Ti ricordi..quando eravamo bambini..e si giocava insieme..magari ci arrabbiavamo terribilmente..litigavamo..ma il giorno dopo ci eravamo già dimenticati la ragione del litigio..e tornavamo a giocare insieme come niente fosse..ieri era ieri..
io penso che l'infanzia abbia questo pregio..il poter percepire molto di più di un adulto..ma non con le costrizioni mentali e con le architetture sociali..con cui "i grandi" devono convivere quotidianamente..
Noi anteponiamo la razionalità, il giusto comportamento, il senso di protezione verso chi è più piccolo..e ci arrovelliamo..gli adulti devono metabolizzare la perdita di una persona cara..devono mettersi davanti la situazione, dialogarci.. confrontarsi.. piangere..sfogarsi..disperarsi..e arrivare ad un punto in cui.."abbiamo fatto i conti"..con noi..con i nostri sensi di colpa..con la "non-presenza" fisica della persona..
Il bambino, a mio parere, è ancora più razionale..la persona non è qui..allora è in un altro posto..in un altro mondo..anche loro sperimentano, tramite le favole (che sono davvero terribili e piene di insegnamenti morali), cosa voglia dire la perdita, la malattia, la tristezza, il dolore..ma forse, a differenza di noi, credono ancora in quel "lieto fine"..sanno che esistono dei momenti difficili..ma che ci sono altri mondi da scoprire..dove si può stare bene..dove si può giocare..dove i "buoni" vincono sui "cattivi"...e le persone che non sono più qui, siccome sono buone..hanno avuto accesso a uno di quegli universi..infiniti..che puoi scorgere solo nello sguardo di un bambino..
Un saluto, D.
2007-01-31 23:40:50
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answer #1
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answered by Anonymous
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Xke i bambini pensano ke sia ancora vivo in un altro mondo e non si preoccupano tanto della mancanza mentre gli adulti invece tendono a vedere la morte come la non più esistenza e si rendono conto ke quella persona non c'è più per sempre
2007-01-31 21:39:58
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answer #2
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answered by ^dadE^ 4
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Qualche volta mi sono posta la stessa domanda e penso che tutto dipenda da queste tre parole: passato, presente, futuro.
Gli adulti identificano la perdita di qualcuno con il passato, anche nel modo di parlare: "ti ricordi quando 'era'...'faceva'...'diceva'..., e penso che questo releghi chi abbiamo conosciuto in una sorta di limbo emotivo che nei ricordi, negli anniversari e simili diventa 'paradiso' se il ricordo è positivo, 'inferno' se il ricordo è negativo.
Invece i bambini non considerano la morte una perdita, ma solo un' assenza temporanea.
E chi è assente è comunque presente...
Bello così, vero?
2007-02-01 00:58:25
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answer #3
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answered by selenia 2
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è ovvio, perché crescendo si comprendono più cose, si ragiona di più, si è più realisti e meno sognatori, si prendono le cose sul serio, i sentimenti sono più profondi, il mondo degli adulti è completamente diverso da quello dei bambini...
i bambini hanno un' ottica diversa delle cose, delle situazioni, non hanno la capacità di analizzare le circostanze che si vivono, proprio perché sono spensierati, prendendo le cose come vanno, non si mettono a riflettere....
se no non esisterebbe l' infanzia...
2007-01-31 22:42:58
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answer #4
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answered by Mia 2
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per esperienza personale...a 10 anni ho perso la mamma, credevo di morire anchio ma poi con il tempo il dolore si è
sopito...a 36 ho perso il babbo...è mi è esploso tutto il dolore che non avevo provato quando avevo 10 anni.....io credo che quando si è piccoli non si è ben consapevoli di cosa voglia dire perdere una persona cara (anche se a livello psicologico almeno per me ha avuto effetti devastanti...non riesco ad amare per paura di perdere la presona amata) ad una certa età capisci cosa voglia dire e il dolore è devastante e ci vuole un sacco di tempo prima che si attenui...bisogna però farsi coraggio ed andare avanti e non lasciarsci abbattere bisogna sorridere alla vita ugualmente anche se il cuore sanguina.....
2007-01-31 21:59:40
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answer #5
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answered by GIRASOLE 2
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il bambino non ha ancora la condizione del dolore. Elabora diversamente perchè non conosce ancora l'abbandono assoluto. I genitori escono di casa, vanno al lavoro ma c'è la certezza che ritornino a casa. Ecco il bambino inconsciamente elabora così il lutto. O grazie all'educazione religiosa che riceve sa che quella persona nn è morta ma vive ancora in paradiso.
Gli adulti invece conoscono bene l'abbandono, la perdita, la solitudine. Ed è per questo che molti riescono ad elaborare subito il lutto mentre altri negano l'evidenza riuscendo a non parlarne nemmeno. Alcuni dicono "è morto mio padre" altri dicono " è mancato mio padre". Ecco la differenza anche tra gli adulti.
2007-01-31 21:49:14
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answer #6
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answered by bond 2
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perchè il concetto della morte
per i bambini
paradossalmente
è più reale di quanto lo sia per noi.
2007-01-31 21:46:14
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answer #7
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answered by Anonymous
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Perchè l'adulto ha più coscienza di cosa sia la morte rispetto ad un bambino!
2007-01-31 21:41:47
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answer #8
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answered by Anonymous
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I motivi possono essere davvero tanti, il perchè forse si comprende di più il fatto che la persona cara nn ci sarà più, per il bene, per il fatto che ci si sente persi senza il loro appoggio.... ed anche purtroppo per apparire !!! Conosco molte situazioni del genere dove per nn farsi vedere col sorriso facevano certe imitazioni delle lacrimone gonfie che neanche al cinema si vedono !!! Un bambino la percezione della morte è molto limitata rispetto ad un adulto e soprattutto, ha un adattamento maggiore alle nuove situazioni rispetto ad una persona grossa e vaccinata !!!
2007-02-01 00:16:49
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answer #9
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answered by SmartAMG 3
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perchè ne sono più consapevoli :)
2007-01-31 23:35:07
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answer #10
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answered by Icestar 6
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