CHE cosa vi fa venire in mente la parola “inferno”? Pensate a un luogo letterale di fuoco e zolfo, di tormento e di angoscia senza fine? O ritenete che sia solo una raffigurazione simbolica di uno stato o condizione?
Nel numero del 17 luglio 1999 La Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti, scriveva: “È fuorviante . . . pensare che Dio, per mezzo dei demoni, infligga ai dannati tormenti spaventosi, come quello del fuoco”. Diceva pure: “Esiste l’Inferno, che non è un ‘luogo’, ma uno ‘stato’, un ‘modo di essere’ della persona, in cui questa soffre la pena della privazione di Dio”. Nello stesso anno Giovanni Paolo II ha detto: “L’inferno sta ad indicare più che un luogo, la situazione in cui viene a trovarsi chi liberamente e definitivamente si allontana da Dio, sorgente di vita e di gioia”. In quanto alle immagini dell’inferno come luogo infuocato, il papa ha affermato che “esse indicano la completa frustrazione e vacuità di una vita senza Dio”. (L’osservatore Romano, 29 luglio 1999)
2007-01-22
23:58:11
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Società e culture
➔ Religione e spiritualità
Se il papa avesse descritto l’inferno in termini di “fiamme e diavolo vestito di rosso e col forcone in mano”, dice lo storico della chiesa Martin Marty, “la gente non l’avrebbe preso seriamente”.
Di tenore analogo sono i cambiamenti che stanno avvenendo in altre confessioni religiose. Un rapporto della commissione per la dottrina della Chiesa d’Inghilterra diceva: “L’inferno non è il tormento eterno, ma è la scelta definitiva e irrevocabile di qualcosa di così completamente e assolutamente contrario a Dio da portare inevitabilmente all’annichilimento totale”.
Il catechismo della Chiesa Episcopale degli Stati Uniti definisce l’inferno “la morte eterna nel rifiuto di Dio”. Secondo U.S.News & World Report, sono sempre più quelli che promuovono l’idea che “la fine degli empi sia la distruzione, non il tormento eterno. . . . Sostengono che alla fine chi rifiuta Dio scomparirà semplicemente dall’esistenza nel ‘fuoco consumante’ dell’inferno”.
2007-01-22
23:59:00 ·
update #1
Benché oggi si tenda ad abbandonare l’idea del fuoco e dello zolfo, molti continuano a sostenere che l’inferno sia un effettivo luogo di tormento. “Le Scritture parlano chiaramente dell’inferno come di un luogo letterale di tormento infuocato”, dice Albert Mohler, del Southern Baptist Theological Seminary di Louisville, nel Kentucky. E un rapporto della Commissione dell’Alleanza Evangelica afferma: “L’inferno è un’esperienza cosciente di rigetto e di tormento”. E aggiunge: “Nell’inferno ci sono vari gradi di pena e sofferenza commisurati alla gravità dei peccati commessi sulla terra”. — The Nature of Hell.
Ancora una volta chiediamo: L’inferno è un infuocato luogo di tormento eterno o di annientamento? O è soltanto uno stato di separazione da Dio? Cos’è realmente l’inferno?
2007-01-22
23:59:31 ·
update #2
QUALUNQUE immagine evochi nella vostra mente, di solito l’inferno è considerato un luogo in cui si viene puniti per i peccati commessi. Riguardo al peccato e ai suoi effetti, la Bibbia dice: “Per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato”. (Romani 5:12) Le Scritture dicono pure: “Il salario che il peccato paga è la morte”. (Romani 6:23) Dato che la pena del peccato è la morte, la domanda fondamentale per determinare la vera natura dell’inferno è questa: Cosa accade quando si muore?
La vita continua in qualche modo dopo la morte? Cos’è l’inferno, e che genere di persone ci vanno? C’è qualche speranza per quelli che si trovano nell’inferno? La Bibbia dà risposte veritiere e soddisfacenti a queste domande.
C’è qualcosa dentro di noi, ad esempio un’anima o uno spirito, che sopravvive alla morte del corpo?
2007-01-23
07:24:43 ·
update #3
Esaminiamo come venne alla vita il primo uomo, Adamo. La Bibbia dice: “Geova Dio formava l’uomo dalla polvere del suolo e gli soffiava nelle narici l’alito della vita”. (Genesi 2:7) Benché la sua vita fosse sostenuta dalla respirazione, il fatto di soffiargli nelle narici “l’alito della vita” implicò molto di più del semplice insufflargli aria nei polmoni. Significò che Dio aveva infuso nel corpo senza vita di Adamo la scintilla vitale, “la forza della vita”, che agisce in tutte le creature terrestri. (Genesi 6:17; 7:22) La Bibbia chiama questa forza vitale “spirito”. (Giacomo 2:26) Tale spirito può essere paragonato alla corrente elettrica che fa funzionare una macchina o un elettrodomestico permettendogli di assolvere la sua funzione. Come la corrente non assume le caratteristiche dell’apparecchio che fa funzionare, così la forza vitale non assume nessuna delle caratteristiche delle creature che anima. Non ha personalità né facoltà razionali.
