artiche sono ostacolati dalla copertura di ghiaccio, che in alcune aree è permanente, mentre in altre è solo stagionale. Nell'Artide esistono poche strade, ma alcune arterie importanti solcano il Canada continentale, la Russia settentrionale e le regioni nordiche della Norvegia e della Svezia.
La navigazione costiera riveste un ruolo significativo in diverse regioni dell'Artide, in particolare nel mare di Barents, nei mari siberiani, oltre che nei mari settentrionali della Scandinavia, dell'Alaska e del Canada. In inverno solo le navi rompighiaccio possono percorrere le rotte marittime. La Russia artica dispone di un ottimo sistema di navigazione fluviale, praticabile però soltanto nei mesi estivi.
Il trasporto aereo ha grande importanza in tutte le regioni artiche. Le principali città sono dotate di aeroporti e alcune compagnie aeree minori collegano le comunità isolate e gli insediamenti minerari con i centri maggiori.
2007-02-02 18:32:26
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answer #7
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answered by eleonora 5
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