Significa lodi a Yah cioè il nome di Dio in ebraico e in italiano è Geova..Isaia 48:17 Esodo 15:2 Salmo 146:1 Esodo 17:15
Geova” (ebr. הוהי, YHWH), il nome personale di Dio, ricorre la prima volta in Ge 2:4. Il nome divino è un verbo: la forma causativa, all’imperfetto, del verbo ebraico הוה (hawàh, “divenire”). Perciò il nome divino significa “Egli fa divenire”. Geova si rivela così come Colui che, agendo progressivamente, adempie le promesse, Colui che realizza sempre i suoi propositi. Vedi nt. a Ge 2:4, “Geova”; App. 3C. Cfr. nt. a Eso 3:14.
L’azione più indegna che i traduttori moderni compiono nei confronti del divino Autore delle Sacre Scritture è quella di togliere o nascondere il suo caratteristico nome personale. In realtà il suo nome ricorre nel testo ebraico 6.828 volte nella forma הוהי (YHWH o JHVH), a cui in genere si fa riferimento come al Tetragramma (che letteralmente significa “di quattro lettere”). Usando il nome “Geova”, ci siamo strettamente attenuti ai testi nelle lingue originali e non abbiamo seguito la pratica di sostituire il nome divino, il Tetragramma, con titoli come “Signore”, “il Signore”, “Adonai” o “Dio”.
Oggi, a parte alcuni frammenti della primitiva Settanta greca in cui il nome sacro è conservato in ebraico, solo il testo ebraico ha ritenuto questo importantissimo nome nella sua forma originale di quattro lettere, הוהי (YHWH), la cui esatta pronuncia non è stata preservata. I testi attualmente in circolazione della Settanta greca (LXX), della Pescitta siriaca (Sy) e della Vulgata latina (Vg) sostituiscono l’incomparabile nome di Dio col semplice titolo “Signore”. — Vedi App. 1C.
Il codice di Leningrado B 19A, che si trova nell’URSS e il cui testo è stato usato per la Biblia Hebraica Stuttgartensia (BHS), vocalizza il Tetragramma in modo da leggere Yehwàh, Yehwìh e un certo numero di volte Yehowàh, come in Ge 3:14. L’edizione del testo ebraico di Ginsburg (Gins.) vocalizza YHWH in modo da leggere Yehowàh. Benché molti traduttori preferiscano la pronuncia “Yahweh”, la Traduzione del Nuovo Mondo continua a usare la forma “Geova” perché è conosciuta da secoli. — Vedi ad alla voce “Geova”.
La consuetudine invalsa fra gli ebrei di sostituire il nome divino con titoli fu seguita nelle copie posteriori della Settanta greca, nella Vulgata latina e in molte altre traduzioni, antiche e moderne. Perciò, A Greek-English Lexicon, di Liddell e Scott (LSJ), p. 1013, dichiara: “ο Κύριος, = ebr. Yahweh, Lxx Ge. 11.5, al.”. Inoltre, il Greek Lexicon of the Roman and Byzantine Periods, di E. A. Sophocles, Cambridge (USA) e Lipsia, 1914, p. 699, alla voce κύριος (Kỳrios) dice: “Signore, che sta per הוהי. Sett. passim [sparso qua e là in vari punti del testo]”. Oltre a ciò, il Dictionnaire de la Bible, di F. Vigouroux, Parigi, 1926, vol. 1, col. 223, dice che “i Settanta e la Vulgata hanno Κύριος e Dominus, ‘Signore’, dove l’originale ha Geova”. Anche Giuseppe Ricciotti, in una nota a Eso 3:14 nella versione da lui annotata (La Sacra Bibbia, Salani, 1955), afferma: “Il nome Jahvè è tradotto nella Vulgata con Dominus”. Riguardo al nome divino, A Compendious Syriac Dictionary, a cura di J. Payne Smith, Oxford, ristampa del 1979, p. 298, dice che Marya’ “nella Pescitta [siriaca] del V. T. rappresenta il Tetragramma”.
Una delle prime Bibbie in italiano ad usare il nome di Geova fu la traduzione di Antonio Brucioli. Nell’edizione stampata a Venezia nel 1551 egli usò in Eso 6:3 la forma “Ieova”. Commentando questo stesso versetto, il Brucioli aveva detto: “IEOVA è il sacratissimo nome di Iddio . . . intendendosi sempre pel Signore”. (Commento in tutti i Sacrosanti libri del Vecchio, & Nuovo Testamento, Venezia, 1546) In una revisione della versione del Brucioli, stampata dall’editore Francesco Durone nel 1562, il nome di Dio, nelle forme “Iehova” e “Iehovah”, ricorre decine di volte (es. Ge 28:13; Eso 6:2, 3, 6, 8, 29; Sl 83:19; Isa 45:5; Os 12:5; Am 5:8). In una nota a Ge 28:13 si legge: “Questo nome IEHOVA s’attribuisce solo e propriamente a Dio”. Invalse comunque fra i traduttori l’abitudine di usare il nome Geova in pochi versetti soltanto e di scrivere “Signore” o “Dio” nella maggior parte degli altri casi in cui nel testo ebraico ricorre il Tetragramma. Questa abitudine fu seguita dai traduttori della “Bibbia del re Giacomo” (inglese) del 1611, dove il nome di Geova ricorre solo quattro volte, cioè in Eso 6:3; Sl 83:18; Isa 12:2; 26:4.
