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non sapevo dove mettere la domanda, se nella sezione religione&spiritualità o più diplomaticamente in quella riservata ai film. come vedete sono stata diplomatica. stavolta.
ho appena finito di vedere il lungometraggio, devo dire sublime, ma sto ancora nella fase-riflessione: è un film intimo e intimista, e su questo non ho dubbi...ma mi e vi chiedo:qual è REALMENTE il tema che viene affrontato?
il rapporto con la religione e con le istituzioni?
l'essere un laico, sognatore moralista, tra tanti lupi che si cospargono di incenso?
o è un messaggio politico?bellocchio ha più volte affrontato la mercificazione e il fallimento degli ideali dei vari "'68 italiani", quando si sperava in un cambiamento radicale e radicato negli animi,ma che tristemente si è vanificato.
e qui penso a pasolini, al G8, alle brigate rosse, a aldo moro.
la mia riflessione si estende a problematiche più contingenti:la censura, che ha avvolto anche questo film (per una bestemmia).
invito alla riflessione.

2007-01-30 21:26:36 · 5 risposte · inviata da cataratta 4 in Musica e intrattenimento Cinema

mumble, vedo che qualcuno ha letto solo il titolo....ho scritto per un quarto d'ora 'sto papiello inutilmente?

2007-01-30 21:37:52 · update #1

saretta, io proprio a questo volevo arrivare:il carattere evanescente e onirico della maggior parte delle scene e dei personaggi, secondo me presuppone a bene altre tematiche (rispetto alle rifritte chiesa-spiritualità-bestemmia, come qualcuno ha commentato prima di te, e che sicuramente si è fermanto a una visione del tutto superficiale).
l'esistenza o meno della donna, secondo me è del tutto irrilevante. è il simbolo della sua ritrovata spiritualità (non intesa come religiosa sia chiaro), e la cosa basta a se stessa.
anche la storia della beatificazione, se vogliamo è abbastanza paradossale. per questo mi sembra che il film nasconda ben altre chiavi di lettura, e la tua interpretazione me ne dà conferma

2007-01-30 22:19:36 · update #2

5 risposte

La grettezza e l'ignoranza tutta italiana hanno censurato quel grido disperato del fratello del protagonista-Castellitto (per fortuna uno può sempre vedersi il DVD originale...), che è il momento chiave del film: l'urlo che, uscendo prepotentemente, si scioglie nell'abbraccio col fratello, mentre intorno tutti quanti restano a guardare scuotendo la testa.
L'altro momento chiave, dove forse puoi trovare la risposta alla tua domada, è nel finale: accompagnandolo a scuola, Castellitto osserva con un fiducioso sorriso il figliio che, prima di entrare, per un attimo si ferma sotto la bandiera azzurra dell'Unione Europea, simbolo di una speranza di liberazione dai vecchi pregiudizi.
Il tema affrontato nel film, secondo me, non è tanto quello della religione, quanto quello dell'ipocrisia, che trova nella religione un fertile terreno di coltura.
Concordo con te sul giudizio del film: meraviglioso!

2007-01-31 03:22:22 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 2

Bellocchio si è sempre schierato contro le istituzioni fin dall'inizio. Il suo primo lungometraggio "I Pugni in tasca"(tra l'altro bellissimo, credo il migliore in tutta la sua filmografia) ne è un esempio... lì erano tre le istituzioni ad essere prese di mira: la religione, la famiglia e la Patria. Ne L'ora di religione torna la condanna alla religione e in parte anche alla famiglia ma è del tutto marginale, è ciò che fa da sfondo al film, è la cornice. Un analisi più attenta ci rivela che la vera essenza del film è l'evanescenza, il sogno, il divario che c'è tra reale e fantasia qui non sempre bene distinguibili. Per esempio: la professoressa di religione secondo te esiste davvero? O è una pura allucinazione del protagonista? Alcuni elementi del film ci inducono a pensarlo per esempio il bambino che dice che la sua insegnante è brutta mentre quella che conosce Castellitto è senza dubbio una bellissima donna. Inoltre il fatto che gli incontri tra i due, tutti gli incontri, dal punto di vista dei colori e della grafica, sembrano delineare le fattezze dei sogni.... non sono ben definite, anzi, sono molto sfumate nei contorni, rimandano proprio alla realtà onirica. Sogni, dormire..... hai presente la scena della "festa" in cui, tra l'altro, compare anche Bellocchio stesso dove Castellitto sembra essersi addormentato sul divano e dove l'entrata in scena di tutti quei personaggi (politici credo o qualcosa del genere) assomiglia molto all'entrata di figure trasognate. Così come irrealistico o sognato sembra il duello che Castellitto deve disputare con il duca. Qust'idea del sogno, dell'introspezione, del nostro mondo personale nasce (ma in questo film è già a maturazione) in seguito alla conoscenza e poi collaborazione di Bellocchio con il suo psicologo Massimo Fagiolo e questo spiega tutto..... Prova a vedere IL SOGNO DELLA FARFALLA sempre i Bellocchio e poi ne riparliamo. Però dalla tua introduzione ho capito che hai sicuramente visto Buongiorno Notte. Bè, anche lì tutto il sequestro di Aldo Moro è sogno o realtà. Sappiamo che è realtà perché è storia, ma se quel sequestro non fosse mai accaduto e Bellocchio l'avesse inventato per un film di finzione ci avresti messo la mano sul fuoco? anche lì i contorni sono sfocati, il vocio della gente all'interno dell'appartamento è soffocato, assomiglia (come tonalità) al buongiorno bisbigliato della mamma che vuole svegliarti ma non vuole farti prendere paura. E il finale? Il secondo finale intendo.... quando Aldo Moro cammina per la strada ormai salvo. Cosa c'è di reale in questo film? è morto davvero o l'hanno salvato e per anni la storia non ha fatto altro che ingannarci? vaneggio, lo so, ma Bellocchio è assolutamente questo.... con lui non si sa mai dove il sogno finisca e inizi la realtà!

2007-01-30 22:00:22 · answer #2 · answered by Saretta 4 · 2 1

Un film più che altro noioso e pieno di luoghi comuni anti-clericali.
Quella (doppia) bestemmia era proprio inutile.

2007-01-30 21:37:22 · answer #3 · answered by romance 5 · 2 1

Sicuramente un film forte,ti pone delle domande e la realtà forse viene rappresentata puntando troppo sulla cocciutaggine e la fermezza del personaggio,additando l'"istituzione"Chiesa di essere interessata soltanto a fini lucrosi e potenti...
Forse poteva soffermarsi sul dilemma interiore che avvolge l'uomo in cerca o privo di spiritualità e non ridurlo a espressioni come la bestemmia(che a me ha dato fastidio,ovviamente!)inutili nell'intreccio del film e volte solo a creare scandalo...
Ciao

2007-01-30 21:49:46 · answer #4 · answered by ? 4 · 1 1

mai fatta.. una noia.. davvero, l' unica cosa che sapevano dire era non drogatevi e non usate la pillola..

2007-01-30 21:35:01 · answer #5 · answered by calamita 3 · 0 7

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