la stella te la meriti per l'ottima domanda ma soprattutto per vatic ano....
2007-01-30 20:53:28
·
answer #1
·
answered by brutta antipatica cattiva 5
·
0⤊
0⤋
Ma tesoro mio... Da che mondo e mondo i divieti son per noi mica per loro!! Che necessità hanno di unirsi pubblicamente quando lo fanno tranquillamente per gli affari loro nelle loro nude e tristi cellette?
2007-01-30 12:44:26
·
answer #2
·
answered by ? 6
·
2⤊
0⤋
Se il Papa non procede con scomunica..... Sì, potrebbero unirsi!!
2007-01-30 12:04:26
·
answer #3
·
answered by Gιυѕєρρє т 4
·
2⤊
0⤋
sinceramente non ho nulla in contrario , mi sembra il caso però che le unioni omo/etero sessuali siano tuelate, non necessariamente con il matrimonio ma con diritti e leggi alternative.. una pulce nell'orecchio.. perchè non vogliamo tutelare persone oneste che comunqe pagherebbero le tasse e vivrebbero civilmente per darla sempre vinta a chi ruba, distrugge , violando le leggi italiane e pretendendo che noi ci adeguiamo a loro? se provassimo noi a fare la stessa cosa nel loro paese? (N.B. non si vuole fare di tutta l'erba un fascio ma la realtà è questa.) integrazione non vuol dire nostra sottomissione...
2007-01-30 20:17:49
·
answer #4
·
answered by moondreamit 2
·
1⤊
0⤋
Probabilmente non è questo il problema.
Credo che i preti tremino perchè i figli illegittimi (ovvero nati fuori dal matrimonio) che oggi non hanno alcun diritto potranno pretendere l'eredità.
Tu pensa al figlio di un parroco che pretende in eredità l'oratorio per adibirlo a circolino ARCI GAY!
Credo ne avrebbe tutti i diritti.
E di scheletri negli armadi delle sacrestie penso ce ne siano parecchi...
Servirebbe un condono.
2007-01-30 14:43:50
·
answer #5
·
answered by Anonymous
·
1⤊
0⤋
Innanzittutto la tua domanda.
A stretto rigore di logica, i PACS non riguardano affatto le istituzioni ecclesiastiche.
Infatti, dovrebbero offrire una regolamentazione, con forme di tutela finora assenti (ed in questo sta la novità) nei confronti delle unioni civili e non di quelle religiose, quali che esse siano.
I PACS riguardano la comunità civile laica, che è pertinenza dello Stato, e non interferiscono in alcun modo nelle questioni che riguardano l'ordinamento della Chiesa (quale che essa sia: cattolica, musulmana, protestante, ebraica, etc.) né con l'istituzione del matrimonio religioso.
Ciò detto e (almeno spero) sciolto il tuo dubbio, colgo l'occasione per esprimere anch'io, come hanno fatto altri, la mia personale opinione in merito:
- relativamente allo stato attuale dell'istituto religioso ed eventuali future riforme dell'ordine ecclesiastico non mi pronuncio (per quanto abbia una precisa opinione in merito) perchè, non essendo cattolico, non mi riguarda e non sta a me entrare nel merito di questioni pertinenti la comunità cattolica. Gli uomini e le donne che hanno liberamente scelto la strada del sacerdozio l'hanno fatto, per l'appunto, in libertà e consci delle limitazioni insite in quella scelta. Lo Stato non entra nel merito delle questioni che riguardano il Vaticano ed io, quale cittadino italiano non cattolico, mi astengo dall'entrare nel merito dei suoi affari.
- relativamente alla società civile di cui faccio parte, laica e non soggetta ad uno Stato confessionale (come è quella Italiana secondo la nostra ottima Costituzione), ritengo che lo Stato abbia il dovere morale, oltreché istituzionale, di offrire tutela e garanzie in favore di quelle famiglie di fatto (coppie o nuclei familiari compositi) che attualmente non sono considerate tali o peggio considerate (secondo una dizione molto in voga) famiglie di serie B. Ma prima di giudicare e stilare una classifica in merito alla miglior forma di famiglia bisognerebbe mettersi d'accordo sul concetto stesso di famiglia.