2007-01-23
07:25:25 ·
update #4
Cosa accade allo spirito quando la persona muore? Salmo 146:4 dice: “Il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. Quando l’individuo muore, il suo spirito impersonale non continua a esistere in un altro reame come creatura spirituale. “Torna al vero Dio che l’ha dato”. (Ecclesiaste 12:7) Ciò significa che adesso per quella persona qualunque speranza di vita futura dipende esclusivamente da Dio.
Gli antichi filosofi greci Socrate e Platone sostenevano che l’uomo ha un’anima immortale che sopravvive alla morte. Cosa insegna la Bibbia in merito all’anima? Adamo “divenne un’anima vivente”, dice Genesi 2:7. Non ricevette un’anima: era un’anima, una persona nella sua totalità. Le Scritture parlano dell’anima che lavora, che brama mangiare, che viene rapita e via dicendo. (Levitico 23:30; Deuteronomio 12:20; 24:7) Sì, l’uomo stesso è un’anima. Quando la persona muore, quell’anima muore. Ezechiele 18:4
2007-01-23
07:27:44 ·
update #5
Qual è dunque la condizione dei morti? Pronunciando la sentenza contro Adamo, Geova disse: “Poiché polvere sei e in polvere tornerai”. (Genesi 3:19) Dov’era Adamo prima che Dio lo formasse dalla polvere del suolo e gli desse la vita? Semplicemente non esisteva! Quando morì, Adamo tornò in quello stato di totale inesistenza. La condizione dei morti è ben illustrata in Ecclesiaste 9:5, 10, dove si legge: “I morti non sanno nulla . . . Nel soggiorno dei morti dove vai, non c’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza”. (La Nuova Riveduta) Scritturalmente, la morte è uno stato di inesistenza. I morti non hanno consapevolezza né sentimenti né pensieri.
2007-01-23
07:29:34 ·
update #6
Dato che i morti non hanno un’esistenza cosciente, l’inferno non può essere un infuocato luogo di tormento in cui i malvagi soffrano dopo la morte. Cos’è allora l’inferno? Siamo aiutati a trovare la risposta esaminando ciò che accadde a Gesù dopo la sua morte. Lo scrittore biblico Luca dice che ‘Cristo non fu abbandonato nell’Ades [“inferno”, Pontificio Istituto Biblico], e che la sua carne non vide la corruzione’.*. (Atti 2:31) Dov’era l’inferno in cui perfino Gesù andò? L’apostolo Paolo scrive: “Vi ho trasmesso . . . che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture; e che fu sepolto, sì, che è stato destato il terzo giorno secondo le Scritture”. (1 Corinti 15:3, 4) Perciò l’inferno in cui Gesù andò era la tomba, e non vi fu abbandonato perché venne destato, risuscitato.
2007-01-23
07:30:28 ·
update #7
È possibile che il fuoco dell’inferno sia simbolo di distruzione completa? Facendo una distinzione tra il fuoco e l’Ades, cioè l’inferno, le Scritture dicono: “La morte e l’Ades furono scagliati nel lago di fuoco”. Il “lago” qui menzionato è simbolico, dato che vi vengono gettati la morte e l’inferno (l’Ades), i quali non possono essere letteralmente bruciati. “Questo [lago di fuoco] significa la seconda morte”, la morte da cui non si può sperare di tornare in vita. — Rivelazione (Apocalisse) 20:14.
La Geenna ardente, simbolo di distruzione eterna
Il significato del lago di fuoco è simile a quello della “Geenna ardente [“inferno di fuoco”, secondo la Bibbia del re Giacomo]” di cui parlò Gesù. (Matteo 5:22; Marco 9:47, 48) Il termine Geenna ricorre 12 volte nelle Scritture Greche Cristiane e si riferisce alla valle di Innom, situata fuori delle mura di Gerusalemme.
2007-01-23
07:31:54 ·
update #8
Quando Gesù era sulla terra, questa valle era usata come discarica pubblica, “dove si gettavano i corpi morti dei criminali e degli animali, e ogni altra specie di sudiciume”. (Smith’s Dictionary of the Bible) Per incenerire i rifiuti, vi erano tenuti accesi dei fuochi aggiungendo zolfo. Gesù si servì di quella valle come di un appropriato simbolo di distruzione eterna.
