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Quanto deve passare dal momento della nascita di un cane perche gli si possa fare il vaccino?

2007-01-27 22:29:09 · 5 risposte · inviata da Anonymous in Animali da compagnia Cani

5 risposte

Io i cuccioli li faccio vaccinare dopo due mesi circa, più o meno quando iniziano a mangiare da soli, però prima del vaccino, qualche giorno prima devi fare la sverminazione, che si fa per via orale attraverso la somministrazione di una pastiglia o di una pasta (tramite un apposita siringa). La sverminazione la puoi fare anche tu stesso senza portare il cane dal veterinario, i prodotti li puoi reperire presso il centro salute animale o alla croce azzura. Comunque per altri dubbi ti conviene consultare un bravo veterinario. Ciao!

2007-01-27 23:42:31 · answer #1 · answered by Sayra 4 · 1 0

Non prima dei tre mesi e in questo periodo dovresti cercare di non farlo avvicinare troppo da altri cani, perchè (anche se vaccinati) potrebbero essere portatori sani..
Ma per sicurezza chiedi sempre consiglio al veterinario.
Ciao e un grattatina a tutti e due.

2007-01-28 06:41:23 · answer #2 · answered by °º,¸¸,º°ƒreeVo£a ¤,¸,¤ 5 · 1 0

prima portalo a fare gli analisi delle feci, poi telo dice il vet.

2007-01-28 18:16:33 · answer #3 · answered by ina d 6 · 0 0

il mio cane a tre mesi aveva gia fatto tutti e tre i vaccini e non ha mai avuto problemi!

2007-01-28 14:35:05 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 0

ILVACCINO SI DEVE FARE 3 MESI DOPO LA NASCITA DEL CANE.....PERCHE' SE LO FAI PRIMA NN AGISCE....CIOE' NN FUNZIONA SUL CANE!!


Le vaccinazioni nei confronti delle più comuni malattie infettive, responsabili di gravi sofferenze, spesso mortali, che possono colpire il cane di qualunque età, sono lo strumento più efficace di prevenzione. I vaccini, attualmente in commercio, sono in grado di stimolare una valida risposta immunitaria e non provocare significative reazioni secondarie negative.

1. Parvovirosi

La Parvovirosi o gastroenterite emorragica infettiva è una malattia a rapida insorgenza accompagnata a febbre, dolore addominale, vomito a contenuto ematico e diarrea sanguinolenta che porta in breve a disidratazione e morte nei casi gravi. Ai segni gastroenterici possono unirsi quelli respiratori dovuti ad un interessamento del miocardio. La sindrome cardiaca, alle volte, costituisce l'unico quadro clinico della malattia nei neonati e nei giovanissimi e si conclude con la morte improvvisa senza sintomi premonitori. Il virus, eliminato dagli animali infetti, possiede un'elevata resistenza nell'ambiente (temperatura, pH acido, disinfettanti), rendendo la malattia altamente contagiosa. Per questa ragione l'unica misura preventiva risulta la vaccinazione, spesso praticata precocemente (sei settimane).

2. Cimurro

Il Cimurro è provocato da un virus che colpisce più apparati ed in particolare l'apparato respiratorio, il sistema nervoso e l'apparato gastroenterico. Esiste una grande variabilità nella durata e nella gravità delle manifestazioni cliniche. Si può andare dall'assenza di sintomi a una malattia grave con o senza coinvolgimento del SNC, che si accompagna nel 50% dei casi alla morte. Crisi epilettiche e mioclonie con iperestesia e depressione predominano in caso di coinvolgimento della sostanza grigia (evoluzione acuta); atassia, paresi, paralisi e tremori muscolari sono associati al coinvolgimento della sostanza bianca (evoluzione subacuta). La terapia è sintomatica e l'unico approccio efficace per la profilassi del cimurro è la vaccinazione.

3. Epatite infettiva

L'Epatite infettiva è una malattia virale che colpisce il fegato, ma non ha nulla in comune con l'epatite virale dell'uomo che è sostenuta da altri agenti infettivi. L'infezione trasmessa per via orale determina, dopo un periodo di incubazione (2 - 5 giorni), una profonda depressione, anoressia, vomito, dolori colici e febbre oltre i 40°C. La prognosi è infausta nella forma acuta e riservata nella forma dell'insufficienza epatica cronica.

4. Tracheobronchite infettiva

La Tracheobronchite infettiva o tosse dei canili è una malattia che viene provocata da più agenti infettivi (adenovirus canino 2, parainfluenza, herpes virus, etc.) e che può determinare gravi forme di broncopolmonite o fastidiose epidemie di tosse. La malattia è caratterizzata da esordio improvviso, tonsillite, scolo nasale, tosse e febbre. Poiché nel determinismo della malattia risultano spesso coinvolti agenti responsabili d'infezioni secondarie, l'uso di antibiotici e chemioterapici può costituire un valido ausilio al fine di ridurre la gravità dei sintomi.

5. Piroplasmosi canina

La Piroplasmosi canina è una malattia protozoaria, sostenuta da Babesia canis, trasmessa da zecche infette che determina la distruzione dei globuli rossi e gravi reazioni di tipo immunitario. Tutto ciò comporta una forte anemia seguita da ittero facilmente apprezzabili sulle mucose apparenti. Possono manifestarsi disturbi del sistema nervoso centrale e lesioni dei nervi periferici con fenomeni di paraplegia accompagnati da dolore e difficoltà di movimento. Come profilassi bisogna evitare di condurre i cani nelle zone infestate da zecche e quantomeno usare prodotti antiparassitari e/o repellenti. Esiste, la possibilità di praticare una vaccinazione preventiva.

6. Rabbia e Leptospirosi

La Rabbia e la Leptospirosi costituiscono a tutt'oggi due malattie infettive a carattere zoonosico (cioè trasmissibili dall'animale all'uomo) e come tali da considerarsi di specifica attinenza dell'attività di sanità pubblica veterinaria. La rabbia è una malattia virale in continua evoluzione in considerazione del fatto che in talune zone settentrionali del nostro paese è ricomparsa la cosi detta rabbia silvestre e quella dei chirotteri (pipistrelli). La volpe quindi, seguita da alcuni mustelidi (tassi, faine e martore), rappresenta un serbatoio del virus. E' questo un virus labile ossia poco resistente nell'ambiente per cui il contagio tra un soggetto infetto e uno recettivo si realizza soprattutto, ma non necessariamente, attraverso morsicature. Tutte le specie animali a sangue caldo sono soggette all'infezione, sebbene per ogni specie esista una sensibilità particolare. Attualmente la vaccinazione dei cani con vaccini inattivati e delle volpi con vaccini per via orale rappresenta l'unico mezzo a disposizione capace di prevenire la malattia. La leptospirosi è una malattia batterica frequente nei cani in tutto il mondo causata dalle spirochete (L. canicola e L. icterohaemorrhagiae). L'infezione si verifica sia direttamente per contatto con l'urina sia indirettamente con l'acqua od il suolo contaminati dagli animali escretori di leptospire (topi, ratti e cani). L'infezione si manifesta attraverso la penetrazione della cute o delle mucose da parte delle spirochete. Anche in questo caso la vaccinazione dei cani con vaccini inattivati rappresenta l'unico mezzo a disposizione capace di prevenire la malattia. Per un sempre più diffuso turismo, anche canino, le vaccinazioni assumono un ruolo ancora maggiore di quello che avevano in passato. Ciò è diventato ancora più importante in seguito alla libera circolazione intracomunitaria degli animali da compagnia.

2007-01-28 06:56:17 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 1

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