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Farsi ambasciatori della volontà divina non è blasfemìa pura? Non è prova di ateismo addirittura?

Voglio dire, chi è così arrogante da spacciare quelli che sono i suoi pensieri come suggeritigli da Dio, o NON CREDE IN DIO, o non è sano di mente, perché se un Dio ci fosse, be' sarà anche tollerante ma permettere che si parli in Suo nome...

Ah se i credenti fossero davvero umili che mondo sarebbe???

2007-01-26 14:40:28 · 24 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

x Chiara la bigotta: il problema è che chi parla per conto di Dio lo fa sempre per togliere la libertà agli altri e imporre delle verità che sono solo sue, almeno l'ateo parla per sé stesso senza nascondersi dietro a un dito, in questo caso è onesto, infatti non capisco la sciocchezza detta dall'altro che parlare per conto proprio sia arrogante, no: è esprimere la propria opinione senza mascherarla da volere divino. Parlare per conto di dio è sempre blasfemo.

2007-01-26 18:03:31 · update #1

x Stefano Francesco: in questa domanda la arroganza la vedi solo tu, si vede che ho colto nel segno, infatti non ti sei degnato di rispondere in perfetto stile gesuitico... ma che farai davanti allo specchio domani?

2007-01-26 19:12:44 · update #2

Ragzzuòli profondi almeno quanto me, perché non premiate con una stella, perché?

2007-01-26 21:22:03 · update #3

24 risposte

andream quanta arroganza ci vuole per essere convinti di possedere la verita? Tu dici di possederla e vuoi, anche violentemente, che gli altri non solo ti ascoltino ma ti seguano... io credo che ci voglia molta arroganza per far questo
ciao e buona vita

caro andrea farò quello che faccio tutti i giorni, mi lavero la faccia, mi farò la barba e poi andrò a lavorare, tu invece cosa farai?

2007-01-26 19:05:57 · answer #1 · answered by Anonymous · 8 8

La domanda e` posta giustamente, in quanto per essere sicuri di parlare in nome di Dio occorre umilta` infinita. E la vera umilta` ci direbbe di ascoltare piu` che farsi ambasciatori gratuiti. Ora un conto e` parlare per " conto " di Dio e un conto e` parlare con umilta` di Dio. Esprimere i propri sentimenti su quello che si sente nella propria mistica divina e` un' azione umana naturalissima. Invece, affermare che Dio ci sta mandando per dire agli altri che cosa fare nei loro comportamenti, questo sarebbe spudorata superbia. Noi siamo solo interpreti di buone parole ed incoraggiamenti, ma la certezza di quello che affermiamo va presa con ragionevolezza e rispetto del dubbio. Sicuro di quello che si dice in questo campo non lo puo` essere nessuno, altrimenti si rischia veramente di non essere sani di mente o di essere coscienti di mentire. La fede non e` mai stata sicurezza mentale di quello che si crede, altrimenti non sarebbe fede.

2007-01-27 03:32:08 · answer #2 · answered by giulietta 7 · 4 0

se si parla con umilta', e la tua osservazione e' giustissima, non si parla con arroganza, e' una contraddizione in termini. E tra chi parla, o vuole parlare, in nome di Dio, ce ne sono di arroganti e di umili. Non capisco, pero', la tua risposta a Stefano Francesco... perche' anch'io penso che l'arroganza possa essere presente anche in chi parla, comunque, di una verita' indiscussa, in cui sinceramente crede, ma di cui non ha le prove. Non dico sia il tuo caso, ma ce ne sono moltissimi anche tra coloro che la religione la combattono in nome di un dio senza maiuscola ma ugualmente geloso.

2007-01-27 04:42:49 · answer #3 · answered by Anonymous · 3 0

Ottima domanda : tanta arroganza....
Complimenti per D@ni..anche io mi sono trovato a percorrere la tua stessa strada.

2007-01-27 03:52:14 · answer #4 · answered by giorgio s 4 · 3 0

Ma no, basta una delega.

2007-01-27 00:41:08 · answer #5 · answered by Luciano D. 7 · 3 1

tanta!!..guarda da che pulpito arrivano certi messaggi e la cosa più brutta è che ste persone trovano terreno fertile nell'ignoranza perchè purtroppo oggi si crede a tutto anche a troppe cose.. le persone hanno bisogno di credere a qualcosa di superiore che gli possa lavare i peccati.. come la ragazzina ha bisogno di credere che se riesce a diventare velina si sposa con il calciatore.. io credo solo in me.

