L'ateismo aumentò moltissimo nell'Ottocento , in conseguenza anche alle scoperte scientifiche della biologia (la teoria dell'evoluzione di Charles Darwin), dell'idea della possibilità di dominare la natura derivante dalla rivoluzione industriale. L'ateismo fu portato avanti dai filosofi della sinistra hegeliana come Ludwig Feuerbach e divenne un aspetto fondante del materialismo dialettico di Karl Marx e Friedrich Engels, così come del positivismo (Auguste Comte, Félix Le Dantec). In Particolare Marx indagò il fenomeno religioso all'interno della società contemporanea, in cui predomina il modo di produzione capitalistico. L'ignoranza delle leggi della natura impediva in passato di dare spiegazioni razionali ai fenomeni naturali. Da ciò la fuga nella religione e nella superstizione, superabile solo con l'organizzazione della società sulla base delle decisioni consapevoli e scientificamente fondate degli uomini associati, e non dei meccanismi impersonali e spontanei del mercato.
La maggior parte delle nazioni occidentali aveva il cristianesimo come religione di stato e gli atei potevano essere accusati di blasfemia. In Gran Bretagna il libero pensatore Charles Bradlaugh fu ripetutamente eletto in Parlamento, ma fino alla sua quarta elezione non poté prendere posto in aula perché rifiutava di prestare giuramento sulla Bibbia. Nel Novecento, in Occidente queste leggi sono state cancellate o abbandonate di fatto. Durante il periodo della Guerra Fredda, l'Unione Sovietica e la maggior parte dei regimi che si definivano comunisti portarono avanti l'ateismo di stato e l'opposizione alle religioni organizzate. In età contemporanea l'ateismo si è diffuso enormemente ed è spesso associato al razionalismo; in questa chiave va ricordato il filosofo inglese Bertrand Russell.
Nel 2005 Michel Onfray ha pubblicato un Trattato di ateologia che precisa le fondamenta della scienza definita ateologia basandole su una critica scientifica delle religioni, a partire dall'esame dei testi sacri delle tre grandi religioni monoteistiche. Inoltre egli mutua da Nietzsche la convinzione che l'invenzione di Dio è in opposizione alla vita, che l'invenzione dell'al di là serve a svalutare l'unico mondo reale, che l'invenzione dell'anima immortale ha lo scopo di spregiare il corpo, la sua cura e i suoi piaceri. Pertanto "il vero peccato mortale" sarebbe "l'offerta di un oltremondo" per farci perdere "l'uso e il beneficio del solo mondo esistente".
Sul piano morale, nell'ambito della visione cristiana il termine ateo viene spesso usato in senso dispregiativo, per cui l'ateo è colui che nega un'entità che costituisce un riferimento etico.
Sul piano filosofico, alcuni atei rifiutano di essere definiti secondo la contrapposizione «Dio esiste / Dio non esiste», e affermano semplicemente di possedere una visione naturalistica del mondo, che rifiuta tutti gli approcci mistici o soprannaturali, relegandoli all'ambito della superstizione e delle credenze: il concetto è esemplificato da questi ultimi con l'asserzione Non credo in Dio per lo stesso motivo per cui non credo a Babbo Natale o alla Befana.
D'altro canto, l'ateismo viene accusato con l'affermazione "Dio non esiste", logicamente indimostrabile.
Le discussioni sull'esistenza di Dio e sulla sua influenza sugli uomini riguardano questioni fondamentali per le persone e in varie circostanze possono avere conseguenze rilevanti sul piano del consenso ideologico e politico. Non stupisce quindi che i dibattiti relativi spesso assumano toni aspri e prese di posizione faziose.
L'ateo, secondo me è realistico, perchè deve trovare una spiegazione scientifica a tutto quello che non è reale.
2007-01-27 10:12:39
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answer #1
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answered by Anonymous
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Ma sai cosa vuol dire Ateo immagino.
Significa senza ("a" privativo) Dio. Non nel senso che non siete in grazia di Dio, ma nel senso che "non riconoscete Dio".
Vuoi negarlo?
Non è assolutamente un termine razzista, è un termine come gli altri.
Anzi.... addirittura vuol dire esattamente ciò che volete essere voi. Se non credete in Dio, credete che il mondo, perciò anke voi, sia senza Dio.
Mi stupisco che lo consideri razzista.
Sono invece proprio i credenti a pensare che Dio ami tutti, anke chi non crede in lui, figurati quanto puo essere razzista.
Certo, magari non è "carino", PER ME che credo, dire che voi siete senza Dio. perchè io credo peroprio il contrario. ma la filologia non è una scienza esatta che ha nomi per tutto precississimi, molti nomi vengono dalle lingue precedenti!
