Antonio De Curtis, in arte Totò, nacque a Napoli il 15 febbraio del 1898 da Anna Clemente, nel popoloso quartiere Sanità. alla via Santa Maria Antesaecula. Da Clemente fu riconosciuto, all'incirca nel 1922, dal padre marchese Giuseppe De Curtis, poi alla morte di quest'ultimo fu adottato da Luigi Gagliardi, principe di Bisanzio. Totò diventa:
Focas Flavio Angelo Ducas Comneno De Curtis di Bisanzio Gagliardi Antonio Giuseppe di Luigi Napoli, Principe Conte Palatino, Cavaliere del Sacro Romano Impero, Nobile Altezza Imperiale. L'infanzia di Totò non é quella delle più felici, povertà e stenti la caratterizzano, egli conosce il collegio dove porterà a termine gli studi elementari. Fin da piccolo rimane affascinato dalle marionette ed in particolare da Pulcinella, del quale imparerà tutte le movenze, provandole e riprovandole fino all'inverosimile. L'incontro con il pubblico avviene prima in famiglia, con le Periodiche, e poi nei teatrini di strada con lavori tipo "La camera fittata a tre" e "La campagnata dei tre disperati". Ma la carriera di Totò doveva svolgersi fuori dal teatro di prosa. Dopo aver spadroneggiato nel variété (a partire dal 1928) dove, grazie agli insegnamenti di Gustavo De Marco, Totò divenne una stella di prima grandezza, per lui si aprono, nel 1937, le porte del cinema. Nel Variété lavorano con Totò attori del calibro di Isa Bluette, Mario Castellani, Giulio Marchetti, Titina De Filippo, Anna Magnani, Mario Riva, Vittorio Caprioli, Isa Barzizza e Galeazzo Benti; le riviste sono in gran parte di Michele Galdieri (dal 1940 al 1946), di Bel Ami e di Totò stesso. Nel 1937 gira il suo primo film, Fermo con le mani, per la regia di Zambuto e con Tina Pica e Nicola Maldacea; l'ultimo lo girerà nel 1968, un film ad episodi, Capriccio all'italiana per la regia di Steno e Pasolini. In tutto Totò ha girato ben novantasei films. Totò, in vita, é stato amato da tutti critica esclusa, che lo ha sempre definito mediocre ed insulso, salvo rarissimi episodi (vedi Uccellacci e uccellini di Pasolini), tanto che Totò preso dallo sconforto ebbe a dire: Sono ormai all'età in cui si tirano le somme e non ho fatto nulla. Sarei potuto diventare un grande attore, e invece su cento e più film che ho girato (e qui sbaglia per eccesso) ve ne sono di degni non più di cinque. Ma anche se fossi diventato un grande attore, cosa sarebbe cambiato ? Noi attori siamo solo venditori di chiacchiere. Un falegname vale certo più di noi: almeno il tavolino che fabbrica resta nel tempo, dopo di lui. Per fortuna questa volta si sbagliava lui, Totò ha lasciato un ricordo indelebile nel tempo, ancora oggi, a distanza di 34 anni dalla sua morte avvenuta in Roma il 15 aprile 1967, Il Principe del sorriso vive in tutti noi e la sua arte é divenuta immortale.
Se vuoi posso anche dirti molto altro. Sul mitico e immortale Totò, ho tutto!
Notte, e complimenti per l'impostazione della domanda.
Paky
2007-01-28 11:06:36
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answer #2
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answered by paky191 4
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ma dai, è troppo facile, il nome di battesimo è antonio, ed il personaggio il grande totò
2007-01-28 10:49:48
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answer #4
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answered by Abba 6
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