Come la Geenna, anche il lago di fuoco simboleggia la distruzione eterna. La morte e l’Ades vengono ‘scagliati in esso’ nel senso che verranno eliminati quando l’umanità sarà resa libera dal peccato e dalla condanna a morte. Anche i peccatori volontari e impenitenti avranno la loro “parte” in quel lago. (Rivelazione 21:8) Saranno anch’essi annientati per sempre. Un futuro meraviglioso attende invece coloro che sono nella memoria di Dio e si trovano nell’inferno, cioè nella comune tomba del genere umano.
2007-01-23
07:32:58 ·
update #9
Nel nuovo mondo di Dio, gli esseri umani che seguiranno le sue giuste leggi non dovranno più morire. (Isaia 25:8) Geova “asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore”. Infatti “le cose precedenti [saranno] passate”. (Rivelazione 21:4) Che benedizione è in serbo per quelli che si trovano nell’inferno, cioè nelle “tombe commemorative”! Di sicuro questa benedizione è un motivo più che valido per acquistare ulteriore conoscenza di Geova Dio e di suo Figlio, Gesù Cristo. — Giovanni 17:3.
2007-01-23
07:33:44 ·
update #10
L'inferno di fuoco è pura invenzione umana.
Come può Dio essere così crudele da torturare nel fuoco eterno una persona che può al massimo aver peccato per cento anni o giù di li? Sarebbe una condanna equa? o sproporzionata?
Inferno letteralmente significa "luogo inferiore" in pratica: SOTTOTERRA. Quindi l'inferno è la tomba
Anche di Gesù viene detto che scese x tre giorni all'inferno.
Mica era un peccatore! Gesù è stato 3 giorni nel sepolcro.
2007-01-28 09:55:04
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answer #1
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answered by Ivo S 1
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le parole che veramente contano sono quelle di Gesù, nell'Antico Testamento non c'era ancora un chiaro concetto di eternità, solo nei libri deuterocanonici comincia a venir fuori questo concetto, basta pensare al libro dell'Ecclesiaste dove questo sapiente fa tutto un discorso filosofico sulla vita senza accennare minimamente alla vite dopo la morte, evidentemente perchè prima di Gesù non c'era un chiaro concetto al riguardo
certo l'Inferno non è tale e quale alla descrizione di Dante ma innanzitutto se nell'ultimo giorno tutti risorgeranno, chi nel Paradiso e chi nell'Inferno è chiaro che un corpo fisico deve necessariamente stare in un luogo fisico anche se probabilmente molto diverso dal luogo terreno in cui ci troviamo, per quanto riguarda il fuoco le parole di Gesù e di Giovanni sono troppo chiare per essere messe in discussione, anche se si tratta di un fuoco diverso, un fuoco di punizione, che brucia ma non consuma, certamente peggiore del fuoco che conosciamo (che non è fatto per punire)
Matteo 3:10 Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
Matteo 3:11 Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco.
Matteo 3:12 Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile».
Matteo 13:40 Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
Matteo 13:41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità
Matteo 13:42 e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.
Matteo 13:43 Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!
Matteo 18:8 Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.
Matteo 18:9 E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.
Matteo 25:41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.
Apocalisse 14:9 Poi, un terzo angelo li seguì gridando a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano,
Apocalisse 14:10 berrà il vino dell'ira di Dio che è versato puro nella coppa della sua ira e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell'Agnello.
Apocalisse 14:11 Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome».
Apocalisse 20:10 E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli.
Apocalisse 20:15 E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.
Apocalisse 21:8 Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri, gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte».
beh comunque è giusto ricordare che l'Inferno esiste eccome ma non bisogna credere che Dio trovi piacere in questo, tutt'altro, Dio ha offerto e offre a tutti il Paradiso, è la gente che rifiuta Lui e il Suo divino amore
pensiamo piuttosto ad andare in Paradiso...
Matteo 25:31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.
Matteo 25:32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri,
Matteo 25:33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Matteo 25:34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
Matteo 5:3 «Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Matteo 5:4 Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Matteo 5:5 Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Matteo 5:6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Matteo 5:7 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Matteo 5:8 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Matteo 5:9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Matteo 5:10 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Matteo 5:11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Matteo 5:12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
Matteo 13:43 Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!
Luca 12:32 Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno
Luca 18:29 Ed egli rispose: «In verità vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio,
Luca 18:30 che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà».
