I PACS fanno paura agli oscurantisti arroccati nella vecchia e primitiva cultura patriarcale che vede il maschio quale capo della famiglia. Fa paura ai fallocrati che temono la messa in discussione del proprio status dominante fondato sul pene. Fa paura agli ecclesiastici i quali, ossessionati dal peccato e dalla libera sessualità altrui (libera rispetto alla loro condizione di costretti a rinunciarvi) si sentono rassicurati solo se questa rimane chiusa fra le mura domestiche come prevede la Bibbia. Fanno paura a tutti quelli che vivono di pregiudizi.
Ciò detto, mi si permetta di puntualizzare alcune cose: i PACS non prevedono l'istituzione del matrimonio per le coppie omosessuali (per la qual cosa mi trovo comunque d'accordo) e tantomeno l'adozione di bambini da parte degli stessi. Quest'ultima cosa poi è una cazzata messa in giro per spaventare gli elettori. Le adozioni in Italia sono difficilissime per le coppie eterosessuali, figuratevi per quelle omosessuali!
I PACS quindi, lo ripeto, NON hanno per tema il problema delle adozioni.
Oltreché fare paura per una serie di questioni ideologiche, i PACS spaventano la Chiesa che perderebbe buona parte degli introiti derivanti dalle coppie che non scelgono il matrimonio religioso. Timore peraltro infondato, dato che i PACS non interferiscono con la volontà degli appartenenti alla comunità cattolica, i quali sceglierebbero comunque il rito in Chiesa. Forse non avete idea del giro di denaro che ruota attorno ai matrimoni ogni anno. Sono un fotografo e conosco l'ambiente...vi assicuro che la Chiesa ha messo su un vero business. Se ci fosse Gesù Cristo ripeterebbe infinitamente l'atto di demolire le bancarelle dei mercanti che hanno fatto della Chiesa un mercato! Per non parlare della povertà francescana e della Chiesa che rifugge il lusso ed i beni materiali...Bah!
Inoltre, avversare i PACS fa comodo a quello schieramento politico di Centro-Destra che fa perno sui tanto decantati "valori", fra cui la famiglia tradizionalmente intesa. Evitando di scendere nei particolari, un politico come Pier Ferdinando Casini se la mena tanto su questo tema ma egli stesso è un DIVORZIATO e CONVIVENTE con una nuova compagna. E Daniela Santanchè? Nessuna contraddizione? E' chiaro quindi che molti politici battono su questo tasto per non perdere una buona fetta di elettori.
Ad ogni modo, avrei piacere che tutti riflettessero su determinati pensieri che ho esposto in domande analoghe alla tua:
I PACS non riguardano le istituzioni ecclesiastiche.
Infatti, dovrebbero offrire una regolamentazione, con forme di tutela finora assenti (ed in questo sta la novità) nei confronti delle unioni civili e non di quelle religiose, quali che esse siano.
I PACS riguardano la comunità civile laica, che è pertinenza dello Stato, e non interferiscono in alcun modo nelle questioni che riguardano l'ordinamento della Chiesa (quale che essa sia: cattolica, musulmana, protestante, ebraica, etc.) né con l'istituzione del matrimonio religioso.
In questo senso, come cittadino italiano, relativamente allo stato attuale dell'istituto religioso ed eventuali future riforme dell'ordine ecclesiastico non mi pronuncio (per quanto abbia una precisa opinione in merito) perchè, non essendo cattolico, non mi riguarda e non sta a me entrare nel merito di questioni pertinenti la comunità cattolica. Gli uomini e le donne che hanno liberamente scelto la strada del sacerdozio l'hanno fatto, per l'appunto, in libertà e consci delle limitazioni insite in quella scelta. Lo Stato non entra nel merito delle questioni che riguardano il Vaticano ed io, quale cittadino italiano non cattolico, mi astengo dall'entrare nel merito dei suoi affari.
Relativamente alla società civile di cui faccio parte, laica e non soggetta ad uno Stato confessionale (come è quella Italiana secondo la nostra ottima Costituzione), ritengo che lo Stato abbia il dovere morale, oltreché istituzionale, di offrire tutela e garanzie in favore di quelle famiglie di fatto (coppie o nuclei familiari compositi) che attualmente non sono considerate tali o peggio considerate (secondo una dizione molto in voga) famiglie di serie B. Ma prima di giudicare e stilare una classifica in merito alla miglior forma di famiglia bisognerebbe mettersi d'accordo sul concetto stesso di famiglia.
