Ad accettare voi stessi, il vostro corpo, il vostro sesso, l'altro sesso, gli altri, i vostri genitori con gli errori che han fatto, la vostra aggressività, l'ambivalenza dei rapporti, l'istinto di competizione? Come fate a essere assertivi rispettando ed essendo rispettati? Come fate ad accettare di sentirvi e-o essere meglio o peggio degli altri in certi campi? Come fate ad accettare il diverso, lo straniero, l'alieno? Come fate ad accettare i vostri errori? Gli errori degli altri? Di non poter controllare e conoscere tutto, tantomeno le persone? A non sentirvi in colpa? A non far sentire gli altri in colpa? Ad accettare i vostri "lati oscuri"? A ricordarvi del bene che vi vien fatto, e a perdonare il male? A immedesimarvi negli altri e a non mancargli di rispetto? A credere e ad accettare l'esistenza di un Dio che ha creato un mondo come questo? O invece a essere atei e agnostici e ad accettare che Dio non c'è, o che non sapete? Ad accettare il dolore e godervi la gioia? Grazie!
2007-01-26
19:31:43
·
18 risposte
·
inviata da
boris
2
in
Scienze sociali
➔ Psicologia
Grazie Marika: ma come fai ad amare? Dulcedo: la psicoterapia la riprenderò quando torno in patria penso...Marcus, quando passi da Alpha Centauri, salutami il segretario della Federazione Intergalattica che è mio amico!
2007-01-26
20:09:05 ·
update #1
Grazie Wusiwug: come arrivare a questa consapevolezza?
2007-01-26
20:16:45 ·
update #2
E pure fede e autostima uno che mica se le può dare dal nulla...
2007-01-26
20:37:18 ·
update #3
Ciao Boris, oggi è una giornata speciale che ci sono delle domande così carine? il modo in cui hai scritto la domanda fa pensare che tu sia sulla lama del coltello, che la risposta che cerchi sia in fondo qualcosa che ti sfugge per un impercettibile tratto...tutte queste cose, come le hai scritte dipendono certamente dalla tua attitudine mentale, chi con fatica ha conquistato una attitudine mentale accettevole ha vinto il pacchetto completo...giustamente tu chiedi come ci si arriva...in effetti credo sia un atteggiamento naturale che richiede amore (come ti è stato scritto), consapevolezza (come ti è stato scritto) leggerezza (non superficialità) etc etc...io credo che ognuno di noi abbia esperienze che in modo + o meno casuale ti avvicinano o allontanano dall'accettare se stessi e gli altri...paradossalmente spesso chi viene da una famiglia dove l'accettazione non è esistita, ne sente ancora di + la mancanza e il desiderio, non so se la psicoterapia serva a tantissimo, poichè non l'ho mai provata, ma posso dirti che anche senza psicoterapia, l'uomo può con le proprie forze e tanta perseveranza trovare la propria strada...non si tratta di introitare una serie di principi che ti spalancano le porte della felicità, ma dell'affrontare, uno alla volta, i propri blocchi al riguardo. Quello che secondo me è il nostro compito è essere se stessi con tutta la pienezza di cui siamo capaci, ma è difficile riconoscerci nella nostra vita, lasciata a se stessa, perchè spesso non ci rispecchia affatto. Se parti dalle cose che ti fanno sentire + frustrato e decidi di volere cambiare, testardamente, con determinazione, sommerai tanti sforzi che dopo tempo e pazienza, ti porteranno a conquistare un passo avanti verso la persona che sei davvero. La verità riguardo a noi stessi è spesso sostituita da una immagine che noi amiamo avere di noi, spesso ambivalente "il fallito e l'eroe".Ritornare a vedere ciò che siamo davvero è dura, ma possibile, del tutto possibile. Se quello che ti ho scritto può interessarti, contattami che continuiamo la discussione in privato, senza punti e troppi limiti di spazio...ho già scritto troppo, ma sono sempre contenta di scambiarmi idee con persone alla ricerca di quello che a me è costato tanto cercarmi da sola...per ora un bacio e se vorrai ci sentiamo :-)
2007-01-26 21:17:38
·
answer #1
·
answered by Schatten 5
·
2⤊
0⤋
Un gran minestrone pieno di conflitti e contraddizioni, alla ricerca forzata del detttaglio che dovrebbe riempire di dubbi il mio modo di essere.
