CIAO io l'ho trovata so google spero vada bene!
Molto si può fare con la prevenzione. Mantenere il peso ideale, fare delle lunghe passeggiate, utilizzare calze elastiche, sono tutte regole che permettono di ridurre il rischio di sviluppare vene varicose.
Quando però le varici si sono ormai sviluppate l'unico trattamento in grado di restituire alla gamba un aspetto normale e prevenire ulteriori guai, è quello chirurgico.
Negli ultimi anni sono stati compiuti grandi progressi nella cura chirurgica delle varici, alla ricerca di metodi sempre meno invasivi e sempre più efficaci, che consentano la riduzione dei tempi di recupero alla vita lavorativa e sociale del paziente e risultati clinici ed estetici impeccabili.
Il trattamento chirurgico delle varici degli arti inferiori, deve puntare alla risoluzione di due problemi:
L'incontinenza della valvola situata a livello della cross safeno-femorale.
La dilatazione delle safene e dei rami varicosi extrasafenici.
Con il trattamento tradizionale, la cosiddetta safenectomia, si esegue la chiusura della cross, ossia si interrompe chirurgicamente il punto di confluenza tra sistema superficiale e quello profondo a livello dell'inguine, e si asporta la grande safena "sfilandola", mentre, con tanti piccoli tagli, si eliminano le vene extrasafeniche dilatate.
E' un intervento ben codificato che può essere eseguito in regime di Day hospital, con dimissione della paziente entro la giornata, e con un recupero pronto e completo della funzione degli arti. Come complicanza si può avere la formazione di qualche ematoma, conseguenza del trauma chirurgico, e, più raramente, limitati problemi causati dalla lesione di qualche nervetto che decorre accanto alle vene asportate.
Il più grosso problema è però quello delle recidive. Basti pensare che il 17% di tutte le cause che, negli Stati Uniti, i pazienti intentano contro i loro Medici è attinente alla recidiva di varici. Attualmente vi sono altri mezzi che permettono di risolvere definitivamente il problema delle varici, riducendo l'incidenza delle recidive, con risultati estetici ottimi, e con minimo disagio per la paziente.
Radiofrequenza
Con il sistema VNUS® si è riusciti a risolvere il problema delle varici senza necessità di tagli.
L'intervento si basa sul principio che la radiofrequenza genera calore come nel nostro forno a microonde, e determina la contrazione della parete delle vene che si chiudono.
Si possono, però, secondo le necessità, eseguire trattamenti più limitati, chiudendo solo i tratti di safena che sono ammalati.
L'intervento è attuato in anestesia locale ed il paziente può essere dimesso nella giornata.
I risultati estetici di questa metodica sono notevolmente superiori a quelli ottenibili con la chirurgia tradizionale. Com'effetti collaterali si possono verificare modesti e localizzati arrossamenti della pelle, come eritemi solari, mentre raramente il riscaldamento di qualche piccolo nervo, determina disestesie passeggere, cioè alterazioni della sensibilità cutanea in limitate zone della gamba.
Poche le controindicazioni: la metodica è da evitare in pazienti con pace maker cardiaco, con safena eccessivamente tortuosa, con concomitante malattia arteriosa, con trombosi della safena o con safena troppo esile o troppo dilatata.
Non è, inoltre consigliata, nelle donne durante la gravidanza. Questa metodica non permette, attualmente, il trattamento delle vene extrasafeniche dilatate, quelle cioè che non appartengono alla grande o piccola safena. Perciò, il medico che dopo aver eseguito la safenectomia si trova di fronte ad una paziente con varici dei rami extrasafenici ha il problema di come trattare queste vene che compromettono l'estetica della gamba.
Per risolvere il problema delle varici reticolari ci sono, al presente, tre tipi di trattamenti.
Le flebectomie secondo Muller
La flebectomia di Muller consiste nell'eseguire una serie di piccolissimi tagli, di 3-4 millimetri, ed attraverso questi rimuovere chirurgicamente le vene dilatate.
E' un metodo che, in mani esperte, assicura un risultato estetico e funzionale eccellente, anche se è piuttosto lungo, specie in presenza di grovigli varicosi complessi, e c'è sempre il rischio che qualche rametto venga "dimenticato", compromettendo, almeno in parte, il risultato estetico.
La sclerosi
La sclerosi consiste nell'iniettare all'interno delle vene malate una schiuma contenente una sostanza irritante per la parete venosa che provoca un'infiammazione sterile che, col tempo, determina la chiusura completa della vena. Il metodo in mani esperte, anche in questo caso, assicura ottimi risultati.