Luca 22:28 Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove;
Luca 22:29 e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me,
Luca 22:30 perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.
Luca 23:42 E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
Luca 23:43 Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
2007-01-23 17:40:31
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answer #2
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answered by GIGI 3
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Me lo sono chiesto tante volte anche io. Nella tua bibliografia non hai citato le apparizioni ai 3 veggenti di Fatima che dichiarano, invece, l'Inferno proprio come un luogo dove le anime sono di una bruttezza indicibile e tormentate dal fuoco. Anche io ci credo: non penso che basti come punizione il solo rimorso di avere infranto le leggi di Dio o il sapere che non ci sarà più redenzione per l'anima dannata. Se così fosse sarebbe soltanto qualcosa di "normale" e la sofferenza non sarebbe sufficiente. L'anima è, a mio avviso, invece, anche tormentata in maniera "fisica", in modo da rendere la pena un qualcosa di terribile e terrificante, umiliante... una pena infernale, insomma!
2007-01-23 15:28:22
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answer #3
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answered by faniente2006 3
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Caro Giuseppe ammetto la perplessità che mi suscita il tuo apocalittico interrogativo!!! La tua stravagante attenzione sulla reale raffigurazione infernale è paradossale. Ciò che inquieta l'animo di un credente è il pensare l'esistenza di un luogo o stato di cose in cui regna l'assenza di Dio che risulta insopportabile. Se si ci trovi immersi nelle tenebre, nelle fiamme o nei ghiacciai perenni, cosa vuoi che cambi??? A rendere l'inferno un inferno è la consapevolezza della scelta di allontanarsi da Colui che ti ama, di un amore smisurato. Non angosciarti nel concentrarti su di una raffigurazione che rimarrà sempre simbolica e imprecisa, piuttosto cerca quell'assenza (l'inferno) dentro di te, e se non la troverai, puoi stare sicuro che le fiamme di cui parli non le vedrai mai. Soltanto chi sceglie di allontanarsi da Dio è condannato ad una tale inquietudine che è propria della sua scelta!
logica
2007-01-23 12:25:41
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answer #4
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answered by logica 2
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Ciao, l'inferno e' la condizione in cui si troveranno le anime (dopo la morte) se avranno persevarato nell'ostinato rifiuto della misericordia proveniente da Dio. Non e' sicuramente un "luogo" in senso fisico. Tieni presente che la Madonna ha accompagnato due dei ragazzi di Mediugorje a vedere sia l'inferno, che il purgatorio ed il paradiso. Jacopo e Myriam (credo sia lei) ne hanno dato testimonianza.
2007-01-23 08:09:53
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answer #5
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answered by Anonymous
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inferno deriva dal latino inferus, che significa " sotto " ed è la parola con cui è stato tradotto sceòl dall'ebraico, che invece altro non è che una valle isolata in cui venivano gettati i corpi dei condannati a morte senza sepoltura.
l'inferno di fuoco è un'immagine costruita dalla chiesa per tenere in pugno i fedeli con la paura. oggi si sta ridimensionando questa immagine, anche perché il tasso di analfabetismo è quasi nullo.
fai delle domande sempre interesanti, bene argomentate e pertinenti, ma continuo a dire che sei un po' troppo prolisso....
2007-01-29 05:13:17
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answer #6
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answered by sekhmet_65 3
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per me l'inferno è la scelta del Male, è il rifiuto dell'aiuto di Dio (il Bene), è la condizione di disperazione che un'anima sarà destinata per l'eternità.
2007-01-28 14:25:10
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answer #7
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answered by Anonymous
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Dell'inferno se ne parla in tutta la BIbbia con termini come "stagno di fuoco", "luogo di pianto e stridor di denti", "stagno ardente".
L'inferno non è stato creato perchè i demoni ci sguazzassero, ma come loro punizione.
Dopo il peccato originale anche i peccatori non redenti ci andranno, in quanto non hanno accettato la grazia quando potevano e quindi, come i demoni, sono ribelli a Dio.
2007-01-23 13:51:18
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answer #8
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answered by HK 6
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inferno di fuoco e zolfo non è un luogo ma è la morte eterna la distruzione totale .il fuoco come ben saprai distrugge tutto non lascia tracce e indica in forma biblica che non si troverà più tracce di quella persona che andra nell'inferno "nel fuoco"
2007-01-23 13:28:27
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answer #9
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answered by antossal 6
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Se si guarda attentamente, le sofferenze delle persone, le guerre, povertà e altro, si potrebbe dire che l' inferno si trova qua sulla terra.
2007-01-23 11:52:42
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answer #10
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answered by Anonymous
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