UN TERREMOTO DI SIMPATIA
Non fatevi ingannare da quell’aria da angioletto che hanno i Labrador adulti. Anche i cuccioli possono sembrare così. In foto. O quando dormono.
Quando e' sveglio il tipico cucciolo Labrador è un terremoto di simpatia. Simpatia, abbiamo detto. Attenzione però al terremoto!
Il Labrador è un cane facile da gestire.
Il cucciolo richiede però un impegno maggiore: dovete dedicargli tempo per l’educazione, il gioco, tanto movimento e tantissima compagnia.
Se non avete molto tempo, cercate di stabilire una routine: l’orario della pappa, della passeggiate, del gioco, delle coccole davanti alla televisione. Sapere che presto potrà giocare lo renderà più tranquillo in casa.
2007-01-30 01:22:57
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answer #2
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answered by KapitanoKirk 6
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i cuccioli sono tutti uguali ki piu tosto ki meno!!
EDUCARE IL CUCCIOLO
Le persone adorano i cuccioli. Sono così teneri! Io non li sopporto. Non sono libera di uscire come e quando voglio. Il cucciolo non può stare da solo per troppe ore. Devo “socializzarlo”, e questo significa perdere mezza giornata per caricarlo in auto, andare fino in città, fare una passeggiatina da incubo e tornare a casa.
In casa devo fare attenzione a dove metto i piedi, per non pestare i laghetti di pipì (o peggio…). Per un mese almeno, devo fare attenzione a come lo trattano gli altri cani di famiglia. Devo insegnargli tutto quello che ci servirà per vivere insieme.
Il che sarebbe anche divertente, se non avessi l’ansia di fare tutto nel modo migliore. I miei cani adulti tornano al richiamo, riportano la pallina, sanno stare da soli e sanno stare in compagnia. Non sporcano e non toccano niente in casa, sono educati e felici. E questo meraviglioso risultato dipende solo da me, da quanto lavorerò per insegnare a questo tenero, innocente cuccioletto ad essere come loro.
Ci aspetta un anno di duro lavoro…
UN ANNO DI DURO LAVORO
Quando io guardo un cucciolo, quello che vedo è proprio questo: un anno di duro lavoro. Qualcuno ogni tanto mi chiede: “E’ troppo presto per cominciare?”. La risposta è no, non è mai troppo presto per cominciare. Per esperienza diretta, si tende a iniziare troppo tardi, e a lavorare troppo poco. I cani hanno una straordinaria capacità di imparare, che ben pochi sfruttano per trasmettere al cucciolo tutte le abilità che gli serviranno per vivere bene in famiglia.
Il mio piano di lavoro è molto semplice. Ogni giorno dedico un po’ di tempo a insegnare al cucciolo delle abilità, e piano piano comincio a chiedergliele nella vita quotidiana. Per insegnare qualcosa a un cucciolo avete bisogno solo di una scorta abbondante di bocconi GUSTOSI. Decidete cosa volete insegnargli, e usate i bocconi per rendere quel comportamento molto vantaggioso.
I cani imparano per associazione: se tornare da voi significa ottenere coccole e un bocconcino gustoso, il cucciolo tornerà di nuovo e più volentieri!!
Non abbiate paura di “comprare” la sua collaborazione. Quello che è importante, in questo momento, è che il cucciolo impari a scegliere dei comportamenti che vi sono graditi.
COSA INSEGNARE AL CUCCIOLO
Ognuno di noi ha la propria scala di priorità. Questa è la mia, pensando a un cucciolo di due mesi, che avrà come compito essere un bravo cane di famiglia.
