Certo, il peccato esiste ed è il frutto della libertà dell'uomo usata male. Il peccato è un atto di ribellione, una trasgressione verso Dio e verso l'uomo, un tradimento, un rifiuto verso la legge d'amore di Dio, specificatamente contro i suoi comandamenti. Il peccato può essere mortale o veniale: è mortale quando distrugge la Carità nel cuore dell'uomo, ci esclude dalla comunione con Dio, e se non ci si pente conduce alla morte dell'anima. I peccati veniali invece sebbene anche essi feriscano il cuore di Dio tuttavia lasciano nel cuore dell'uomo la Carità, che è l'Amore di Dio.
Non tutti i peccati sono mortali, perchè per commettere un peccato mortale occorrono tre condizioni: la materia grave, il deliberato consenso e la piena vertenza. La MATERIA GRAVE è precisata nei Comandamenti, per esempio "non uccidere", "non rubare", ecc...
La PIENA VERTENZA è la lucidità mentale, la consapevolezza di commettere quel determinato peccato sapendo di sbagliare e di trasgredire l'Amore di Dio.
Il DELIBERATO CONSENSO è la decisione libera di voler commettere quel determinato peccato.
Se manca una di queste condizioni non si può definire un peccato come "mortale". Tuttavia l'ignoranza simulata e la durezza del cuore non diminuiscono il carattere volontario del peccato ma, anzi, lo accrescono.
Tutti i peccati possono essere perdonati, perchè Dio è Padre misericordioso, tuttavia c'è un peccato che è molto particolare e che rende impossibile il perdono di Dio, ed è il peccato dell'impenitenza.
L'impenitente è colui che non si pente dei suoi peccati, e dunque non li consegna all'amore misericordioso di Gesù, il quale attende di bruciare i nostri peccati nel fuoco del Suo Amore. Dio non manda nessuno all'inferno, ma siamo noi che volontariamente ci andiamo restando indifferenti all'amore e alla Misericordia di Dio già su questa terra. Se io decido di vivere la mia vita senza Dio, senza sacramenti, senza il Suo Amore, allora arriverò al momento della morte con questi sentimenti nel cuore, cioè con la decisione di non accogliere Dio neanche dopo la morte. Chi vive con Dio muore anche con Dio nel cuore; mentre chi vive senza Dio e senza la sua legge, allora muore anche senza Dio e andrà incontro alle conseguenze delle sue libere scelte.
Noi abbiamo due strade davanti a noi: la strada della vita e quella della morte. Sta a noi decidere e scegliere che strada intraprendere. Dio ci invita a scegliere la strada della vita, fatta di sacramenti, di conversione, di pace e di gioia, di ascolto della Parola del Signore, perchè Dio ci vuole salvare tutti. Ma noi siamo liberi di rifiutare il Suo Amore, e possiamo decidere di ignorarlo per sempre, per l'eternità. Ora, poichè l'anima è immortale e per essere appagata ha bisogno di Dio, dopo la morte -quelle anime che in vita hanno rifiutato l'Amore di Dio - soffriranno eternamente la Sua assenza: è l'inferno, nel quale le anime continuano a rifiutare Dio bestemmiando eternamente e soffrendo maledettamente. Chi invece muore pentito dei suoi peccati e facendo affidamento alla Miseridordia di Dio, accogliendo Gesù come Salvatore e Signore, come amico del cuore, al momento della morte sarà sollevato dal Signore per gustare con Lui il banchetto eterno dell'Amore.
2007-01-23 10:27:33
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answer #1
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answered by salvuspater 4
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Dipende solo dalla tua coscienza.
E da quanta indulgenza usi verso te stessa.
Io ho commesso un peccato mortale che non mi sono ancora perdonato e che credo non mi perdonerò mai!
2007-01-23 21:43:56
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answer #2
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answered by kerplan 5
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Il peccato mortale esiste ma è uno solo: la bestemmia contro lo Spirito Santo.
Questa bestemmia non è il semplice bestemmiare classico rivolto allo Spirito Santo, ma il rifiutare apertamente il perdono del Signore e la salvezza quando ti accorgi che dovresti.