Il metodo TriVex®
Il metodo TriVex® rappresenta il più moderno ed avanzato trattamento delle varici reticolari e presenta molti vantaggi rispetto ai precedenti.
Innanzi tutto evita la necessità di praticare le numerose incisioni necessarie per rimuovere vene fragili e frammentate ed inoltre, permette di vedere le vene da asportare poiché mette il chirurgo nelle condizioni di operare in modo mirato e non "cieco" come negli altri casi.
La procedura ha inizio con l'individuazione e la delimitazione dell'area interessata dalle vene dilatate, cosa facilmente eseguibile con un semplice pennarello a paziente in piedi. Successivamente viene effettuato un piccolo taglio di 2-3 mm eseguito a qualche cm di distanza dal "groviglio" di vene da asportare.
L'idrodissettore è introdotto nel sottocute attraverso la piccola incisione. La sorgente luminosa consente di visualizzare, per trasparenza, le vene dilatate, mentre il getto d'acqua a pressione separa la vena dalle strutture circostanti.
L'idrodissettore (a destra) consente di vedere le varici, mentre il resettore( a sinistra) viene introdotto attraverso una piccola incisione dalla parte opposta.
Muovendo il resettore si asportano le vene dilatate che il chirurgo spinge con l'altra mano verso lo strumento.
Particolare che mostra come il resettore aspiri le varici, mentre l'idrodissettore illumina e irriga il campo operatorio.
Completata l'asportazione, viene iniettata una soluzione acquosa ad alta pressione, contenente anestetico. Questa soluzione ha lo scopo di chiudere piccoli vasi rimasti eventualmente aperti, e impedisce, in tal modo, il formarsi di fastidiosi ematomi post-operatori, mentre l'anestetico, che viene riassorbito lentamente, assicura un decorso post-operatorio confortevole e privo di dolore.
Chiuse le due incisioni con un piccolo cerotto, sulla gamba viene applicata una calza elastica.
Con questo nuove tecniche, e con quelle ben sperimentate che da decenni sono praticate a milioni di pazienti, c'è oggi la possibilità di curare le varici in maniera radicale con il minor disagio ed il miglior risultato estetico applicando per ogni paziente la tecnica in grado di dare i migliori risultati.
Sarà compito del flebologo esperto impiegare la tecnica che, caso per caso, riterrà idonea a risolvere, definitivamente, il problema delle vene varicose.
SPERO VADA BENE CIAO!
2007-01-25 22:08:15
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answer #1
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answered by Mєяισи 5
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A Favore: "Varici Mai Più" è un metodo naturale per combattere le vene varicose e vene a ragno, in modo che non sarete esposti a qualsiasi tipo di rischio quando seguite questo sistema.
A differenza di qualsiasi altro metodo che si può trovare per affrontare questa condizione, "Varici Mai Più" vi propone un sistema 100% naturale e non rappresenta alcun pericolo o rischio per la vostra salute.
Tutte le informazioni che troverete in questo libro si basano su precetti di medicina olistica, in modo da non essere esposti al rischio di sviluppare un qualsiasi tipo di effetto collaterale come quello che potrebbero causare alcuni farmaci o interventi chirurgici.
A Favore: "Varici Mai Più" è un metodo molto semplice da implementare, è spiegato passo per passo e indirizzato a persone di tutte le età indipendentemente dal tipo di vene varicose che vogliono combattere.
Questo sistema è progettato in un modo molto semplice e il suo autore Estefanía Garret spiega tutti i passi che dovete seguire per terminare in poco tempo con quei noiosi segni di vene a ragno e vene varicose attraverso un trattamento naturale applicabile a persone di tutte le età.
2015-08-21 14:20:53
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answer #2
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answered by Mariana 3
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Miti e Verità Circa Le Varici
Quando si tratta di Vene varicose c'è molta polemica su questo tema, la stessa comprende da quali sono i fattori che le generano, quali sono i trattamenti ideali per prevenirle e molte altre domande e preoccupazioni che sono presenti nelle persone che le soffrono.
Questo è il motivo per cui ho deciso di condividere con voi i miti più diffusi circa le vene varicose per analizzarli e vedere se si tratta solo di credenze o bene, lontano dall'essere miti, sono affermazioni corrette.
Mito 1.
"Le donne sono più inclini a soffrire varici che gli uomini".
Qual’ È La Verità?