Essere consapevoli, come dice la dotta WYSWYG, è importante, ma non indispensabile.
La consapevolezza è conoscenza, e la conoscenza di se stessi si ottiene attraverso l'analisi delle proprie esperienze, è il risultato di questo metodo introspettivo.
Potresti chiedermi che cos'è l'analisi delle proprie esperienze e ti risponderei che da questo punto in avanti dovresti aprire un'altra domanda, perchè le domande si possono trascinare a lungo, se non c'è almeno un concetto od un metodo che conosciamo entrambi.
Non c'è bisogno di essere consapevoli per vivere bene, per star bene con se stessi, basta la giustificazione della propria ragione di vita attraverso il perseguimento di uno scopo che esalti la propria esistenza.
L'Amore, qui inteso come armonia di se stessi con tutto il creato o l'Universo, a seconda delle proprie convinzioni, è secondo me un buono scopo per vivere.
Che poi qualcuno lo ricerchi attraverso la consapevolezza di se stessi od attraverso le opere che compie verso gli altri o semplicemente accettando la strada indicata dalla religione, sono metodi personali ed assolutamente soggettivi che non meritano il mio giudizio.
2007-01-26 22:26:20
·
answer #2
·
answered by kerplan 5
·
2⤊
0⤋
io accetto perchè sono un essere umano..e so che tutti sbagliamo e tutti abbiamo dei difetti..quindi nn avrebbe senso prendermela con me stessa se sono in un modo..posso cambiare qualcosa però non più di tanto..io sn cm sono e se i difetti miei a qualcuno nn piacciono mi sta lontano..e lo stesso vale per me cn gli altri..se dei difetti in un altro proprio nn li sopporto non ci sto a contatto se no sopporto semplicemente..perdono perchè so che anche io molte volte ho bisogno di essere perdonata e anche perchè non è giusto non perdonare..se una persona mi chiede scusa perchè si rende conto di aver sbagliato perchè non dovrei perdonare..anzi è più bello..perchè così si può sempre essere amici cn una persona (o qualcosa di più..)..credo in un Dio perchè l'uomo non può aver creato nulla..lui stesso commette errori..cm farebbe a creare qualcosa di così grande e perfetto..e poi credo perchè quando parlo cn Lui..lo sento..mi ascolta..lo percepisco..e so che se io credo in lui e mi aiuto (e in più chiedo aiuto a Lui) sarò aiutata..non mi lascia mai sola e nonostante i miei peccati continua a perdonarmi..io accetto il dolore ridendoci quasi sopra..perchè il dolore è parte della vita..e perdere tempo a piangere non eliminerà i dolore..così ci rido sopra..accettando e vado avanti senza mai voltarmi..eccetto quando il passato bussa..ma in quei momenti posso piangere..ma li faccio terminare subito..perchè a me piace vivere..io molte volte guardo il mondo così com'è ed è spettacolare..quindi mi dico..'io sto vivendo'..e tutto diventa più bello..e lì mi viene la voglia di girare il mondo..di guardare le stelle o la pioggia scendere..mentre ci danzo sotto..(per ora non ancora lo faccio..ma più in là lo farò..perchè deve essere bellissimo..=)b )..secondo me la soluzione a tutto è vivere..senza pensare troppo..vivere sempre andando avanti..senza mai fermarsi..ciaooooooooo..!!! =)
2007-01-26 22:03:53
·
answer #3
·
answered by Sailor Moon.. 3
·
2⤊
0⤋
con la tolleranza,la disponibilità,l'autostima,
l'amore e la fede.
L'autostima la puoi acquisire volendoti bene e credendo in te stesso e la fede non deve essere necessariamente quella cristiana,anche tu crederai in qualcosa di superiore ,non importa il nome,qualcosa o qualcuno che sta sopra di noi e ci ha creato.
