Questa frase mi ha ricordato una storiella zen:
"Vi era in un mercato una donna che comprava un polpo.
"Ah, come vorrei che tutti i desideri si avverassero",disse la donna con aria triste..
Il mercante allora rispose:"Se tutti i desideri potessero avverarsi, stia sicura che questo polpo non starebbe qui in questo mercato"
Nella sostanza dei fatti, dipende di che sogno si tratti.
E oltre questo, dipende soprattuto dal COME si vuole portare avanti questo sogno....
Se tutti ci chiudessimo nei nostri sogni, nei nostri mondi dorati, sognando di vivere piuttosto che vivere veramente, non ci sarebbe più una vita sociale, e ancora più importante , si perderebbe il contatto tra uomo e uomo.
Se invece di chiuderci, riuscissimo a far si che i nostri sogni strappassero il velo che divide la realtà dall'immaginazione fino a farle diventare scintillanti frammenti di luce divina, bene allora forse riusciremmo non solo a far si che i nostri progetti vadano in porto, faremmo di più, ispireremmo tantissime altre persone!
Riuscite a immaginarlo?Un frammento di luce che esplode, illuminando mille candele...
Krishnamurti diceva che per conoscere veramente Dio bisognerebbe innanzitutto buttare via tutto quello che sappiamo di Lui.
Secondo me la stessa identica cosa si può applicare alla materia del sogno, sopratutto in un'epoca, quella vissuta da noi in un occidente industrializzato, dove il più grande desiderio è diventare la velina, o il calciatore o il cantante di successo o chissà cos'altro..penso dovremmo buttare via questi stereotipi, e sopratutto cercare non di imitarli,non perchè negativi o positivi, ma perchè sono delle strade fatte e rifatte, che di originale o fantasioso hanno ben poco!
I sogni sono fantasia, e la fantasia rigetta il concetto stesso di "già fatto" o "già sperimentato".
La fantasia vuole sempre nuove vie per raggiungere la realtà, magari assemblando cose che conosce già per dar luce ad ancora nuove cose e nuove cose ancora ma non ripetendosi sempre a se stessa...
Infine...
Come sarebbe il mondo se le persone iniziassero ad inseguire i propri sogni?
Forse sarebbe un mondo più fantasioso, forse più grigio, di sicuro, se si sogna in maniera corretta, sarebbe un mondo più interessante ;-)
2007-01-23 11:24:37
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answer #1
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answered by Enzo R 2
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a me sta domanda fà proprio ridere,sentirla poi da mr Coelho .......chi dice che la gente non insegue i propri sogni?
si prega il signor Coelho di rivolgere la stessa domanda ai popoli africani,sono proprio curioso di sentire le risposte........
tutti inseguono i propri sogni,mancano i mezzi tutto ruota intorno la fortuna, se dipendesse solo ed esclusivamente da noi singoli
non avremmo guerre,gente che muore di fame....
almeno io la penso così
ciao
2007-01-22 21:38:27
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answer #2
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answered by ? 5
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Ma chissà se l'illustre Scrittore legge queste nostre elucubrazioni! Mah. Comunque, secondo me, il mondo sarebbe tale e quale perchè in realtà le persone inseguono già i propri sogni. La realtà è che conta più: 1. la "qualità" del sogno 2. le metodologie con cui li si insegue 3. possibilità materiali ad inseguirlo 4. la determinazione ad inseguirlo, compresa la capacità di fare "di tutto". Cadendo nel banale e scontato: la signora Rosa di Erba aveva un sogno: una casina pulita e silenziosa. Sempre nel banale: c'è un monte di gente che ha il sogno di diventare ricchi, potenti e famosi: Bush, Sadam, le Veline .... Un bell'esempio, davvero. Peccato che evidentemente hanno sia gli strumenti (voglio vedere un poveraccio d'origine messicana che diventi Presidente degli USA) sia la determinazione sia la disponibilità a rinnegare tutti i principi (la vocina della coscienza? e che è?). Scendendo nel più piccolo: la Vostra collega che non esita a concedersi per la "carriera" o il Vostro collega che vi fa i dispetti, sono le persone che inseguono i propri sogni. A tutti costi, senza sentire la necessità di sputarsi adosso nello specchio. Dipende dal sogno: non tutti sognano la pace, la bellezza e la bontà, la tranquillità, le scoperte scientifiche o, più banalmente, vedere un posto bello, vincere con lealtà una gara o avere un lavoro soddisfacente .....
Non tutti sognano cose banali o "importanti", sia pure il potere o la fama (che di per se poi non hanno nulla di sbagliato, intendiamoci), e vogliono inseguire questi sogni rispettando gli altri, con l'onestà. Non tutti hanno la possibilità di inseguire i propri sogni oppure nemmeno di averne: un malato di lebbra potrà al limite sognare di guarire ed andare a lavorare....