È vero che le donne sono più inclini a sviluppare le vene varicose, tuttavia, lo stesso può avvenire in entrambi, le donne e gli uomini. Ciò che succede è che le donne sono meglio informate su questo argomento e, quindi, ai primi segni di vene varicose, vanno immediatamente al suo medico al fine di effettuare un trattamento per prevenirle e combatterle, mentre gli uomini, di solito non sanno quali sono i segni delle vene varicose e questa ignoranza provoca il passare inosservate agli occhi in un principio e con il tempo peggiorano.
C'è un solo tipo di vene varicose che non soffrono gli uomini: le vene varicose vaginali. Questo tipo di vene varicose si sviluppa molte volte nello stadio della gravidanza e apparisce nella zona della vulva o nella vagina.
Conclusione:
Le donne hanno statisticamente più probabilità di sviluppare le vene varicose, tuttavia, questo non significa che tutte le donne avranno varici o che gli uomini sono esenti da soffrire di questa patologia.
Mito 2.
"Tutte le donne sviluppano le vene varicose durante la gravidanza".
Qual’è La Verità?
È vero che esiste una percentuale di donne in gravidanza che tendono a sviluppare vene varicose durante la gravidanza, ma ciò non significa che una donna ha le vene varicose per il semplice fatto di essere in fase di gestazione. Infatti, molte donne passano attraverso la gravidanza e il parto senza sviluppare qualsiasi tipo di vene varicose.
Mito 3.
“Il fatto di restare in piedi per lunghi periodi di tempo può collaborare con la comparsa di vene varicose".
Qual’è La Verità?
Sebbene non vi sia alcuna prova che possa essere accurata al 100% per verificare che il fatto di essere in piedi per lunghi periodi di tempo può favorire la comparsa di vene varicose, ciò che sì può accadere è che una persona che rimane in piedi per lungo tempo può avere problemi circolatori.
Ciò che dobbiamo tenere in mente è essenzialmente dovuto al fatto che le vene varicose sono intimamente legate alla genetica. Ciò significa che, se avete una storia familiare di persone che hanno sofferto di vene varicose, senza dubbio, si avrà una maggiore propensione a soffrirle ad un certo punto della vita.
Mito 4.
"Le vene varicose che non presentino gravi problemi di salute, non richiedono alcun trattamento".
Qual’è la verità?
Nella maggior parte dei casi, le vene varicose non pregiudicano la salute o causano disagio o dolore, in modo che non richiedono un trattamento medico. Tuttavia, le stesse possono essere molto fastidiose e sgradevoli e questo riguarda l'autostima della persona che le soffre.
È per questo motivo ci sono numerosi trattamenti, tanto propri della medicina tradizionale come della medicina alternativa che sono intesi a prevenire e combattere le vene varicose e vi aiuteranno a ritrovare la fiducia in sé stessi e la propria autostima.
Mito 5.
"Le vene varicose sono strettamente legate a fattori genetici".
Qual’è La Verità?
In questo caso non è un mito ma una realtà. Le varici sono intimamente legate alla genetica. Ci sono molte famiglie in cui più di uno dei suoi membri soffrono di questa condizione, ciò dimostra che vi è un modello genetico che collabora con la sua comparsa.
In questo modo, se i vostri genitori, fratelli o parenti vicini hanno vene varicose, è probabile che si sviluppano ad un certo punto nella vostra vita. Tuttavia, non si tratta di qualcosa che avviene automaticamente, infatti, ci sono molte persone che, nonostante il fatto che nella sua famiglia c'è una storia di vene varicose non le soffrono per tutta la vita.
Spero che con questa spiegazione dei miti e realtà sulle vene varicose sia più chiara la veridicità di queste affermazioni.
Se si soffre di vene varicose è possibile optare per un trattamento naturale basato su esercizi specifici, cibo adeguato, cambiare il proprio stile di vita e la scelta di terapie naturali in grado di ridurre al minimo il loro aspetto e prevenire lo sviluppo delle stesse in un modo molto semplice.
Tutto questo è ciò che si può imparare in questa guida, "Varici Mai Più” di Estefanía Garret. Qui scoprirete un rivoluzionario metodo naturale che vi permetterà di prevenire e combattere la comparsa di vene varicose in poco tempo e in un modo molto semplice!
2015-08-24 18:55:58
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answer #3
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answered by pablo 7
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In "Varici Mai Più" di Estefanía Garret scoprirete il trattamento migliore per iniziare immediatamente a trattare questa condizione che, nonostante non rappresenta un grave problema per la salute, colpisce la vostra autostima a causa del suo aspetto sgradevole.
