Non e' affatto discriminazione. E' solo difendere il diritto dei propri figli ad avere un'istruzione in un ambiente non dico tranquillo ma almeno sicuro dal punto di vista dell'incolumita' fisica. Non vedo perche' la tutela di un singolo individuo debba prevalere sulla tutela degli altri 10 o 15 o 20 componenti della classe. Evidentemente il suo grado di disabilita' e' troppo elevato per consentire l'inserimento in una struttura normale. Probabilmente questo ragazzo avrebbe bisogno di almeno due persone completamente dedicate a lui, una delle quali con competenze medico-infermieristiche.
2007-01-30 01:08:43
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answer #1
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answered by Grilla Parlante 6
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Anche se mi dispiace per quell ragazzo e suoi genitori, penso che dovrebbe studiare in una scuola speciale con altri come lui.Non sono cattiva pero...
2007-01-30 07:44:46
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answer #2
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answered by lorna 2
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se il disabile in questione è come tu lo hai descritto,i genitori hanno assolutamente ragione:anche se chiaramente il disabile non è responsabile del proprio comportamento e quindi non è moralmente condannabile,è comunque un pericolo per gli altri e non dovrebbe stare in una classe con persone non disabili,a maggior ragione se non ha un insegnante di sostegno.proteggere i propri figli non è discriminazione.
2007-01-30 02:38:18
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answer #3
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answered by rondine 6
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da una parte è giusto che il ragazzo si inserisca, ma forse un solo docente nell'aula non basta, magari avrebbe bisogno di un prof di sostegno anche durante le lezioni in classe (che possa magari sedare i suoi attacchi di violenza) poi bisogna vedere se questi attacchi sono avvenuti senza motivi o perchè i ragazzi hanno fatto o detto qualcosa (a volta sono tremendi). io avrei timore, certo che se avesse degli scatti di ira contro i ragazzi ci penserei a farlo tornare. sai un professore sa la responsabilità che ha e l'accetta, un genitore però se non si sente sicuro prova il dovere di tutelare il proprio figlio. certo prima di ritirare i ragazzi dalla classe bisognerebbe provare più di una soluzione.
2007-01-30 02:29:48
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answer #4
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answered by sam 4
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un disabile ha diritto di inserirsi in un contesto sociale adatto alla sua età però anche i non disabili hanno il diritto di non essere sottoposti ai suoi attacchi di violenza per cui se il sistema scolastico non è in grado di contenere gli attacchi del disabile i genitori dei compagni hanno tutti i diritti di questo mondo di ritirare i propri figli...non credo che a nessuno piacerebbe vedere il proprio figlio tornare a casa pesto...alla fine ci si scandalizza per il bullismo...ma chi viene pestato non percepisce una grande differenza tra un bullo e un disabile...le botte e i dolori sono uguali!
2007-01-30 01:36:27
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answer #5
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answered by ? 6
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Io ho un'amica insegnante di scuola media con un disabile (deficit mentale) in classe. Lei mi ha detto che il problema principale non è tanto convivere con le strane manie dell'handicappato ma la perdita di ore di lezione dovute alla distrazione degli alunni (e anche dell'insegnante) quando il ragazzo handicappato assume atteggiamenti di disturbo. La mia amica afferma che a volte diventa difficile portare a termine una lezione perchè in classe si perde molto tempo e alcuni ragazzi non riescono ad apprendere perchè hanno bisogno di tranquillità. Una classe intera non può rimanere indietro con il programma a causa di un ragazzo che crea problemi. Questa non è discriminazione.
2007-01-30 01:20:55
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answer #6
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answered by Anonymous
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hanno fatto bene, il disabile doveva essere allontanato dalla classe e educato in una struttura apposita come i CSE. I bambini hanno i diritto di andare a scuola in un ambiente accogliente e che si prende cura di loro, non devono essere preoccupato ogni mattina prima di arrivare in classe altrimenti ne risentiranno e avranno sempre un cattivo rapporto con la scuola. la scuola non può obbligare dei bambini a passare le loro giornate in un ambiente non gradito, è un rischio troppo alto per la loro formazione ed educazione! e in ogni caso, i ragazzi non devono essere messi a contatto così direttamente con la violenza, nè fisica nè psicologica.
2007-01-30 01:10:33
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answer #7
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answered by cleopatra 6
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Sinceramente non esporrei mio figlio al rischio di essere menato. So che non è colpa del ragazzo disabile ma nemmeno di mio figlio per cui probabilmente lo iscriverei in un'altra scuola. Ritengo che dovrebbe essere la scuola a predisporre un sistema perchè questo ragazzo non sia emarginato ma nemmeno in condizioni di poter nuocere ai propri compagni. Bisognerebbe, in sostanza, fosse seguito da figure specializzate ma già mancano i fondi per i comuni insegnanti di sostegno, figuriamoci per personale specialista.
2007-01-30 01:09:52
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answer #8
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answered by superannette 5
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Rispondere è difficile. Io sono una mamma di una bambina di 5 anni e sarei disposta a tutto epr proteggerla anche a farmi prendere per razzista in questo caso. Quando sarai genitore capirai.
2007-01-30 01:08:15
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answer #9
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answered by nella 2
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ritengo che dovrebbero essere adottate adeguate misure per proteggere l'incolumità fisica di chi con lui convive durante le ore di scuola, se è un epilettico gli episodi di violenza sono sporadici ma intensi e quindi è corretto che non venga isolato ma resti nella classe, bisognerebbe tuttavia trovare gli accorgimenti necessari per evitare che possa involontariamente fare del male a qualcuno nei momenti di crisi.
2007-01-30 01:06:37
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answer #10
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answered by StellaBlu 3
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