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mi sapete dire la storia di Eco, la ninfa dei boschi?

2007-01-27 06:22:40 · 11 risposte · inviata da Clark Kent 3 in Società e culture Mitologia e folclore

per ora la miglior rispposta è quella di ales417, mi dispiace TRUDI, sarà per la prossima.

2007-01-27 06:51:34 · update #1

per ora la miglior risposta è quella di ales417, mi dispiace TRUDI, sarà per la prossima.

2007-01-27 06:51:47 · update #2

11 risposte

Eco era una ninfa dei boschi che riposava sulle sponde di un fiume. Ad un tratto sentì delle risate cristalline che si sentivano oltre una duna; per curiosità lentamente si avvicinò e scorse una ninfa, sua amica, in compagnia di Zeus. Lentamente si allontanò e gli apparve innanzi Era, la regina degli dei, che le chiese se avesse visto suo marito. Ella per guadagnare tempo le chiese chi fosse suo marito. Era rispose che era Zeus, il re degli dei. Ella disse che aveva vagato per tutto il bosco senza vedere nessuno. Era credendo alla ninfa ritornò sull'Olimpo, ma da lassù scorse Zeus abbracciato alla ninfa. Era non si arrabbiò per il tradimento del marito ma perché la ninfa le aveva mentito e le diede la punizione di ripetere tutte le ultime parole che ascoltava. Eco, condannata per sempre a ripetere tutto quello che ascoltava, si avvicinò al fiume e vide Narciso. Narciso la respinse ed Eco ripeté. Poi Narciso si allontanò e vide il suo volto riflesso nell'acqua, tentò di baciarlo ma non vi riuscì.Disperata per il rifiuto prese il pugnale e se lo ficcò nel cuore.Del sangue che uscì dal suo corpo si impregnò il terreno, e da lì nacque un fiore che prese il suo nome.

2007-01-27 06:29:11 · answer #1 · answered by ales417 3 · 6 0

Il dio Zeus la persuase a distrarre con chiacchiere incessanti Era, sua sposa, affinché non potesse spiarlo. Incollerita, Era privò Eco del potere della parola, lasciandole soltanto la capacità di ripetere le ultime sillabe di tutte le parole che udiva. Eco si consumò d'amore non ricambiato per il bellissimo Narciso, che amava soltanto la propria immagine riflessa, finché di lei rimase soltanto la voce.

2007-01-27 14:42:40 · answer #2 · answered by *wendy* 5 · 2 0

Ninfa della mitologia classica,personificazione del fenomeno acustico,e oggetto di una tarda elaborazione. Nelle "Metamorfosi" ovidiane è la ninfa che con le sue incessanti chiacchiere impedisce a Era di scoprire gli amori furtivi di Zeus. Punita dalla dea a ripetere gli ultimi suoni delle voci che udiva,s'innamorò di Narciso ma,per il dolore di esserne respinta,languì fino a ridursi a pura voce.Secondo un'altra versione,è una ninfa oreade(abitatrice dei monti e delle alture) dedita alla musica e al canto che,per aver rifiutato l'amore di Pan,fu sbranata dai pastori e sopravvisse soltanto come voce. CIAO

2007-01-27 14:49:01 · answer #3 · answered by Totila 4 · 1 0

Eco era la ninfa del monte Elicona ed era figlia di Gaia. Dato che Zeus le confessava le sue avventure amorose Era decise di toglierle la parola per evitare che le raccontasse. Si innamora di Narciso ma lui non ricambia e per questo lei muore consumata dall'amore. Se ti serve di più la sua storia la racconta Ovidio nelle Metamorfosi

2007-01-31 10:40:31 · answer #4 · answered by bombay 2 · 0 0

Allora...
Eco era una ninfa della valle del Cefìso, che, poiché si era rifiutata di raccontare a Era (Giunone a Roma) le avventure amorose di Zeus (Giove a Roma),fu punita dalla dea nella voce :
fu ,cioè; ridotta a non poter più parlare per prima, ma a poter solo ripetere le ultime parole dette da altri.Si innamorò, poverina, di Narciso,bellissimo ma superbo,il quale fuggì da lei.La povera Eco, allora, (come ci racconta Ovidio)si nascose nelle selve e visse in antri solitari.

2007-01-31 08:10:39 · answer #5 · answered by Nahla 7 · 0 0

Clark Kent,

Eco e Narciso

Eco era una ninfa dei boschi che riposava sulle sponde di un fiume. Ad un tratto sentì delle risate cristalline che si sentivano oltre una duna; per curiosità lentamente si avvicinò e scorse una ninfa, sua amica, in compagnia di Zeus.

Lentamente si allontanò e gli apparve innanzi Era, la regina degli dei, che le chiese se avesse visto suo marito. Ella per guadagnare tempo le chiese chi fosse suo marito.

Era rispose che era Zeus, il re degli dei. Ella disse che aveva vagato per tutto il bosco senza vedere nessuno. Era credendo alla ninfa ritornò sull'Olimpo, ma da lassù scorse Zeus abbracciato alla ninfa.

