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non troveranno mai risposta nel cuore delle persone che in vita le hanno amate?

Io ho conosciuto mesi fa una giovane di 27 anni letteralmente ridotta ad ameba per il suicidio del ragazzo con cui stava insieme da quasi due anni.
Chi darà risposta ai mille angoscianti dubbi che si sta ponendo?
E' una pena infinita vederla sempre così triste.
La sua storia ultimamente non andava a gonfie vele, come mi ha raccontato, ma nulla che facesse presagire una simile brutta fine.
E per questo io la sto invitando a pensare che sicuramente dietro quel suicidio ci sarà dell'altro che lei non conosce...forse dei problemi di fondo di quel ragazzo, di forte insurezza e debolezza.
Purtroppo lei non mi dà ascolto e si sta crocifiggendo pure per colpe che non ha mai commesso!
Ma si può vivere con questo coltello conficcato nel petto?? :-(

2007-01-28 09:51:28 · 16 risposte · inviata da pollon 1 in Scienze sociali Sociologia

La cosa più atroce di questa vicenda è che alcuni familiari del ragazzo che si è suicidato, forse perchè disperati anch'essi e quindi tendenti a trovare un "capro espiatorio", specie nelle prima settimane dopo la scomparsa hanno "assillato" di domande quesat mia amica forse alla ricerca di una risposta sul perchè del folle gesto che permettesse a loro di acquietarsi un pochettino.
Ma in questo modo hanno solo accresciuto i sensi di colpa e il dolore della mia amica :-(

2007-01-28 10:18:13 · update #1

16 risposte

Forse chi si suicida non pensa alle persone che lascerà al dolore che potrà provocare e forse è una forma di egoismo , la morte di una persona amata non è mai facile da superare e molte volte ci poniamo delle domande anche sapendo che non riceveremo mai risposte, altre volte tendiamo a pensare che sia colpa nostra o che forse potevamo fare qualcosa per evitare tutto ciò, ma non è vero e lo so perché un mio amico è morto in circostanze molto brutte e mille volte mi sono detta che se gli fossi stata accanto avrei potuto evitarlo, aiutandolo ad uscirne o facendogli capire che stava sbagliando , ma non sarebbe servito a niente lo so è brutto dire una cosa del genere ma bisogna saper affrontare la realtà e andare avanti ricordando solo i momenti belli vissuti insieme a questa persona e vedrai che prima o poi la tua amica si riprenderà, l' unica cosa che puoi fare per lei è starle vicino e ascoltarla ogni volta che vorrà parlare del suo ragazzo falla sfogare aiutala a tirare fuori tutto ciò che pensa anche la sua rabbia se ne ha e vedrai che riuscirà a capire che non avrebbe potuto fare niente, ormai lui aveva deciso , e nessuno potrà mai dire il perché di tale decisione , è triste ma è la realtà

2007-01-28 10:06:55 · answer #1 · answered by ? 3 · 2 0

Io nella mia non lunghissima vita (ho 28 anni) mi sono dovuta confrontare due volte con il suicidio. La prima quello di un mio compagno di classe, una persona carissima, poco dopo la maturità, che pure aveva conseguito con votazioni strepitose.
La seconda, ancor più traumatica, quando è toccato ad un mio stretto familiare.

Conosco, o reputo di conoscere i motivi di entrambi quei gesti disperati, ma non sono loro il nucleo della questione.

Le domande, che vengono crudamente alla luce, sono sempre colpevolizzanti ed auto-punitive ed è difficilissimo sfuggirle, se non con un atto di umiltà. Il ritenere di essere stati in qualche modo depositari della loro salvezza è di una presunzione egocentrica tanto abnorme, quanto straziante. Bisogna riuscire a raggiungere la consapevolezza che, per quanto amassimo o volessimo bene a quella persona, nulla e nessuno avrebbe mai potuto interrompere quel gesto assolutamente individuale ed impenetrabile. I suicidi sventati hanno solo due ragioni: la prima è che chi sta per compierlo, lancia segnali ed avvisi inconfondibili, quindi non sono determinati fino in fondo; la seconda è il casule intervento di terzi, che riescono a fermare in tempo il gesto.
Perché c'è sicuramente un percorso dannato che conduce a quella sciagurata estrema decisione, ma c'è un preciso momento, in cui il tormento interiore esplode ed annulla ogni altro pensiero, sentimento, riflessione. Non c'entra l'egoismo, ma l'assoluta essenziale solitudine, di fronte ad una spaccatura dell'Io, di quella parte di sé stessi non condivisibile e non raggiungibile da altri. Anzi, il suicidio è in un certo senso antitesi dell'egoismo, appunto l'annullamento definitivo del proprio Ego.
Ai sopravvissuti non resta che accogliere il dolore di quel gesto, ammettere la propria impotenza, i propri limiti umani, togliersi quella veste di onnipotenza divina non esercitata e per ciò tanto colpevolizzante.

