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a voi la scelta......se fantastica per la bellezza......
o per l'irreale...l'invenzione...

2007-01-23 20:07:10 · 6 risposte · inviata da ? 5 in Scienze sociali Psicologia

x karl anazble: ok seguo il consiglio...gracias

2007-01-23 20:41:36 · update #1

x riccardo: eh eh eh ok...simpaticissimo e fantasioso...bravo

x giaros: un bacione doclezza di una donna

2007-01-23 20:42:20 · update #2

6 risposte

ciao glorietta,,,,,,
potrei raccontarti la mia vita se vuoi ,,,ma credo sia troopo lunga.
bacixximi
giaros

:D:D:D:D:D:D:D

2007-01-23 20:10:23 · answer #1 · answered by giaros 4 · 1 0

La nostra!

2007-01-23 21:14:46 · answer #2 · answered by ? 6 · 2 0

e se fosse vera?

Vi rubo solo 2 minuti.............
A una cena di raccolta fondi per una scuola che serve i disabili mentali,
il padre di uno degli studenti fece un discorso che nessuno di coloro che partecipavano avrebbe mai dimenticato. Dopo aver lodato la scuola e il personale dedito, fece una domanda: "Quando influenze esterne non
interferiscono dall'esterno, la natura di tutti è perfetta.
Mio figlio Shay, tuttavia, non può imparare le cose che imparano gli altri. Non può capire le cose come gli altri.
Dov'è l'ordine naturale delle cose, in mio figlio?"
Il pubblico fu zittito dalla domanda.
Il padre continuò. "Io ritengo che, quando un bambino come Shay,
fisicamente e mentalmente handicappato viene al mondo, si presenta
un'opportunità di realizzare la vera natura umana, ed essa si presenta
nel modo in cui le altre persone trattano quel bambino".
Poi raccontò la storia che segue: Shay e suo padre stavano camminando
vicino a un parco, dove c'erano alcuni ragazzi che Shay conosceva che giocavano a baseball.
Shay chiese: "Credi che mi lascerebbero giocare?"
Il padre di Shay sapeva che la maggior parte dei ragazzi non volevano un
ragazzo ,come lui nella squadra, ma comprendeva anche che se al figlio
fosse stato permesso giocare, la cosa gli avrebbe dato un senso di appartenenza di cui aveva molto bisogno, e un po' di fiducia nell'essere accettato dagli altri, nonostante i suoi handicap.
Il padre di Shay si avvicinò a uno dei ragazzi sul campo e chiese se Shay
poteva giocare, non aspettandosi un granché in riposta.
Il ragazzo si guardò attorno, in cerca di consiglio e disse: "Siamo sotto
di sei e il gioco è all'ottavo inning. Immagino che possa stare con noi e
noi cercheremo di farlo battere all'ultimo inning".
Shay si avvicinò faticosamente alla panchina della squadra, indossò una maglietta della squadra con un ampio sorriso e suo padre si sentì le lacrime negli occhi e una sensazione di tepore al cuore.
Il ragazzo vide la gioia di suo padre per essere stato accettato.
In fondo all'ottavo inning, la squadra di Shay ottenne un paio di basi,
ma era ancora indietro di tre.
Al culmine del nono e ultimo inning, Shay si mise il guantone e giocò
nel campo giusto. Anche se dalla sua parte non arrivarono dei lanci, era ovviamente in estasi solo per essere nel gioco e in campo, con un sorriso che gli arrivava da un orecchio all'altro, mentre suo padre lo salutava dalle gradinate. Alla fine del nono inning, la squadra di Shay segnò ancora.
Ora, con due fuori e le basi occupate, avevano l'opportunità di segnare la battuta vincente e Shay era il prossimo, al turno di battuta.
A questo punto, avrebbero lasciato battere Shay e perso l'opportunità di
far vincere la squadra?
Sorprendentemente, a Shay fu assegnato il turno di battuta.
Tutti sapevano che gli era impossibile colpire la palla, perché Shay non sapeva neppure tenere bene la mazza, per non dire cogliere la palla.
Comunque, mentre Shay andava alla battuta, il lanciatore, capendo che
l'altra squadra stava mettendo da parte la vincita per far sì che Shay
avesse questo momento, nella sua vita, si spostò di alcuni passi per
lanciare la palla morbidamente, così che Shay potesse almeno riuscire a toccarla con la mazza.
Arrivò il primo lancio e Shay girò la mazza a vuoto.
Il lanciatore fece ancora un paio di passi avanti e gettò di nuovo lentamente la palla verso Shay.
Mentre la palla era in arrivo, Shay girò goffamente la mazza, la colpì e
la spedì lentamente sul terreno, dritta verso il lanciatore.
Il gioco avrebbe dovuto finire, a quel punto, ma il lanciatore raccolse
la palla e avrebbe potuto facilmente lanciarla al primo che copriva la base
e squalificare il battitore. Shay sarebbe stato fuori e questo avrebbe
segnato la fine della partita.
Invece, il lanciatore raccolse la palla e la lanciò proprio al di là della testa del primo in base, fuori dalla portata dei compagni di squadra.
Tutti quelli che si trovava no sugli spalti e i giocatori cominciarono a
gridare: "Shay, corri in prima base! Corri in prima!".
Shay non aveva mai corso in vita sua così lontano, ma riuscì ad arrivare
in prima base. Corse lungo la linea, con gli occhi spalancati e pieno di meraviglia. Tutti gli gridarono: "Corri alla seconda, alla seconda,
ora!"
Trattenendo il fiato, Shay corse ancor più goffamente verso la seconda,
ansimando e sforzandosi di raggiungerla.
Quando Shay curvò verso la seconda base, la palla era fra le mani del
giocatore giusto, un piccoletto, che ora aveva la possibilità per la
prima volta di essere lui l'eroe della propria squadra.
Avrebbe potuto lanciarla alla seconda base per squalificare il battitore,
ma comprese le intenzioni del lanciatore e anche lui gettò
intenzionalmente la palla in alto, ben oltre la portata della terza base.
Shay corse verso la terza base in delirio, mentre gli altri si spostavano
per andare alla casa base.
Tutti gridavano: "Shay, Shay, Shay, vai Shay". Shay raggiunse la terza
base, quello opposto a lui corse per aiutarlo e voltarlo nella direzione
giusta, e gridò: "Shay, corri in terza! Corri in terza!"
Mentre Shay girava per la terza base, i ragazzi di entrambe le squadre e
quelli che guardavano erano tutti in piedi e strillavano: "Shay, corri
alla base! Corri alla base, sali sul piatto!"
Shay corse, salì sul piatto e fu acclamato come l'eroe che aveva segnato
un ‘grand slam' e fatto vincere la sua squadra.
Quel giorno, disse il padre a bassa voce e con le lacrime che ora gli rigavano la faccia, i ragazzi di entrambe le squadre aiutarono a portare in questo mondo un pezzo di vero amore e umanità.
Shay non superò l'estate e morì in inverno, senza mai scordare di essere stato l'eroe e di aver reso suo padre così felice, e di essere tornato a
casa fra il tenero abbraccio di sua madre per il piccolo eroe del giorno!
E ora, una piccola nota alla storia: Noi tutti spediamo migliaia di barzellette per email senza pensarci due volte, ma quando si tratta di
inviare un messaggio sulle scelte di vita, la gente ci pensa due volte
prima di condividerlo.

