Osservando e vivendo gli eventi contemporanei e ripensando al passato, mi sembra che l'uomo sia da sempre dominato da una irrefrenabile spinta distruttiva e, di conseguenza, autodistruttiva nei confronti della natura, dei sentimenti, dei valori...fino ad arrivare anche all'estremo della vita stessa.
Sembra che la meta sia una desolante "tabula rasa" su cui ricostruire poi...che cosa?...
2007-01-25
03:45:08
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inviata da
Ginevra S
3
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Società e culture
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