Io penso di sì. Penso che sia molto più presente nei maschi eterosessuali che non nelle femmine eterosessuali perché:
1) Nel sesso, i maschi sono in competizione tra loro più delle ragazze. Se non altro, sentono più forte in loro la competizione e non hanno imbarazzo a dichiararlo.
Es.: è OVVIO che un ragazzo senta "il proprio territorio" (la ragazza) minacciato quasi quotidianamente e inizi scontri al riguardo con altri maschi, meno ovvio è per le ragazze, che sono più emotive nel rapporto e percepisco il ragazzo come essere senziente ed autonomo (anche capace di rispondere a delle avance esterne alla coppia) e se si arrabbiano con altre ragazze sospettando che "ci provino" col loro ragazzo, questo è considerato un episodio grave in cui si ha la paura che qualcuna si faccia seriamente male.
2) Ad un'idea irrazionale ed intangibile di omosessualità, il maschio omofobo dedicherà al massimo qualche battuta. L'odio vero e proprio scatta con qualunque atteggiamento che minaccia la norma eterosessista, dimostrando che non solo si può "tirare a campare" da omosessuali, ma che addirittura si può essere altrettanto felici rispetto alla media degli eterosessuali e, in alcuni casi, più felici di molti eterosessuali.
Es.: qualunque parola da parte di ragazzi gay o il concetto stesso di "orgoglio gay", oppure l'effeminatezza che viene percepita come un fastidioso affronto, come dire: "Non solo ti permetti di essere qualcosa che non tollero, ma non tenti neanche di nasconderlo, anzi, tutto il contrario!" Non per niente il "gay rispettabile", per il maschio omofobo, è il represso che non parla mai della propria sessualità, anzi, si finge etero.
Esempi tanto "sfacciati" di omosessualità fanno vacillare non poco le sicurezze sessuali degli omofobi...
3) Il disgusto nel maschio omofobo è ben più forte nei confronti della passività. Questo è evidente in alcune culture del Sud Italia, dove esiste un modello di omosessualità chiamato "omosessualità mediterranea". In questa concezione, l'omosessualità è un copia riuscita male dell'eterosessualità, in cui i ruoli sessuali (attivo o passivo) sono ben distinti. Esistono gay solo attivi, sempre virili e considerati "maschi" al pari degli eterosessuali, e gay solo passivi, sempre effeminati e considerati "quasi femmine", o cmq la "parte debole" del rapporto gay. In questa maniera, la paura da parte dei gay ha distorto l'omosessualità adattandola all'eterosessualità per risultare "più comprensibile". Qui, l'odio omofobico è tutto incentrato sul passivo, chiamato "ric.chione", "femmenella", "arruso", e si mischia al disprezzo per la donna.
Questa demonizzazione della passività deriva dal terrore ancestrale del maschio - condizionato dalla società - di apparire "femmina", sulla base della teoria che, dato che gli uomini devono andare con le donne, vale anche il contrario: chi va con un uomo è una donna.
E' chiaro che essere terrorizzati dall'apparire una donna non può avere, come conseguenza, il rispetto per quest'ultima...
Come ultimo dato, una ricerca svolta poco tempo fa negli Stati Uniti che provò che la maggior parte degli omofobi reagiscono positivamente ad immagini omo-erotiche (sesso tra 2 uomini).
Machismo, insicurezza sessuale, disgusto per la donna, portano alcuni maschi ad essere sia omofobi che maschilisti.
2007-01-26 05:43:20
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answer #1
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answered by Anonymous
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lo notato anche io........ sono molti di più i maschi a ridicolizzare, insultare, eccc..... delle femine..... forse perchè loro (frmminr) sono più aperte e più intelligenti dei maschi
2007-01-26 07:35:03
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answer #4
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answered by Anonymous
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L'omofobia e' generata dai gay,ridicoli e femminei...vergogna per il genere maschile che ahinoi impersonano e vergogna per i maschi omosessuali, persone normalissime che hanno gusti solo diversi dalla norma.Cmq e' frutto della non tolleranza e forse dell'ignoranza.
Credo che alcune persone non dovrebbero rispondere a questa domanda.....
2007-01-26 05:44:31
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answer #5
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answered by clausdl 4
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Omofobia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Con il termine omofobia si indica il pregiudizio, la paura irrazionale o l'odio violento nei confronti delle persone omosessuali, o le azioni che da esso derivano o che ad esso sono riconducibili.
Per omofobia si può intendere anche la paura dell'omosessualità, ed in particolare la paura di venire considerati omosessuali, ed i conseguenti comportamenti volti ad evitare gli omosessuali e le situazioni considerate associate ad essi.
2007-01-26 04:38:20
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answer #6
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answered by KapitanoKirk 6
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