La pizzica, oltre ad essere suonata nei momenti di festa di singoli gruppi familiari o di intere comunità locali, costituiva anche il principale accompagnamento del rito etnocoreutico del tarantismo. Nacque, quindi, come ballo terapeutico, di antica origine medievale, come esorcismo per le donne tarantate, contaminate dalle punture di tarantola. Il rito si perpetua ancora oggi come, ad esempio, ogni 29 giugno a Galatina.
La pizzica era considerata l'unica medicina contro il morso delle tarante. Nel Salento di molti anni fa, la popolazione per lo più era contadina, e viveva a strettissimo contatto con la terra e gli animali, tra cui la taranta, che si trovava in perfetto habitat nel caldo salentino. Durante il raccolto capitava di sentirsi improvvisamente male e svenire. Dopo molti casi non curati dalla medicina tradizionale, si notò che la persona in questione appariva in uno stato di trance continuo e non aveva alcuna reazione ad eccezione di un ballo durante la suonata di alcuni strumenti tra cui, il più importante, il tamburello. Si dice anche che il mito della taranta derivasse dall'antica Grecia ai tempi di Zeus. La leggenda narra di una giovane ragazza, Arakne, sedotta da un marinaio il quale partì dopo la prima notte d'amore, visse in attesa del ritorno del suo amore. Una mattina vide una barca avvicinarsi alla costa e, Arakne, fece il segnale convenuto con il suo marinaio. La barca rispose: era tornato. Ma a pochi metri dal porto ci fu un attacco verso la barca, la quale, fu affondata e uccisi i suoi ospiti. Arakne vide morire il suo amore dopo anni di attesa. Così, alla sua morte, Zeus la rimando in terra per restituire il torto ricevuto, non come ragazza ma come tarantola. Importanza fondamentale di questo fenomeno è attribuita a San Paolo, il quale compariva ai tarantolati e prevedeva la loro guarigione dopo 1, 2 giorni o settimane, addiritture mesi. Testimonianze vive le si trovano in tutto il Salento.
Nonostante la sua origine sia legata ad un esorcismo-adorcismo di natura pagana, collegata ai riti dionisiaci, con il passare del tempo la pizzica ha trovato una sua autonomia come tipo di danza e genere musicale, oltre a divenire un vero e proprio fenomeno popolare. Se da un lato, quindi, il tarantismo andava estinguendosi per effetto dei mutamenti nei costumi della società, la pizzica è rimasta ben viva nella tradizione del folklore salentino. Tuttavia, per molti anni sia la pizzica che il fenomeno del tarantismo sono stati ritenuti un forma di arretratezza culturale di cui vergognarsi. Negli anni '70 la musica e le danze della pizzica sono state riscoperte ed apprezzate in tutta la loro bellezza, e oggi hanno contribuito a consolidare un legame culturale con altri fenomeni musicali simili dell'Italia meridionale. Alcuni studiosi ritengono addirittura che la pizzica salentina costituisca il più lontano antenato della tarantella e delle sue varianti: la tarantella garganica, la tarantella napoletana, la tarantella calabrese e la tarantella siciliana. Negli ultimi anni sono state organizzate moltissime rassegne musicali dedicate alla pizzica salentina, tra cui la Notte della taranta che richiama centinaia di migliaia di appassionati e curiosi. È da segnalare la grande popolarità raggiunta dai protagonisti della manifestazione, tra cui l'inossidabile ed appassionato Uccio Aloisi. Questo genere musicale è stato ripreso anche da autori internazionali come Stewart Copeland.
2007-01-28 19:12:58
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answer #1
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answered by Anonymous
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Ti copio parte della risposta che ho già dato ad un'altra ragazza che chiedeva più o meno la stessa cosa:
Allora, per quanto riguarda il collegamento tra le cosiddette "tarantate" e le baccanti, ti posso dire che il tipico ballo detto Pizzica Tarantata, nato per curare il mitico morso della tarantola, reale o simbolico, come danza terapeutica per la cura da un veleno non solo fisico ma anche sociale, non è altro che una rivisitazione dei riti orgiastici delle baccanti in onore di Dioniso, dio dell’estasi e della possessione attraverso la danza. Questi riti diffusi nella Magna Grecia (ora Sud Italia), erano condotti da donne in stato euforico, che danzavano freneticamente al suono dei tamburelli e dei flauti, invitando gli uomini a partecipare alle orgie, e talvolta sbranando gli stessi uomini. Nella Taranta,le donne dette “tarantate”, soffrivano di forme acute di depressione, angoscia, a volte di isterismo e schizofrenia. Di solito la malattia iniziava nell’età della pubertà, ed era causata da amor non corrisposto, dalla repressione dei desideri sessuali o dal forzato matrimonio con uomini che non amavano, dallo stupro e dello sfruttamento sul lavoro.
♥ Cenerentola Innamorata ♥
2007-01-29 02:00:44
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answer #2
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answered by ♡Cenerentola Innamorata♡ 6
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