Nel cyberspazio circolano liberamente le oscenità, le volgarità e le
scene crude, ma le discussioni pubbliche sulla decenza vengono troppo spesso
soppresse nelle scuole e sui posti di lavoro.
Se state pensando di inoltrare questo messaggio, con ogni probabilità
state filtrando le persone sulla vostra lista dei contatti, distinguendo
fra quelle 'appropriate' e quelle no.
Bene, la persona che ve l'ha inviato ritiene che tutti possano fare la
differenza. Noi tutti abbiamo ogni giorno mille opportunità di aiutare a
realizzare "l'ordine naturale delle cose". Tutte le interazioni
apparentemente futili fra due persone ci presentano un'opportunità:
passeremo questa piccola scintilla d'amore e umanità o perderemo
l'opportunità di illuminare la giornata di coloro che sono meno abili di noi, e lasciare il mondo più freddo, nel farlo?
Un saggio una volta disse che ogni società viene giudicata da come tratta
i propri meno fortunati.

2007-01-23 20:28:13 · answer #3 · answered by mamie 5 · 3 1

Avrei bisogno di pensarci un po': ora devo andare al lavoro.
Se non chiudi subito la domanda, magari domani posso apportare una modifica e postare qualcosa. Altrimenti grazie lo stesso: la domanda è buona, ma non sempre sono in fase creativa ... Ciao.

Modifica: Storia triste (I'm sorry, but I feel something sad in the air ...)