Ebbene, io personalmente ritengo che una famiglia sia composta da qualsiasi nucleo minimo di convivenza le cui vite dei componenti siano legate da reale comunanza di affetti, interessi e reciproco sostegno quotidiano, rispetto e convivenza. Che poi si tratti di coppie eterosessuali, coppie omosessuali, conviventi con figli a carico oppure ancora fratelli e sorelle conviventi, madre e figlia/figlio conviventi, questo non cambia la sostanza. Ne consegue che personalmente sono favorevole al matrimonio civile fra individui dello stesso sesso, alla convivenza tutelata, ad una definizione flessibile e non chiusa del concetto di famiglia. E naturalmente queste unioni e conseguenti nuclei familiari devono avere il medesimo valore delle famiglie tradizionalmente intese (padre, madre, figli).
Il punto di vista della Chiesa?
E' un falso problema anzi...un problema della Chiesa e non dello Stato!
La Chiesa dovrebbe astenersi dall'ingerire in queste faccende. Infatti, non solo è preservata la validità del matrimonio religioso che la riguarda personalmente, ma anche l'autonomia della stessa a rifiutare eventuali unioni religiose non conformi ai suoi dettami. Insomma, lo Stato non pretende di mettere bocca sui matrimoni religiosi.
La cosa inconcepibile è invece il fatto che essa si arroghi il diritto di condizionare le scelte di un Governo e dei cittadini di un paese attribuendosi la facoltà di definire quale sia il concetto di famiglia, di amore ed unione secondo natura, di corretta morale.
Per di più, sebbene la religione cattolica non sia l'unica praticata nel nostro paese, detiene il carattere di unicità per quanto riguarda l'ingerenza nelle nostre vite. Forse che gli Ebrei, i Musulmani, i Buddhisti italiani hanno chiesto che lo Stato, nell' eventuale attuazione dei PACS, preveda di tutelare la famiglia tradizionalmente intesa secondo le rispettive religioni? NO!
Infine vorrei fare qualche considerazione sulle varie figure ecclesistiche che ricoprono incarichi importanti all'interno della Chiesa, e che sono sostenuti economicamente (campati) dalle tasse che pagano gli italiani.
Ora, è davvero ammissibile che un Cardinal Ruini o lo stesso Papa, le cui esperienze di uomini si basano su libri, dogmi e liturgie e che non hanno la benchè minima esperienza di cosa siano l'amore carnale e spirituale fra due persone, il vivere civile all'interno di una società lavorando e facendo sacrifici per vivere, faticando per fare una vita dignitosa fra le gioie ed i dolori che questa offre, pretendano di insegnare ad una società qual'è la vera natura di queste cose ed i concetti di giusto e sbagliato, di bene e male?
Ed a quanti pensano che i rapporti omosessuali siano qualcosa contronatura vorrei dire: ma perchè sentite ossessivamente l'esigenza di porre l'accento sulle "tendenze" sessuali di queste persone e non vi concedete quel guizzo d'intelligenza che potrebbe farvi riflettere sul fatto che l'omosessualità, come tutte le relazioni, si basa anch'essa sull'amore fra due individui? Perchè due omosessuali che desiderino vivere insieme dovrebbero basare questo legittimo desiderio mettendo in prima istanza la voglia di sesso e non il bisogno di volersi bene senza sentirsi giudicati, umiliati, offesi, denigrati e disprezzati? Non pensano queste persone che anche gli omosessuali siano dotati di affinità intellettuali con i propri partners e prima di tutto tendano a condividere le loro vite e le proprie esperienze quotidiane con rispetto ed amore così come avviene fra un uomo ed una donna?
Se non riuscite a cogliere questi concetti di base, bisognerebbe concludere che voi stessi (come del resto le eminenze ecclesiastiche) siete ossessionati dal sesso e che ne avete una visione decisamente primitiva basata solo sull'atto della penetrazione, del rapporto di forza uomo/donna (ovviamente subalterna al maschio...perchè se così non fosse la donna sconvolgerebbe l'ordine basato sulla fallocrazia) e sull'antico stereotipo del patriarcato!
2007-01-31 10:28:56
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answer #1
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answered by lightroom 3
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i PACS fanno paura alla Chiesa e a tutti quelli che discriminano i gay, e fanno invidia a tutte le persone di una o 2 generazioni fa che sono state costrette dalla cultura dell'epoca a sposarsi con matrimoni riparatori o a non divorziare per accontentare vecchie decrepite e rischio di infarto "se la figlia divorzia", o perchè non avevano i soldi per pagarsi l'avvocato. fanno paura agli avvocati perchè rischiano di veder calare gli introiti per le cause di divorzio, e a tanti uomini sfigati che hanno paura di non poter avere la certezza di sesso per tutta la vita senza più mettersi in gioco perchè troveranno sempre più donne che se non le meriti se ne vanno, punto e basta.
2007-02-01 08:19:26
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answer #4
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answered by cleopatra 6
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