Sicuramente però non è un termine razzista.
Sarebbe scorretto invece Positivista e Razionalista: 1) perchè indicano già 2 correnti di pensiero, che conosci immagino.
2) perchè sarebbe sottinteso che gli altri che invece credono sono il contrario di ciò che dici. E Quello sarebbe un termine discriminatorio, non il termine Ateo.
2007-01-27 01:24:50
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answer #2
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answered by ? 5
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Il problema, Pesach, è che difficilmente un ateo diventa tale perchè gli passano i "dogmi dall'alto". In altre parole, non esiste un'anevangelizzazione speculare a quella che fa il credente. Un giovane adulto, una volta acquisito il totale controllo delle sue facoltà mentali, si ritrova in un ambiente di fondo nel quale il credo religioso svolge un ruolo egemone: sacramenti according to tutti, massima importanza a papa e clero, i media che fanno da megafono alla Chiesa, la politica che è messa costantemente a ninety°. Partendo da questo presupposto, la stragrande maggioranza degli atei deve riuscire a compiere questo percorso di consapevolezza che lo porti da quello stato iniziale allo stato di ateo. Un ateo intende questo come un liberarsi dalle catene. Ora tu chiederai: si libera dalle catene dei dogmi della fede according to mettersi le catene dei dogmi dell'ateismo. Ma a mio avviso non è così. Se il percorso di consapevolezza lo compi in prima character, senza essere indottrinato, i due punti che citi tu, non sono dogmi, bensì constatazioni: ti accorgi che è vero perchè ne hai la verifica empirica, non lo assumi come deus ex machina. Poi vabbè, le generalizzazioni dei due punti sono ovviamente sbagliate, ma quelle sono errori del pensiero che con i dogmi hanno %. a che vedere. In quel senso sì, le due frasi sono %. corrette perchè tendono a generalizzare, non perchè siano due dogmi. ___________________________ Aggiungo una cosa: un ateo non appartiene a una categoria omogenea di persone che ha delle prese di posizione uniformi sui massimi sistemi. Un ateo è accomunato con un altro ateo esclusivamente dal fatto che entrambi hanno compiuto quel percorso di consapevolezza tale da portarli a rifiutare il sistema teistico delle religioni (dio creatore trascendente). Ma oltre al sistema teistico ne esistono molti altri. Ci può essere l'ateo esclusivamente razionalista, l'ateo esclusivamente empirico, l'ateo empirico-razionalista (ovvero colui che si affida del tutto al metodo scientifico galileiano), l'ateo materialista, l'ateo deista, l'ateo panteista, pandeista, panenteista, l'ateo idealista, l'ateo actual-idealista, e tutte le varie combinazioni tra queste. Un ateo che si affida ai video di Odifreddi o Russell nascondendosi dietro l'"ipse dixit" e tralasciando quel percorso di consapevolezza, non è un ateo. Non è un libero pensatore. E' una pecora.
2016-12-16 18:22:07
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answer #3
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answered by sheck 3
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qui ti rispondo per non lasciare solo la risposta in inglese che non ha nulla a che fare con la tua domanda, il fatto è che le tre religione monoteiste per loro stesse abitudini, denigrino tutto quello che non è nei loro parametri non è una novità, io stesso sono un evoluzionista, che secondo me sarebbe il termine più appropriato, poiché al contrario di essi, noi crediamo nelle potenzialità della razza umana, nelle sue origini e ci rendiamo conto, che la necessità di una religione che ci conforti è dovuto solo alla nostra ignoranza, poichè anche il termine ATEO diventa offensivo e lesivo nei nostri confronti usato in questi termini, da loro, ogni uomo sulla terra è libero di credere in ciò che vuole, ma nessun uomo ha il diritto, di sminuire un altro specialmente se costui è fuori dalle religioni, come se fosse il diavolo.
perché secoli fa per pensieri come questi noi saremo stati mandati al rogo, oggi siamo ancora vittime del linciaggio pubblico, ma questa volta con nuovi sistemi, quelli televisivi e multimediali in genere,
anche le tue difinizioni non sarebbero male,ma ricordati che tu come me credi, non nelle religioni, ma nel evoluzione, pertanto non siamo Atei come loro vogliono far credere, ma lo siamo solo perchè fuori dai loro schemi e essendo la nostra verità pericolosa e scomoda per loro, ci deffiniscono come mostri, perchè la religione questo fa, diventiamo i nuovi diavoli per avvalare le loro tesi.
2007-01-26 19:48:26
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answer #4
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answered by Anonymous
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