credo che aiuti perchè in fondo in fondo ci si senta meno soli nei momenti più bui, quando nulla sembra avere un senso....
è allora che ...qualcosa ci dice che un essere supremo debba pur esistere(non sto parlando di chiese, ma di senso religioso, che credo sia in chiunque, anche in chi si proclama ateo; infatti non si nasce, ma si diventa atei quando non si riesce a darsi delle risposte, ma questo non significa che l'ateo sia per questo una persona infelice, come altri hanno detto, solo che "non crede", forse spinto da questo dal comportamento di troppi pseudocredenti); sono d'accordo con te che chi crede di essere un perfetto cristiano, o mussulmano, generalmente sia proprio il contrario. perchè il vero cristiano, musulmano ecc, non è tanto quello che prega, và in chiesa, alla sinagoga oalla moschea, ma quello che si comporta bene nei confronti di tutto ciò che lo circonda, "vive" ciò che lo circonda(vedi lao tze nel tao).
a rafforzare questa ipotesi, i santi, sono quelli che hanno dubitato di più; vedi s agostino in riva al mare che si chiedeva come fosse possibbile l'esistenza di Dio e incontrò un bambino che voleva mettere l'acqua del mare in una buca fatta sulla sabbia...
anche tu vuoi mettere dio nella tua testa; o madre teresa che di tanto in tanto imprecava contro Dio , quando vedeva le condizioni delle persona di cui si occupava,.. per chiedergli subito dopo perdono. forse credere significa anche accettare di non capire e nonostante tutto comportarsi eticamente, a dispetto di quanto viene predicato dai supercredenti.
Credere è qualcosa che avviene dentro di noi, non viene sbandierato per pudore, ma questo "credere2 avviene proprio in solitudine, tra i dubbi , la conseguente confusione e quindi la safferenza.
2007-01-25 05:12:31
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answer #1
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answered by Anonymous
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Ma chi ti racconta queste panzane? Conosco un mucchio di persone che non credono e che da decenni non frequentano la Chiesa: nessuno di questi si sente solo; io stesso sono lontano dal signore eppure non mi sento solo.
Sono invece d'accordo con te per quanto riguarda i finti cristiani, che pensano di lavarsi in chiesa i peccati compiuti contro la società civile: sfruttamento degli immigrati, evasione fiscale e contributiva, truffe e raggiri vari...
2007-01-25 04:03:31
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answer #2
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answered by Robert Saw 4
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Infatti sono credente e nn mi sento per niente solo, mai.
Inoltre nn sono nè mi sento schiavo di nessuna imposizione.
E' vero, se vuoi te lo posso provare!
2007-01-25 05:23:17
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answer #3
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answered by Anonymous
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sono atea e non mi sento assolutamente sola... anzi
2007-01-25 04:12:14
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answer #4
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answered by brutta antipatica cattiva 5
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Penso che sia qualcosa di inconscio e sicuramente ereditato dai nostri antenati più animali che nel caso di ferita/dolore chiudevano gli occhi according to proteggerli da altri possibili danni.
2016-12-16 17:05:13
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answer #5
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answered by ? 3
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Credi che questo universo sia un gioco.
Prova vedere le qualità che ha un animale e quelle dell'uomo?
Non finisce qui il mondo, nemmeno noi restiamo così.
2007-01-25 07:23:18
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answer #6
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answered by Anonymous
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Quando tutte le altre cose vengono meno, la fede è sempre presente per permetterci di vincere la solitudine e di dare un senso a una vita che prima era vuota.
Molti che dal punto di vista mondano hanno una vita significativa in realtà vivono una vita che non ha senso. Come mai? Perché alla fine muoiono, ritornano alla polvere e vengono sepolti nell’oblio, senza aver lasciato nessuna traccia sul mare dell’umanità, nessuna traccia sulle sabbie del tempo. È come dice Ecclesiaste 9:5: “I viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, perché il ricordo d’essi è stato dimenticato”. Ogni senso attribuito a una vita vissuta lontano dai propositi di Geova non è che vuota vanità.
Guarda i cieli stellati, avverti l’immensità di questa oscura volta che ci sovrasta, e ti sentirai davvero insignificante. Capirai cosa dovette provare il salmista Davide quando scrisse: “Quando vedo i tuoi cieli, le opere delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai preparato, che cos’è l’uomo mortale che tu ti ricordi di lui, e il figlio dell’uomo terreno che tu ne abbia cura?”
Salomone, figlio di Davide, respinse l’operato dell’uomo dicendo: “Ogni cosa è vanità”, e osservò: “La conclusione dell’argomento, avendo udito ogni cosa, è:
Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti. Poiché questo è l’intero obbligo dell’uomo”. Salmo 8:3, 4; Ecclesiaste 12:8, 13.
In ultima analisi, dunque, come fa una persona che si sente sola, come pure chiunque altro, a dare un senso alla sua vita? Vivendola nel timore di Dio e ubbidendo ai suoi comandamenti. Solo allora potrà essere in armonia con i propositi di Dio, il Creatore dell’immenso universo, e far parte di questa eterna disposizione divina.
2007-01-25 05:06:58
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answer #7
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answered by Out 5
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credo che i credenti si sentano sempre accompagnati nella loro vita, da Gesù appunto....ma non credo che gli atei si sentano soli...non saprei...forse trovare la pienezza della vita non ti fa sentire solo, e Gesù ci dà questa garanzia, ma può darsi che un ateo trovi una sua vocazione, semplicemente nonlo chiamerà dio, ma amore, o altro, ma se avrà la fortuna di trovare la pienezza della sua vita (quella che i credenti chiamano il rispondere alla chiamata vocazionale di Dio) allora non si sentirà solo..
2007-01-25 04:08:34
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answer #8
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answered by pkpalu 2
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