Ebbene, io personalmente ritengo che una famiglia sia composta da qualsiasi nucleo minimo di convivenza le cui vite dei componenti siano legate da reale comunanza di affetti, interessi e reciproco sostegno quotidiano, rispetto e convivenza. Che poi si tratti di coppie eterosessuali, coppie omosessuali, conviventi con figli a carico oppure ancora fratelli e sorelle conviventi, madre e figlia/figlio conviventi, questo non cambia la sostanza. Ne consegue che personalmente sono favorevole al matrimonio civile fra individui dello stesso sesso, alla convivenza tutelata, ad una definizione flessibile e non chiusa del concetto di famiglia. E naturalmente queste unioni e conseguenti nuclei familiari devono avere il medesimo valore delle famiglie tradizionalmente intese (padre, madre, figli).
Il punto di vista della Chiesa?
Non vedo dove stia il problema. La Chiesa dovrebbe astenersi dall'ingerire in queste faccende. Infatti, non solo è preservata la validità del matrimonio religioso che la riguarda personalmente, ma anche l'autonomia della stessa a rifiutare eventuali unioni religiose non conformi ai suoi dettami. Insomma, lo Stato non pretende di mettere bocca sui matrimoni religiosi.
La cosa inconcepibile è invece il fatto che la Chiesa si arroghi il diritto di condizionare le scelte di un Governo e dei cittadini di un paese attribuendosi la facoltà di definire quale sia il concetto di famiglia, di amore ed unione secondo natura, di corretta morale.
Per di più, sebbene la religione cattolica non sia l'unica praticata nel nostro paese, detiene il carattere di unicità per quanto riguarda l'ingerenza nelle nostre vite. Forse che gli Ebrei, i Musulmani, i Buddhisti italiani hanno chiesto che lo Stato, nell' eventuale attuazione dei PACS, preveda di tutelare la famiglia tradizionalmente intesa secondo le rispettive religioni? NO!
Ed infine dico, ma davvero è possibile che un Cardinal Ruini o lo stesso Papa, i quali non hanno la benchè minima esperienza di cosa siano l'amore carnale e spirituale fra due persone, il vivere civile all'interno di una società lavorando, facendo sacrifici e cogliendo le gioie ed i dolori di questa vita, che si sono formati su libri, dogmi e liturgie, pretendano di insegnare ad una società qual'è la vera natura di queste cose ed i concetti di giusto e sbagliato, di bene e male?
Direi proprio di NO...
2007-01-30 23:26:38
·
answer #6
·
answered by lightroom 3
·
0⤊
0⤋
Ognuno faccia il cavolo che gli pare.... sia nei fatti, che nei pensieri ma anche nell'espressione delle opinioni, sia contro che a favore.
2007-01-30 22:02:59
·
answer #7
·
answered by claudioramor 4
·
0⤊
0⤋
Se c'è qualcosa che accomuna tutti gli stolti e gli inconcludenti in Italia è l'odio ingiustificato nei confronti della Chiesa.
Prima di parlar male delle dignità fateVi un'analisi di coscienza e vedrete che dovreste piuttosto cambiare vita e pentirvi delle vostre azioni.
La Chiesa non vuole che il bene delle anime e Voi l'offendete in modo ingiustificato!
2007-01-30 20:42:38
·
answer #8
·
answered by SKORPIO 5
·
0⤊
0⤋
non sono per niente contrario all'unione fra due persone delo stesso sesso, ma per favore non chiamiamola famiglia! La figura del prete da ateo che sono, la considero al giorno d'oggi, preistorica, soprattutto dovuta al fatto che sia dal punto di vista culturale sui trattati e studi di teologia e, soprattutto sulle basi e leggi, sono i primi a non rispettarli. Come può pretendere la Chiesa di farli rispettare, soprattutto dovuta al fatto che non ha piu il potere per fortuna di una volta?
2007-01-30 14:44:56
·
answer #9
·
answered by Anonymous
·
0⤊
0⤋
Il papa non credo perché lui risiede in vaticano quindi dovrà sottostare alla dittatura del vaticano...che poi è proprio la dittatura del papa!!! Quanto ai preti residenti in Italia direi ch in liea di massima nulla vieterà loro di pacsarsi! Grande! Ottima osservazione!
2007-01-30 12:01:23
·
answer #10
·
answered by Anonymous
·
0⤊
0⤋