2007-01-28 11:17:14 · answer #2 · answered by Anonymous · 5 0

Anche il suicidio è una forma di egoismo ... ho detto tutto!

2007-01-28 09:56:09 · answer #3 · answered by Alpha.51 5 · 2 0

mia madre l'ha fatto non l'ho mai perdonata...l'ho vissuto come un tradimento e non ho più creduto nell'amore di nessuno....visto che proprio lei che avrebbe dovuto amarmi comunque mi ha abbandonata nel peggiore dei modi senza ritorno

2007-01-29 02:57:54 · answer #4 · answered by mareluna 7 · 1 0

Il suicidio è il gesto più brutto che esiste sulla faccia della terra... xkè suicidandosi non si risolve nulla.. x qualsiasi problema... basta affrontarli di petto e fino alla fine i risolveranno.. Per la tua amica tu devi riusciere a mettegli nella testa che non è colpa sua se si è suicidato..(così credo) se no potrebbe fare lo stesso lei..!! xkè il senso di solpa se aumenta in maniera esagerata pora anche al suicidio..! fidati... quindi non assillarla troppo... ma fagli capire che lei non centra nulla.. e che se l'ha fatto è x problemi suoi... Miraccomando... sii delicato... ora è come giocare a shanghai.. una mossa sbagliata e hai perso la partita.. in questo caso la vita..

2007-01-28 10:44:20 · answer #5 · answered by Anonymous · 1 0

le persone ke volgiono suicidarsi perdono il senso della ragione....nn capiscono...nn vivono la realtà

2007-01-28 10:19:26 · answer #6 · answered by babinapoli88 2 · 1 0

In fondo penso che suicidarsi sia facile....quello che è difficile è affrontare i problemi e le persone....
Quando te ne vai,così,forse lo sforzo + grande è lasciare una lettera che non risponderà mai a nessuna domanda...ma se si decide di restare qui,lo sforzo di guardare in faccia ciò che non va rende veramente forti

2007-01-28 10:01:21 · answer #7 · answered by luna 3 · 1 0

sicuramente questo ragazzo aveva dei grossi problemi irrisolti,non conoscendo i fatti è difficile parlare,ma credo che la tua amica abbia bisogno di un aiuto qualificato per uscire dai sensi di colpa.Fai bene a cercare di convincerla che non è responsabile, continua e spingila a rivolgersi a qualche gruppo di sostegno,so che ce ne sono proprio per chi ha perso una persona cara in questo modo.

2007-01-28 10:01:19 · answer #8 · answered by ? 6 · 1 0

Secondo me chi si suicidia lo fa perchè non ha il coraggio di vivere la vita e soprattutto perchè è un egoista. Ciao.

2007-01-28 10:00:35 · answer #9 · answered by Tina 4 · 1 0

Non siamo tuti uguali .
Ci sono persone attaccatissime alla vita e persone che nascono con il pensiero della morte. La vediamo ovunque dai telegiornali, al banco di macelleria . Molti continuano a vivere ugualmente. Le persone meno forti, quelle che temono di veder morire le persone care, che vedono intorno a loro un mondo in cui non si riconoscono preferiscono uscirne. Non credo che non pensino al dolore degli altri ma il proprio dolore è più forte.
Stai vicina alla tua amica, falla aiutare da qualcuno che ne abbia la capacità. Dille che
se ha veramente voluto bene al suo ragazzo deve accettare la sua decisione.

2007-01-28 11:12:16 · answer #10 · answered by raissanovanta 4 · 0 0

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