Questo è un sito molto interessante.
Trovi anche delle frasi tratte da quel grande uomo di Primo Levi che scrisse "Se Questo E' Un Uomo". Se non l'hai letto, fallo. E' un libro veramente toccante e significativo.
Da vedere: Shindler' s List
www.majorana.org/progetti/shoah
Ciao ciao
2007-01-23 03:24:22
·
answer #1
·
answered by merlinetta79 3
·
0⤊
0⤋
Questa è una poesia di Primo Levi famosissima che si trova all'inizio del libro "Se questo è un uomo" di Primo Levi appunto:
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
2007-01-23 03:28:51
·
answer #2
·
answered by Anonymous
·
1⤊
0⤋
Con l. a. forza di volontà e senza darsi pervinti si ottiene tutto. Perchè, si è vero che alcune cose sembrano impossibili, anche se ci si impegna perchè lo siano, spesso, almeno in line with quanto mi riguarda, finisce che tutto si mette dalla tua parte, e ti aiuta a realizzare ciò che vuoi =) l. a. fortuna aiuta gli audaci.
2016-12-16 15:29:43
·
answer #3
·
answered by ? 4
·
0⤊
0⤋
Questo è un libro ke ho letto io, meno ovvio dei soliti
"Se questo è un uomo", "La tregua", "Il diario di anna Frank"
(ke avrai certamente già visto)
http://www.olokaustos.org/saggi/recensioni/gradowski.htm
La particolarità è che è stato scritto DENTRO il campo di Auschwitz da uno (o + probabilmente diversi) Sonderkommando chi, cioè, si rende conto di partecipare alla distruzione del proprio popolo!
Contiene scritti autobiografici sulla Shoah i cui autori sono stati assassinati e i cui testi sono stati trovati dopo la fine della guerra nel campo.
Se non altro è un punto di vista non usuale!
2007-01-23 19:56:51
·
answer #4
·
answered by Simone 2
·
0⤊
0⤋
Gertrud Kolmar, ossia Gertrud Chodziesner !894 +1943?, era una scrittrice ebrea tedesca di immenso talento eliminata in un campo di sterminio. Di lei si è parlato ancora troppo poco, ma lasciò nella sua breve sfortunata vita un' imponente produzione poetica, opere, drammi, purtroppo poco tradotti in Italia .
Puoi trovare una sua pubblicazione tradotta in.
Gertrud Kolmar - Il canto del gallo nero - ediz. Essedue
Le poesie sono a pag. 31
Vedi di rivolgerti anche alla biblioteca della tua città.
Ti assicuro ne valgono la pena!!
Salutissimi e buona lettura
2007-01-23 05:24:07
·
answer #5
·
answered by shakti 5
·
0⤊
0⤋
queste sono tutte di Primo Levi:
(questa la trovo bellissima, spero che ti piaccia)
Buna
piedi piegati e terra maledetta,
lunga la schiera nei grigi mattini,
fuma la buna dai mille camini,
ungiorno come ogni giorno ci aspetta.
terribili nell'alba le sirene:
"voi moltitudine dai visi spenti,
sull'orrore monotono del fango
è nato un altro giorno di dolore.
compagno stanco ti vedo nel cuore,
ti leggo gli occhi compagno dolente.
hai dentro il petto freddo fame niente
hai rotto dentro l'ultimo valore.
compagno grigio fosti un uomo forte,
una donna ti camminava al fianco.
compagno vuoto che non hai più nome,
un deserto che non hai più pianto,
così povero che non hai più male,
così stanco che non hai più spavento,
un uomo spento che fosti un uomo forte:
se ancora ci trovassimo davanti
lassù nel dolce mondo sotto il sole,
con quale viso ci staremmo a fronte?