2007-01-26 20:17:24
·
answer #4
·
answered by fairyeyes03 6
·
2⤊
0⤋
Riesco a fare questo, perchè voglio troppo bene a tutte le creature che esistono nell'universo. Voglio troppo bene alla mia famiglia, ai miei amici, ma anche alle persone che approfittano di me, a voi di Answers e allo sconosciuto che vedo per casa. Voglio bene ai miei cani, ai miei gatti... solo agli insetti non riesco a voler bene... però, insomma, questo è il senso. Riesco a fare questo perchè amo. Amo la vita e tutto ciò che essa comporta!
Ovviamente anche io ho momenti in cui mi faccio queste domande e mi chiedo se non sia meglio cambiare, ma poi puntualmente continuo ad amare.
Ti abbraccio.
Amo perchè mi sento ricca quando amo. Amare gli altri è egoismo, perchè amando fai più bene a te stesso che agli altri. Se provi odio, stai male con te stesso, l'odio porta le malattie, te la prendi per niente e sei sempre scontento. Prova ad amare ciò che ti circonda e ti riterrai fortunato per tutto.
E ricorda... io ti voglio bene!
2007-01-26 19:58:41
·
answer #5
·
answered by Anonymous
·
2⤊
0⤋
Un bel casino se tieni tutto mescolato, devi imparare a separare i momenti e le situazioni e non a totalizzarle però, poi, devi ricollegarle perché tutto è unito collegato, intercomunicante, interagente e, contemporaneamente, ogni cosa è specifica e ha un suo posto e senso e non va mescolata ma solo collegata. Vivere e vivere bene, il più consapevolmento e serenamente possibile è una bella avventura,ed è una bella sfida che vale la pena di accettare perché è dalle soluzioni che riesci a dare alle contraddizioni che evidenzi che trovi la chiarezza e la risposta alla domande che fai.
2007-01-26 21:12:01
·
answer #6
·
answered by Anonymous
·
1⤊
0⤋
Semplice: mi faccio gli affari miei!!! L' ho imparato dopo anni di psicofarmaci, 15 anni di lavoro, tre ricoveri (trattamanto sanitario volontario), due anni di psicoterapia.
Risultato: lavorato per spendere un mucchio di quattrini in terapie per capire che basta amarsi e farsi i cavoli propri per essere felici e mi concedo pure di aiutare chi sta affrontando le stesse cose che ho affrontato io.
Comunque nella tua domanda traspaiono troppe paranoie: comincia ad eliminarle (cosa te ne frega di tutte quelle cose, vivi e assapora il mondo come si presenta, tutto qua!).
2007-01-26 20:50:16
·
answer #7
·
answered by Anonymous
·
1⤊
0⤋
riconoscendo che esiste il bene e il male. e non c'è motivo per cui a noi non debba capitare anche il peggio. ma anche il meglio. cmq x risponderti , ci vuole una vita e parecchie sedute psicoanalitiche. potrei cominciare a piangere....
2007-01-26 20:01:13
·
answer #8
·
answered by ? 5
·
1⤊
0⤋
comincia a guardare il nuovo giorno come un regalo, tutti i giorni! comincia ricordando a te stesso ogni mattina o in ogni attimo difficile 3 , solo 3 motivi per i quali rallegrarti... ( è una bella giornata, ho buoni amici , una bella ragazza... ecc.) lo sò che ne avrai 100 per non essere cotento ma comiia apensare a quei trè... e in fondo io che la vita l'ho percorsa già a lungo ti dico che la amo assai più oggi che prima..non butarne via un solo attimo per difficile ce sia..vivilo, vivilo intensamente ..il resto non conta
2007-01-26 19:55:42
·
answer #9
·
answered by choosen52 3
·
1⤊
0⤋
Il fatto è che talvolta occorre essere consapevoli dei propri limiti e dei propri difetti. Quando uno non si pone come antagonista ma come interlocutore con la vita e con ciò che lo circonda, ne vive tutte le asperità. La dignità umana vuole che l' essere metabolizzi tutto quanto lo pone in difficoltà e gli faccia credere di esistere per e più degli altri.
2007-01-26 19:46:19
·
answer #10
·
answered by vampick 7
·
1⤊
0⤋