Potete scoprire tutto ciò che dovete fare per terminare definitivamente con le vene varicose rapidamente e in modo del tutto naturale.
Se volete saperne di più sul sistema naturale, si consiglia di visitare
http://tinyurl.com/VariciMaiPiuUfficiale
Qui troverete tutte le informazioni che desiderate sapere per iniziare un trattamento per aiutare a eliminare le vene varicose e vene di ragno!
Per la vostra salute e felicità!
2014-09-15 15:35:27
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answer #4
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answered by Anonymous
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Esistono diversi modi:
Flebectomia estetica - rimuove solo alcune parti della vena safena che viene sfilata attraverso piccole incisioni.
Venolaser EVLT- (Trattamento laser endovasale) elimina le varici attraverso una fibra laser di piccolissime dimensioni direttamente all’interno della vena.
Closure tecnique - utilizza le radiofrequenze per chiudere la vena malata.
Valvuloplastica - l’inserimento di un manicotto biocompatibile restituisce la funzionalità alla valvola danneggiata.
La Termoterapia risolve i capillari con un impulso termico. La messa a punto di questi trattamenti rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo delle chirurgia flebologica “Fino al alcuni anni fa” ricorda il professor Mancini , “ lo stripping tradizionale asportava l’intera safena, oggi si interviene invece solo sulla parte di vena malata
2007-01-25 01:14:10
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answer #5
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answered by Anonymous
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Ciao, ti consiglio questo articolo veramente ben fatto che spiega con cura come avviene l'operazione, cosa aspettarsi e alcune questioni tecniche come dove va il sangue dopo aver tolto la safena! C'è praticamente tutto :) http://goo.gl/CifcvZ
2014-07-09 22:11:56
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answer #6
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answered by ? 5
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La chirurgia, soprattutto quella mini-invasiva, trova indicazione quando i principali assi venosi (le safene) sono alterati; si va dal classico stripping totale, allo stripping corto, alle metodiche francesi di legatura (c.h.i.v.a.), al laser endovascolare, alle recenti applicazioni di clip endovascolari. L’anestesia è generalmente periferica, o addirittura locale, e il risultato estetico è ottimale.
La scleroterapia trova indicazione quando le safene sono ancora sane (varici extrasafeniche) o quando sono state precedentemente asportate (varici recidive). Non si tratta di un intervento chirurgico ma di iniezioni nelle vene che le fanno ‘riassorbire’ e trasformare in condotti chiusi. La scleroterapia è utile soprattutto nel trattamento dei capillari.
Il laser è una metodica ottima, ma trova poche applicazioni; si trattano con il laser i capillari più piccoli, fini e resistenti alla scleroterapia. Nella terapia delle varici più grosse il laser non ha risultati migliori della chirurgia, anche da un punto di vista estetico.
Calze elastiche e farmaci sono soprattutto metodi che agiscono sui disturbi, ma non eliminano le cause.
Un plantare è utile a ridurre l’edema, specie nei casi in cui si associano difetti di pompa muscolare.
2007-01-26 10:36:20
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answer #7
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answered by eleonora 5
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Angioplastica. Via la safena et voilà!
2007-01-25 01:13:42
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answer #8
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answered by Bhikkhu 4
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La terapia è solitamente di tipo chirurgico quando la malattia riguarda la grande e la piccola safena. Le moderne tecniche permettono di eseguire questi interventi attraverso incisioni minime, in anestesia parziale o locale, in regime di day-hospital, o con ricovero breve. La grande safena viene generalmente asportata dall'inguine al ginocchio (stripping corto), e solo raramente fino alla caviglia (stripping lungo). Il completamento dello stripping safenico è tipicamente affidato alle flebectomie per mini-incisioni (ovvero l'asportazione di rami venosi secondari nella stessa seduta operatoria).
L'atteggiamento più moderno, reso possibile dall'utilizzo dell'ecocolordoppler, è quello di eseguire una asportazione "mirata" delle vene malate o pericolose, risparmiando quelle sane o normalmente funzionanti.
Il paziente può camminare entro 2-4 ore dall'intervento, rientrare a domicilio ove buona parte delle attività quotidiane possono essere svolte.
La scleroterapia, o t terapia sclerosante,consiste nell'iniettare sostanze farmacologiche cicatrizzanti nelle vene malate. Viene utilizzata per completare l'intervento, per il trattamento di varici minori o capillari..
2007-01-25 01:11:26
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answer #9
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answered by blu_sex 6
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