E' l'occasione che ti da il Signore di ravvederti, è un'occasione unica e, persa quella, sono amari.
Ecco perchè i cristiani non fanno il segno della croce:
Tra tutte le invenzioni umane praticate dalla Chiesa Romana e contrarie al Vangelo, le più antiche sono la preghiera per i morti e il segno della Croce. Ambedue furono inventate verso l’anno 310. Furono ufficialmente adottate intorno al 500 dopo Cristo.
ed ecco perchè non credono alle indulgenze:
Le Indulgenze (con le quali si rimetteva la punizione per i peccati) vennero concesse per la prima volta nell’anno 850 da Papa Leone IV a coloro che salivano la «Scala Santa» sulle loro ginocchia. Le vendita di esse iniziò nell’anno 1190 e continuò fino all’epoca della Riforma 850 e 1190.
San Pietro rifiutò danaro da Simon Mago che credeva di poter acquistare il dono di Dio con l’oro (Atti 8:20).
La religione cristiana secondo l’insegnamento dell’Evangelo è contro un simile traffico e fu appunto la protesta contro tale traffico che provocò la Riforma Protestante del XVI secolo.
Ci sono un sacco di dottrine "aggiunte" dalla chiesa cattolica:
questo è servito solo a dare un cattivo nome a tutto il cristianesimo e a portare tante gente lontano da Dio.
2007-01-23 13:16:28
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answer #3
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answered by HK 6
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si ad ogni peccato ce assoluzione nn esiste peccato ke Dio nn possa perdonare limportante e pentirsi e kiedere a Dio di essere lavato con il suo prezioso sangue quello ke verso alla croce. accettando il suo sacrificio saremo assolti dai i ns peccati
2007-01-23 13:08:03
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answer #4
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answered by fioridelcielo 3
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Se credi nel cristianesimo in teoria si, dico in teoria perchè i Papi e tutto l'ambaradam hanno dovuto modificare il tiro e non poco per tenesi stretto i fedeli...
2007-01-23 11:09:57
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answer #5
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answered by gtronchi 3
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Il concetto di peccato mortale e` in riferimento alla morte dell' anima che se ne macchia e quindi meriterebbe le pene eterne dell' inferno dovesse la persona morire in quello stato senza riconciliarsi con Dio per mezzo del pentimento.
Questo ragionamento e` basato sulla fede nell' insegnamento della religione cattolica.
Per l' uomo rimane fondamentale l' esistenza di una colpa responsabilmente grave nell' operare il male, di cui dovra` rendere conto alla comunita` in cui il male e` stato operato. Come pena di questa colpa, nella societa` democratica vige il processo e la comminazione della pena da scontare. L' idea che cio` che sfugge al giudizio umano dovra` essere giudicato da Dio nella vita futura e` un concetto di pura fede. Anche in questa fede a tutto ci sarebbe una soluzione o assoluzione in proporzione al pentimento dell' azione peccaminosa.
2007-01-23 09:32:44
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answer #6
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answered by giulietta 7
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si...e sai cosa è?
Il bacio al gusto di granita di mandorla e cioccolato che ti mando :))
Ciao
2007-01-23 09:05:36
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answer #7
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answered by Anonymous
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Credo che sia una domanda che dovresti fare a Dio. Per valutare come Lui si destreggi tra misericordia e giustizia.
2007-01-23 09:03:20
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answer #8
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answered by Burne-Jones 5
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Il peccato non esiste ma ricorda se uccidi verrai ucciso, se non è in questa vita è nell'altra tutto torna indietro questa è la legge della natura. Impara a quello che fai durante la giornata ad essere attenti osservarsi tutto quello che si fa dalla cosa più piccola alla più grande, non sentirti in colpa ma osservati vedrai che col passare il tempo cambi di personalità
2007-01-23 15:42:25
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answer #9
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answered by Anonymous
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C'è un rimedio a tutti i peccati!
Trane la bestemia contro lo Spirito Santo!
2007-01-23 12:03:11
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answer #10
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answered by ? 7
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