Inoltre il Theological Wordbook of the Old Testament, vol. 1, Chicago (1980), p. 13, dice: “Per non correre il rischio di nominare il nome di Dio (YHWH) invano, giudei devoti cominciarono a sostituire il nome proprio stesso con la parola ’ădōnā(y). Pur lasciando nel testo le quattro consonanti originali, i masoreti vi aggiunsero le vocali ē (in luogo di ă per altre ragioni) e ā per ricordare al lettore di pronunciare ’ădōnā(y) senza tener conto delle consonanti. Questo si ripete più di seimila volte nella Bibbia Ebraica. La maggioranza delle traduzioni [in inglese] usano scrivere il titolo ‘SIGNORE’ in tutte maiuscole. Fanno eccezione l’ASV [American Standard Version] e la Traduzione del Nuovo Mondo che usano ‘Geova’, l’Amplified che usa ‘Signore’ e JB [La Bibbia di Gerusalemme, ed. inglese] che usa ‘Yahweh’. . . . Nei luoghi in cui ricorre ’ădōnā(y) yhwh, quest’ultima parola ha i punti vocalici di ’ēlōhim e così nacquero le versioni . . . come ‘Signore DIO’ (es. Amos 7:1)”.
IL NOME DIVINO NELLE SCRITTURE EBRAICHE (NM)
La frequenza stessa con cui questo nome ricorre dimostra quanto esso sia importante per l’autore della Bibbia, del quale è il nome. Il Tetragramma ricorre 6.828 volte nel testo ebraico (BHK e BHS). Lo conferma il Dizionario Teologico dell’Antico Testamento, di E. Jenni e C. Westermann, Marietti ed., Torino, 1978, vol. I, coll. 609, 610. La Traduzione del Nuovo Mondo rende il Tetragramma “Geova” tutte le volte che ricorre, fuorché in Gdc 19:18 (vedi la relativa nt.).
In base alle lezioni dei LXX, abbiamo ripristinato il Tetragramma in tre luoghi e lo abbiamo reso “Geova”, cioè in De 30:16; 2Sa 15:20 e 2Cr 3:1, dove in BHK le note in calce danno הוהי.
Secondo le note in calce di BHK e BHS, in Isa 34:16 e Zac 6:8 si dovrebbe leggere il nome divino invece del pronome di prima persona singolare ‘mio’. Abbiamo ripristinato il nome divino in questi due luoghi e lo abbiamo reso “Geova”.
Per una spiegazione degli altri 141 casi di ripristino del nome divino,
Il nome “Geova” ricorre 6.973 volte nel testo delle Scritture Ebraiche della Traduzione del Nuovo Mondo, di cui tre in nomi composti (Ge 22:14; Eso 17:15; Gdc 6:24) e sei nelle soprascritte dei Salmi (7; 18 [3 volte]; 36; 102). Questi nove casi sono inclusi nelle 6.828 volte di BHK e BHS.
“Geova” nelle Scr. Ebr. della NM
6.827 YHWH reso “Geova”
146 Ulteriori ripristini
Totale 6.973 “Geova” (da Ge a Mal)
FORMA ABBREVIATA DEL NOME DIVINO
La forma abbreviata del nome divino, Yah (reso “Iah”), ricorre 50 volte nel testo masoretico. Segue un elenco dei luoghi in cui ricorre: Eso 15:2; 17:16;
Sl 68:4, 18; 77:11; 89:8; 94:7, 12; 102:18; 104:35; 105:45; 106:1, 48; 111:1; 112:1; 113:1, 9; 115:17, 18, 18; 116:19; 117:2; 118:5, 5, 14, 17, 18, 19; 122:4; 130:3; 135:1, 3, 4, 21; 146:1, 10; 147:1, 20; 148:1, 14; 149:1, 9; 150:1, 6, 6;
Ca 8:6;
Isa 12:2; 26:4; 38:11, 11.
Per una trattazione dei 237 casi in cui il nome “Geova” è usato nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane,
2007-01-27 22:51:11
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answer #2
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answered by Anonymous
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