25 febbraio 1944
vorrei credere qualcosa oltre,
oltre che morte ti ha disfatta.
vorrei poter dire la forza
con cui desiderammo allora,
noi già sommersi,
di potere ancora una volta insieme
camminare liberi sotto il sole
il tramonto di fossoli
io so cosa vuol dire non tornare.
a traverso il filo spinato
ho visto il sole scendere e morire;
ho sentito lacerarmi la carne
le parole del vecchio poeta:
"possono i soli cadere e tornare:
a noi, quando la breve luce è spenta,
una notte infinita è da dormire".
Primo Levi ha scritto queste e molte altre poesie in un libro che si chiama Di cosa parlano i poeti.
2007-01-23 04:39:47
·
answer #6
·
answered by Malefica Aleun 6
·
0⤊
0⤋
io lunedì ho l'uscita cn la mia classe andiamo a ad assistere al racconto della sig.ra Segre 1sopravvissuta alla shoah ai campi di AuscHwitz se vuoi vai su google e cerca www.binario21.org ciao buona ricerca a presto
2007-01-23 03:33:22
·
answer #7
·
answered by crietaty 2
·
0⤊
0⤋
vai su google e cerca cio che ti serve sicuramente qualcosa trovi
2007-01-23 03:26:53
·
answer #8
·
answered by Anonymous
·
0⤊
0⤋
Poesie dei bambini del ghetto di Terezin
www.iccalcinate.it/shoah.php?oper=documento&id=14 ...
Shoah - Poesie dei bambini del ghetto di Terezin
Polifonie di sguardi: catalogo della mostra. Pubblicato il 21-01-06 11:36
Immagine: bambino con il violino. Una macchia di sporco dentro sudicie mura
e tutt’attorno il filo spinato
30.000 ci dormono...
Sono stato bambino tre anni fa.
Allora sognavo altri mondi.
Ora non sono più un bambino,
ho visto gli incendi
e troppo presto sono diventato grande.
Ho conosciuto la paura,
le parole di sangue, i giorni assassinati...
Fotografia: presentazione dello spettacolo ai ragazzi dell´Istituto Comprensivo di Calcinate.
Alla luce di una candela m’addormento
forse per capire un giorno
che io ero una ben piccola cosa,
piccola come il coro dei 30.000,
come la loro vita che dorme
laggiù nei campi,
che dorme e si sveglierà,
aprirà gli occhi
e per non vedere troppo
si lascerà riprendere dal sonno...
Hanus Hachenburg, da Vedem, settembre 1944
Pesanti ruote ci sfiorano la fronte
e scavano un solco nella nostra memoria.
...
Quattro anni dentro a una palude
in attesa che irrompa un’acqua pura.
Ma le acque dei fiumi scorrono in altri letti,
sia che tu muoia o che tu viva.
...
Fotografia: i ragazzi di Erbusco durante lo spettacolo.
I bambini rubano il pane e chiedono soltanto
di dormire, di tacere e ancora di dormire...
Pesanti ruote ci sfiorano la fronte
e scavano un solco nella nostra memoria...
Mif, 1944
È piccolo il giardino
profumato di rose,
è stretto il sentiero
dove corre il bambino:
un bambino grazioso
come il bocciolo che si apre:
quando il bocciolo si aprirà
il bambino non ci sarà.
Franta Brass, nato a Brno il 14.9.1930
morto ad Auschwitz il 28.10.1944
Disegno: una farfalla.
La farfalla
L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
- così gialla, così gialla! -
l’ultima,
volava in alto leggera
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà la mia settima settimana
di ghetto...
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
Pavel Friedmann, da Vedem, 4.6.1942
Fotografia: bambini ad Auschwitz.Vorrei andare sola
dove c’è un’altra gente migliore
in qualche posto sconosciuto
dove nessuno più uccide.
Ma forse ci andremo in tanti
verso questo sogno,
in mille forse
e perché non subito?
Alena Synkovà
...
Fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e conoscenza... .
2007-01-23 03:22:57
·
answer #9
·
answered by yaya 4
·
0⤊
0⤋