1. Tornare al richiamo
Un cucciolo di due mesi è più facile da motivare con il cibo che con un giocattolo. Per impostare il richiamo io uso quindi dei bocconi gustosi. Senza esagerare, chiamo il cucciolo quando c’è la massima probabilità che venga da me. Quando mi guarda, mi allontano nella direzione opposta. Quando viene verso di me, mi accuccio a terra, gli faccio un sacco di feste e gli do un bocconcino. Se il cucciolo è distratto, attiro la sua attenzione con un verso (tipo il verso che si fa per chiamare i gatti) e gli do il tempo di scegliere di guardarmi prima di correre via e chiamarlo. Se proprio non si gira, gli metto sotto il naso un grosso boccone gustoso, e quando mi guarda, idem come sopra.
2. Camminare al guinzaglio
Metto il collare, e do il tempo al cucciolo di abituarsi a questa strana cosa intorno al suo collo. Quando smette di grattarsi, aggancio il guinzaglio, e lo seguo. Non voglio che impari a resistere e tirare quando è legato al guinzaglio. Uso un verso per attirarlo verso di me, e per insegnargli piano piano a seguire i miei spostamenti. Fate il verso, spostatevi, e dategli il boccone quando vi segue. Se si blocca o tira, fermatevi, e aspettate che venga verso di voi per rinforzarlo. Se è attirato da qualcosa, fermatevi, e di nuovo aspettate che venga verso di voi prima di lasciarlo avvicinare a ciò che lo attira.
3. Giocare alla lotta
Ai cuccioli piace mordere e contendere. Meglio però evitare mani, piedi e vestiti. Comprate una treccia di stoffa morbida, o un altro giocattolo che ama tenere in bocca. Muovetelo come se fosse una preda che sta per scappare, quando lo prende contendetelo con delicatezza, ma senza essere troppo “molli”. Sul più bello, mollate la presa e andate indietro, allontanandovi dal cucciolo. Se rimane fermo o si allontana, smettete di giocare. Se viene verso di voi, ricominciate a giocare a contendere.
4. Giocare al riporto
Giocare è importante per il cucciolo e per voi. Io inizio così: mi siedo a gambe incrociate sulle piastrelle, chiamo il cucciolo e lancio a circa un metro un giocattolo. Il cucciolo lo prende, gli faccio un sacco di complimenti, e aspetto. I cani amano stare comodi, quando hanno qualcosa in bocca, quindi ci sono buone probabilità che il cucciolo venga verso di me per salirmi in braccio. Non lo tocco, non cerco di prendere il giocattolo, lascio che si metta comodo e gli faccio un sacco di complimenti. Quando è in braccio, lo accarezzo sul corpo. Quando lascia il giocattolo, ne lancio un altro, o lancio lo stesso, e ripeto.
5. Stare da solo
Quando devo uscire di casa, lascio il cucciolo in uno spazio in cui non può fare disastri, e non può farsi male. Gli lascio giocattoli e oggetti da rosicchiare, giocattoli imbottiti di cibo, una copertina morbida, magari la radio accesa, dell’acqua. Cerco di limitare le assenze nel primo mese, fino a quando non è ben ambientato e più sicuro di sé. Tutto qui. Un altro modo che ho per insegnare al cucciolo a stare da solo è quando lo porto con me, in auto. Durante il viaggio lo tengo sul sedile del passeggero. Quando mi fermo, lo metto dentro al trasportino. Quando è abituato al trasportino, inizio a fare i viaggi con il cucciolo dentro il trasportino.
6. Gli scambi
Per insegnare al cucciolo a lasciare qualcosa che ha in bocca, uso il gioco del riporto per farlo avvicinare, e gli do in cambio qualcosa che gli piace. Il cucciolo ha in bocca un calzino? Gli faccio i complimenti, mi avvicino, gli mostro una manciata di bocconi, quando lascia gli dico “bravissimo” e butto a terra la manciata di bocconi. Mentre mangia, raccolgo il calzino.
7. Farsi toccare
Aspettate che il cucciolo sia stanco, mettetevi vicino a lui (o prendetelo in braccio), e accarezzatelo su tutto il corpo. Fatelo tutti i giorni. Ottimo per cani indipendenti e diffidenti.
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2007-01-30 01:28:07
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answer #7
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answered by twinalien 3
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