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Chi conosce I SOMMERSI E I SALVATI di Primo Levi, di cosa parla? E una continuazione de "La Tregua" o è più una meditazione filosofica sulla Shoà e la condizione umana in generale?

2007-01-25 23:27:51 · 3 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Filosofia

preciso che ho letto sia "se questo è un uomo" sia "la tregua" e ho notato un miglioramento letterario tra il primo e il secondo, ma ero molto piu' interessato ad una meditazione filosofica sull'olocauso piuttosto che ad una sua descrizione (ammesso una meditazione sia possibile, ma sono affascinato dal tentativo umano di descrivere e inscrivere il Male in qualche modo al di là del male privato, più o meno grave, in una comprensione filosofica dello stesso)

2007-01-25 23:48:45 · update #1

3 risposte

nel saggio ''i somemrsi e i salvati'' levi torna per conoscere la specie umana e nello stesso tempo per difendere la propria anima direi tute due

2007-01-26 03:31:17 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 0

un po' tutti e due...racconta la storia di Levi quando finalmente viene liberato dal campo di concentramento...racconta delle difficoltà di tornare a casa, e soprattutto di quanto sia difficile tornare a vivere....

quindi è storia e Storia, nonchè una riflessione profonda su cosa ha significato per Lui e per il mondo la Shoà...

Ti consiglio di leggerlo...ciao

2007-01-25 23:41:13 · answer #2 · answered by albachiara_23 4 · 1 0

Ho letto "La tregua" e "Se questo è un uomo", ma non "I sommersi e salvati".Oltre alle opere di Levi,ho letto i resoconti di altri deportati ,sopravvissuti ai lager. In tutti emerge un immenso senso di colpa per essere stati "salvati": Credo che sia il sentimento più penoso che queste persone hanno dovuto affrontare al ritorno dai campi di steminio: perchè IO sono sopravvissuto e gli altri (i miei cari, i miei compagni di sventura) sono stati "sommersi"? Il meccanismo perverso del nazismo è riuscito a invertire i ruoli e a stabilire un'orribile gerarchia anche tra deportati.Se hai visto il film "La vita è bella", sai a cosa faccio riferimento:la vita aggrappata quotidianamente ad un filo molto flebile.
La maggior parte dei"salvati" non ha retto il peso psicologico del senso di colpa e si è tolta la vita (Levi, Bettelheim...).

2007-01-26 06:03:26 · answer #3 · answered by aqaba 3 · 0 0

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