Modifica.
Stamattina uscendo di casa ho provato una sensazione nuova: molto nitida e piacevole. L'aria era tiepida e gli alberi del viale apparivano "rinnovati": iniziano a buttar fuori dei germogli. Nei giardini, sulle aiuole, si vedevano le prime margherite e dei ciuffi di violette. I fiori semplici sono quelli che prediligo. Il cielo azzurro era invaso dal sole: fra non molto torneranno le rondini e sarà, una volta ancora, primavera. Dopo questo lungoe triste inverno la primavera forse riuscirà a farci sentire un poco più felici, porterà forse l'allegria.
Arrivando in ufficio ho trovato posta nella mia casella: solita routine, per lo più, ma c'era anche un messaggio insolito.
L'oggetto: Cada uno su vida ... (veniva dalla Spagna, da una donna di nome Rosa Montero).
La donna che scriveva aveva 36 anni e diceva qualcosa di estremamente valido, nelle pieghe del racconto della sua vita. "La solitudine -scriveva- quando sei giovane è dolorosa, perché ancora non hai capito che tutti siamo, in fondo, soli e non hai ancora imparato a conviverci. Siamo sempre soli, anche quando il vortice della vita ci trascina: tanto più soli quanto più siamo in compagnia. Da giovane, quando mi sentivo confusa, cercavo qualche amica, in cerca di consiglio. Più tardi ho scoperto che le risposte, a saper guardare, stanno dentro di noi. Ed ho iniziato ad interrogarmi, in solitudine. Ora, quando mi sento disorientata cerco il ritiro e il silenzio e, nel silenzio, arrivano tutte le risposte ai miei dilemmi ..."
Era una lunga lettera piena di dettagli personali che non posso riferire, ma alcuni passi hanno risuonato a lungo nella mia mente. Li sentivo molto profondi e veri.
In particolare il finale mi ha lasciato inquieta e turbata. La donna concludeva:
"Sono morta il 14 gennaio 20**, alle sette della sera. Non è stato triste morire sola: tutti muoiono soli. La cosa più triste fu vedere i miei cari contemplarmi, con le lacrime agli occhi, sentire le loro voci, ma trovarmi immobile senza poter loro rispondere, senza poter loro dire: "Ma siete ciechi? sono ancora qui con voi, anche se non dentro quel corpo ...". Non avevano percezione della mia presenza. Non potevo più incidere sulla dimensione della vita. All'inizio quasi non mi riusciva di credere che ero davveroa morta. Quando lo stupore e incredulità svanirono, al loro posto si installò incontenibile la sensazione più dolorosa: la consapevolezza di non esistere.
Firmato una Suicida Pentita "

Ho pensato decisamente ad uno scherzo, ma poi ho fatto indagini ed ho scoperto che il 14 gennaio del 20** davvero una donna di nome Rosa Montero, a Siviglia, è stata trovata mortA (suicidio) un paio di ore dopo il suo decesso (fissato dall'autopsia più o meno alle sette di sera).
L'e-mail risultava spedita quasi un'anno dopo ... come era possibile? Uno scherzo di qualche buontempone oppure stamane ho davvero ricevuto un messaggio da una morta?

Mi sono alzata. Ho aperto la finestra dell'ufficio. L'aria era tiepida e profumata. Sì, la primavera sta arrivando e forse ci porterà la gioia che non abbiamo. La vita rinasce sempre dalla morte. Forse non c'è molta allegria o felicità nella vita umana, ma è sempre meglio viverla fino in fondo, per non avere rimpianti ... in caso passata la linea d'ombra dovesse esserci un poi.

La storia è un po' triste: mi dispiace. Se mi viene un'idea più fantasiosa la sostituisco con un'altra. Ciao ...

2007-01-23 20:21:40 · answer #4 · answered by freigeist119 6 · 2 0

Posso consigliarti di leggere una cosa?
Alessandro Magno la considerava la più bella avventura mai raccontata, e dopo più di 2000 anni ha ancora il suo fascino...
E' l'Anabasi di Senofonte...
La storia di un gruppo di 10.000 mercenari greci, dispersi nello sconfinato impero persiano, sconfitti, soli, dovranno cercare di raggiungere casa...

2007-01-23 20:26:44 · answer #5 · answered by Char Aznable 6 · 1 0

c'era una volta un ometto piccolo piccolo e stempiato che decise di cominciare la sua magica vita cantando insieme ad un suo fraterno amico sulle navi da crociera. mise qualche soldino da parte e decise di tornare a casa e gli venne l'idea di creare le televisioni private sponsorizzate: grazie alla sua amicizia con un suo amico politico molto influente (che passerà la sua vecchiaia all'estero e dove morirà) ottenne il successo voluto: ragion x cui si lanciò anche nel campo dell'editoria, degli investimenti, del calcio, delle banche e delle assicurazioni e creò anche 3 piccoli paesi artificiali vicino a Milano con persone assai ricche che vi abitavano. poi gli venne un'ulteriore idea: perchè non buttarsi in politica? e li fondò un partito composto da ex-riciclati e suoi avvocati di fiducia (o giardinieri ex-mafiosi) e convinse gli italiani che avrebbe ottenuto un milione di posti di lavoro...risultato: divenne Presidente del Consiglio!
Morale: le palle anche le più pazzesche sparale grosse e continuale a ripetere che col tempo tutti ci crederanno!

2007-01-23 20:51:09 · answer #6 · answered by Hap Collins 6 · 0 0

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