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Ciò che esiste è già stato chiamato per nome da tempo, ed è noto che cosa l'uomo è, e che non può contendere con colui che è più forte di lui. Moltiplicare le parole significa moltiplicare la vanità; che vantaggio ne viene all' uomo?
Infatti, chi può sapere ciò che è buono per l'uomo ne sua vita, durante tutti i giorni della sua vita vana? chi sa dire all' uomo quel che sarà dopo di lui?
Mille domande sull' al di là, vi fidate delle risposte dell' uomo?
Non pensate che vedere con gli occhi val più del lasciare vagare i propri pensieri?
Dio che ci ha fatti, non ci vede? non ci ascolta? non può parlarci lui stesso?
Siamo sordi perché non vogliamo ascoltare?

2007-01-26 10:17:55 · 5 risposte · inviata da ? 7 in Società e culture Religione e spiritualità

5 risposte

Credo che l'uomo non Lo ascolti per diversi motivi, primo tra tutti, non conosce il dono che Dio vuole fargli.
Poi l'uomo crede che fidarsi di Dio comporti incredibili rinunce e sforzi sovrumani, (ma questo non è vero), e preferisce ignorarLo.
Molti identificano Dio con una religione e se ne allontanano (Dio non è nè la Chiesa cattolica, nè luterana, nè l'islam, ecc ecc).
Qualcun'altro Lo percepisce come un'entità astratta, troppo distante per capirci, troppo occupata per curarsi di noi (solo chi L'ha conosciuto sa quanto questo sia lontano dal vero).
Altri addirittura pensano che sia un bambino che ride delle nostre sofferenze (ma questo è il diavolo, non Lui).
Ci sono quelli che dicono che dio è ogni cosa (così la loro devozione viene deviata, facendo il gioco del diavolo).
Poi alcune persone pensano che in fondo non esista, e che siamo soli in balìa di noi stessi e delle nostre capacità (senza chiedersi chi abbia dato loro quelle capacità).
Dio ci ama di un amore infinito, ci conosce tutti, sa persino il numero esatto dei capelli che abbiamo in testa, e vorrebbe che tutti, ma proprio tutti venissero a stare con Lui per l'eternità, ma lascia l'uomo a decidere se farlo o meno, perchè vuole amore sincero.
L'uomo non può rifiutare il Signore senza attirarsi le conseguenze della lontananza da Lui, ed è proprio per evitarci queste conseguenze che Dio rese per noi la salvezza la cosa più facile del mondo.
Il diavolo, però, cerca di distogliere l'uomo dall'amore di Dio con tutti i mezzi, per impedire che le creature che Dio ama vadano con Lui.
La scelta è umana: con Dio, o lontano da Dio.
Salmo 9:10 "quelli che conoscono il Tuo nome confideranno in Te, perchè, o Signore, tu non abbandoni quelli che ti cercano".
"Quand'anche tuo padre e tua madre t'abbandonassero, io (Dio) non t'abbandonerei".

2007-01-26 10:53:27 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

Ci proponi, in sostanza, di seppellire i talenti che Lui ci ha affidati, nella speranza, vana, che avendoceli dati Lui fioriscano da soli.

L'uomo contende al più forte perchè è nella sua natura, ed il martirio ne è espressione altissima.

E se moltiplicare le parole è moltiplicare vanità, conviene che tu lìmiti i tuoi sproloqui dissacranti.

Rammenta l'umiltà, piuttosto.

E rammenta che se Lui ci avesse voluti Suoi burattini, non ci avrebbe data coscienza.

Buona notte.

2007-01-26 18:42:19 · answer #2 · answered by Ariel 6 · 1 0

Io mi fido di Dio:Dio non è un uomo che dice e poi si pente.Dio ci ama come siamo,l'errore è nostro,non Suo.Noi siamo sordi e ciechi davvero,e siamo anche superbi,cosa che si configura come peccato originale(non la mela di Eva,carino).

2007-01-27 12:34:51 · answer #3 · answered by aliénor 6 · 0 0

Predizione del Libero Pensatore

Un giorno tutte le religioni spariranno, perche’ ad una ad una, inesorabilmente, tutte le menti si evolveranno e diventeranno libere di pensare razionalmente. La logica e’ il metodo del libero pensatore. La fede puo’ immaginare, ma solo il pensiero logico puo’ scoprire e confermare la verita’. La verita’ divora la religione e tutti i suoi dogmi e li trasforma in miti.

2007-01-27 00:50:19 · answer #4 · answered by DrEvol 7 · 0 1

Prova a pensarla in maniera più positiva; Salomone nel suo libro di Ecclesiaste ha dato anche consigli che possono rendere la nostra vita più significativa.

Considera:

Cose meritorie che danno senso alla vita umana

È bene godere i frutti del proprio lavoro, riconoscendoli come un dono di Dio (2:24, 25; 5:18-20)

Le opere di Dio sono tutte belle; egli ha posto dinanzi al genere umano la prospettiva del tempo indefinito (3:10-13)

L’uomo non può cambiare il quadro generale della vita umana, che esiste col permesso o secondo il proposito di Dio; è quindi bene aspettare che sia Dio ad agire da Giudice al tempo da lui stabilito (3:14-17; 5:8)

È meglio avere un compagno d’opera che essere soli (4:9-12)

Il giusto timore di Dio dovrebbe indurci ad ascoltare attentamente ciò che egli richiede da noi e ad adempiere qualsiasi voto gli abbiamo fatto (5:1-7)

È bene rendersi conto dell’importanza di un buon nome e della brevità della vita attuale in cui è possibile farselo, dei benefìci della pazienza, del grande valore della sapienza, e della necessità di sottomettersi umilmente a ciò che Dio permette (7:1-15)

Non bisogna andare agli estremi, ma farsi guidare dal timore di Dio; non ci si deve preoccupare eccessivamente di ciò che dicono gli altri; bisogna evitare recisamente il laccio di una prostituta (7:16-29)

Occorre rispettare le leggi; anche se uomini dominano altri uomini a loro danno e la giustizia umana è permissiva, ciò non deve impedire di godere la vita, poiché andrà a finir bene a quelli che temono il vero Dio; non è possibile sondare tutti i motivi per cui Dio fa o permette certe cose (8:1-17; 10:20)

I giusti e i saggi sono nella mano del vero Dio: non perderanno la loro ricompensa; ma quando si è morti non ci si rende conto di nulla e non si può fare nulla, per cui bisogna usare ora la vita nella maniera che Dio approva, goderla in modo sano mentre si è vivi (9:1, 4-12)

Bisogna saper cogliere le opportunità di essere generosi, di fare il bene, e non permettere che le incertezze della vita paralizzino le proprie attività (11:1-8)

‘Giovane, goditi la giovinezza, ma non dimenticare che dovrai rendere conto a Dio delle tue azioni; ricorda il tuo grande Creatore durante la gioventù, prima che subentrino la debolezza e gli acciacchi della vecchiaia, prima che la vita abbia fine’ (11:9; 12:1-7)

Gli scritti più utili sono quelli che rispecchiano la sapienza del “solo pastore”, Geova Dio (12:9-12)

“Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti”; egli vede tutto quello che facciamo, e porterà in giudizio le nostre opere (12:13, 14)

2007-01-26 22:33:46 · answer #5 · answered by papavero 6 · 0 1

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