2007-01-26 23:01:34 · answer #6 · answered by noska68 4 · 3 1

E' esattamente quello che ho sempre pensato anch'io..
Per motivi troppo lunghi e noiosi da rivelare qui, ho "subito" per anni le imposizioni di alcuni comportamenti religiosi che appena ho potuto mi sono rifiutata di continuare a portare avanti..
Non mi riesce proprio di digerire chi va a messa tutte le domeniche e fa l'elemosina alla chiesa, ma poi, però, se vede un bambino per strada che chiede la carità gira la testa dall'altra parte con la scusa che tanto i soldi li dà al padre.
Io non vado più in chiesa, ma il bambino lo porto a mangiare e poi gli dò qualcosa per non fargli prendere mazzate!
Non posso e non voglio accettare una religione che predica la salvezza solo per i suoi adepti e che la nega a chi invece, seguendo le proprie idee di un altro "dio", comunque, vive portando rispetto verso gli altri..
Mi rifiuto di prendere per la parola di Dio un libro (Bibbia, Corano etc) formato da libri scritti da uomini, gli uomini sono fantasiosi e fallibili!!

2007-01-26 23:00:23 · answer #7 · answered by °º,¸¸,º°ƒreeVo£a ¤,¸,¤ 5 · 4 2

infatti Gesù era un falegname i suoi discepoli gente lavoratori ,umili l'hanno seguito senza tante storie .Gesù è venutosulla terra non in villeggiatura ma a predicare a proclamare l'anno del SIGNORE.e disse "andate e predicate ,certamente non quello che lui non ha detto ma la verità .specialmente negli ultimi giorni ci deve essere predicazione infatti in un altro passo della bibbia dice "se voi non lo fate lo faranno i sassi ."Tutti devono sapere satana deve essere scoperto e dà la predicazione la possibilità di schierarsi con Dio .quindi è un ordine che Gesù ha dato e ricordati che i cattolici non l'hanno mai fatto.quindi uno che sa deve dirlo per la salvezza ,non si tratta di essere arrogante,ma si mette a disposizione di Cristo e del suo regno ed è una benedizione

2007-01-27 13:06:05 · answer #8 · answered by antossal 6 · 3 2

uh uh!!! perle!!! perle di saggezza da andrea c!!!wow!!

"Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno".
Mc 16

è chiaro che abusare del nome di Dio è peccato; dovrebbe stare attento anche chi parla a nome suo e non ha capito veramente il Suo messaggio.

2007-01-27 12:19:39 · answer #9 · answered by larry 4 · 5 4

Nel mondo religioso creato dalle tre religioni del Libro si è sempre pensato a qualcuno che con autorità possa parlare in nome di Dio. Ecco perché si sono accettati i Profeti, poi gli Apostoli e poi Maometto.
Nessuno può parlare in nome di Dio, nessuno che non abbia compreso la Verità, la abbia realizzata in se stesso e la viva in prima persona.
Considerate che lo stesso Buddha Sakyamuni di fonte alle domande dei suoi discepoli e non sull'origine del mondo, su Dio e sull'essenza dell'Uomo mantenne il Nobile silenzio e non perché non aveva niente da dire, ma perché l'unica Vera Risposta è proprio il Silenzio.

2007-01-27 05:02:23 · answer #10 · answered by Anonymous · 2 1

Il dogma dell'infallibilità papale è stato istituito da Pio IX come arma per rafforzare il proprio potere temporale, che poi venne meno completamente (o quasi) con la breccia di Porta Pia.
In realtà l'infallibilità viene applicata solo quando il papa parla in materia di fede, ed è proprio questo il problema, perché precisamente quand'è che Dio stesso parla tramite il pontefice?
Il teologo August Bernhard Hasler, che lavorò per cinque anni nel segretariato per l'unità dei cristiani, ed aveva accesso agli archivi segreti della biblioteca vaticana, così commentò: «La vaghezza dei concetti consente sia un'applicazione estensiva del dogma in modo da aumentare il potere del papa, sia un'interpretazione più ristretta che, di fronte a errati insegnamenti del passato, possa sempre permettere di sostenere che essi non rientrano nel cosiddetto "magistero infallibile".» (fonte: Wikipedia)
Quindi, personalmente, vedo questo dogma un po' come "legge paraculo" totalmente priva di fondamento teologico. Da qui ad accusare di blasfemia chi se ne serve, il passo è molto breve.
Non mi ricordo più chi, mi pare Paolo Villaggio, ha detto una volta che "il papa è troppo intelligente per credere in Dio"... chissà, forse non ha tutti i torti.

2007-01-27 04:31:26 · answer #11 · answered by Bhikkhu 4 · 4 3

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