Era non si arrabbiò per il tradimento del marito ma perché la ninfa le aveva mentito e le diede la punizione di ripetere tutte le ultime parole che ascoltava.


Eco, condannata per sempre a ripetere tutto quello che ascoltava, si avvicinò al fiume e vide Narciso. Narciso la respinse ed Eco ripeté.

Poi Narciso si allontanò e vide il suo volto riflesso nell'acqua, tentò di baciarlo ma non vi riuscì.Disperata per il rifiuto prese il pugnale e se lo ficcò nel cuore.Del sangue che uscì dal suo corpo si impregnò il terreno, e da lì nacque un fiore che prese il suo nome.

♫ Un abbraccio! ♫

2007-01-30 19:17:42 · answer #6 · answered by ★HELDA★C★ ★ ★ ★ ★ 7 · 0 0

Eco era una ninfa che riusciva ad incantare con la parola. Zeus se ne avvaleva per distrarre Giunone e poterla così tradire con le altre ninfe. Ma Giunone, scoperto l'inganno, punisce Eco togliendole la possibilità di parlare autonomamente: ella può adesso solo riferire le parole che gli altri pronunciano.

Poi accade che Eco, addolorata per essere stata respinta da Narciso, piange fino a rinsecchirsi e a ridursi a un sasso in prossimità di uno specchio d'acqua. Narciso si trova a passare vicino a questo specchio d'acqua e vede la propria immagine riflessa. Se ne innamora perdutamente. A questo punto egli urla il proprio dolore e la propria infelicità per l'impossibilità di realizzare l'amore nei confronti della propria immagine riflessa.

Non vi è dubbio che il mito tende a sottolineare il carattere fondamentalmente intransitivo dell'amore. L'impossibilità di far sì che l'amore passi da un soggetto all'altro: il fatto che esso resti in qualche modo imprigionato, consegnato, racchiuso all'interno del singolo personaggio. E' il dramma della impossibilità di comunicare, di corrispondere; o, meglio, è l'istituzione di una molteplicità di forme di specularità che non implicano comunicazione: la simmetria, la specularità, la corrispondenza non sono, di per se stesse, un fattore, un elemento di comunicazione.

E' opportuno mettere in evidenza un secondo aspetto, che è stato sottolineato anche da altri studiosi: sotto il profilo del loro significato filosofico queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loro incompatibili, ma anche internamente scissi. Narciso è la figura della pura, totale identità, la quale tuttavia giunge, sia pure paradossalmente, all'estremo di identificarsi con la pura e totale alterità di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile. Al contrario o, se vogliamo, come corrispondenza di carattere simmetrico, Eco è la pura alterità, che consiste in questa totale eteronomia dell'espressione di Eco, in questo non potersi esprimere autonomamente ma solo come riflesso dell'espressione altrui. Ma questa pura e totale alterità costituisce, sia pure in maniera paradossale, l'identità di Eco.

L'aspetto filosoficamente più rilevante di questo incontro, è che l'incontro tra la pura e totale identità, sia pure internamente scissa, e la pura e totale alterità, rende impossibile la comunicazione.

2007-01-29 18:14:08 · answer #7 · answered by eleonora 5 · 0 0

Eco


Nel mito classico, la ninfa Eco era colei che, d’accordo con Zeus, aveva l’abitudine di tenere occupata Era, la sposa di lui, parlandole ininterrottamente, mentre il re degli dei si intratteneva con altre ninfe. Una volta scoperto l’inganno ordito contro di lei, Era punì la ninfa, costringendola a ripetere per sempre le parole degli altri, trasformandola in un’eco, appunto. La sua storia drammatica, oltre a questo antefatto, è nota soprattutto perché legata al mito di Narciso, raccontato da Ovidio nelle Metamorfosi (3, 339 e segg.). Egli, giovane bellissimo ma totalmente insensibile ai sentimenti amorosi, aveva suscitato la passione della ninfa Eco che aveva, invano, cercato di confessargli il suo amore, riuscendo, però, soltanto a ripetere quel che Narciso diceva. A causa del rifiuto del giovane, decise, allora, di nascondersi nei boschi e si consumò di dolore, fino a che di lei non rimase che la voce.

2007-01-27 15:10:53 · answer #8 · answered by AmAndA 3 · 0 0

Eco è una ninfa della mitologia greca.

La ninfa fu condannata da Era a ripetere le ultime parole che le venivano rivolte, poiché le sue chiacchiere distraevano la dea, impedendole di scoprire gli amori furtivi di Zeus.

La ninfa si invaghì di Narciso, un bellissimo giovane, di cui tutti, sia donne che uomini che donne, si innamoravano alla follia. Tuttavia Narciso preferiva passare le sue giornate cacciando, non curandosi delle sue spasimanti. Rifiutata da Narciso la ninfa, consumata dall'amore, si nascose nei boschi fino a scomparire e a restare solo un'eco lontana.

VORREI 10 PUNTI?? MI DAI RISP MIGLIORE???

2007-01-27 14:30:58 · answer #9 · answered by TRUDI 2 · 1 3

vai su www.mitologia.it

2007-01-27 14:30:34 · answer #10 · answered by concy 2 · 0 2

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