Mah, inizio ad essere contenta do non aver comprato "L'alchimista": ma che razza di domanda alla "era del Capricorno" forzata....
H.
2007-01-25 22:47:49
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answer #3
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answered by Hurrija 1
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come la tua testa senza sogni
2007-01-24 06:45:43
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answer #4
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answered by scannagatti 4
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...ci sarebbero meno frustrazioni, ansie, forse anche meno cattiveria. Se hai un sogno, se ci credi davvero, se fai di tutto per perseguirlo ti senti più soddisfatto di te e, di conseguenza, guardi il mondo sotto un' altra ottica. Troppe volte ci sia accontenta, nel lavoro, in amore....troppe volte si vive sempre con un senso di irrisolto, di "sospeso", come se la vita fosse altrove!! Ed invece se si riuscisse ad andare a dormire la sera, anche stanchi morti, ma soddisfatti per avere fatto tutto ciò che era in proprio potere per realizzarsi, bé non si guarderebbe più agli altri con invidia, con cattiveria, non ci si sentirebbe più inferiori a nessuno!! io inseguo un grande sogno, un sogno di "giustizia" e, fin quando posso, voglio fare di tutto per raggiungerlo!! :-)
2007-01-23 20:45:02
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answer #5
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answered by manu 1
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I propri sogni...Non so perché, ma quando sento parlare di "sogni" io non li identifico con le ambizioni, gli obiettivi esclusivamente personali... Il sogno è sempre plurale. Io credo che il mio sogno è la visione del bambino, con quello stupore, quella fiducia viva, quella capacità naturale che tristemente il mondo dipinge come ingenua, che tristemente il mondo vuole definire "banale", "frase fatta", "buonismo" e via così. Ma questo non è il MIO sogno, è il NOSTRO sogno, spesso umiliato dal protagonismo egocentrico, dalle furbizie, dalla scelta di vivere in modo "cattivo perché autentico", accusando di fasullità e inconsistenza quello che in realtà è bene, è fragile ma indistruttibile bene. Sì, se il mondo inseguisse il sogno, si vivrebbe in pace, il sogno condiviso è il Paradiso, il monte Sion, o la convivenza, la tolleranza, vedila in modo cristiano, musulmano, laico, ateo, come ti pare; ma il sogno è questo, e chi lo irride e lo accusa di banalismo mente a sé stesso
2007-01-22 22:39:34
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answer #6
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answered by Paolo TS 2
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Qualcuno ha scritto che sarebbe utopico. Io non sono d'accordo perchè spesso mi stupisco di come, attraverso il controllo dei media, le scelte più sagge e realiste vengano fatte percepire come utopiche mentre quelle più irragionevoli ed autolesioniste vengono percepite come sano realismo.
Oggi le multinazionali decidono di più di quanto possa fare la politica, noi cittadini non abbiamo quasi più spazio per portare un contributo di cambiamento, anche piccolissimo, nella vita civile. Però potremmo almeno impedire il "lavaggio del cervello" che cerca di condizionare costantemente anche il nostro privato e la stessa concezione che abbiamo di noi stessi.
Possiamo accettare passivamente che capitalismo prosperi nel tentativo costante (e purtroppo efficace) di farci inseguire modelli artificiali e irraggiungibili di "benessere" per creare bisogni di consumo facendo leva sulla nostra percezione di inadeguatezza?
Secondo me no. La vita è già di per sè piena di problemi... perchè crearcene ulteriori, o peggio accettare che altri ce li creino?
Inseguire i propri sogni (e non quelli imposti dai media) è l'unica via di uscita possibile se vogliamo evitare che la nostra ricerca di benessere si traduca solo in malessere, inadeguatezza, frustrazione e... vacuo consumismo compulsivo.
Il rischio c'è. Finchè le persone che provano ad inseguire i propri sogni non raggiungeranno una "massa critica" consistente i pochi che seguiranno questa strada si troveranno in una delle condizioni più difficili da sopportare: *sentirsi soli in mezzo a molti*, incompresi dalle persone che li circondano. Credo che questa prospettiva faccia così paura che molti scelgono la via apparentemente più facile del sogno collettivo e mercificato, un sogno creato ad arte da altri che però finisce per rendere la vita delle persone un vero incubo.
2007-01-22 21:52:00
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answer #7
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answered by Lauretta F 5
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secondo me non ci sarebbero più l'ozio e la depressione perchè l'inseguimento di un sogno con sua conseguente realizzazione sarebbe uno sprono continuo, un imput positivo per svegliarsi la mattina e tenersi impegnati in qualcosa di utile e gratificante.
Ci sarebbero più persone realizzate, che invece di accontentarsi di un lavoro ereditato, capitato, dovuto...farebbero ciò che desiderano.
Che bello se potesse verificarsi,il mondo sarebbe ,forse un pò più ambizioso ma meno noioso e frustrante!
2007-01-22 21:33:32
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answer #8
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answered by lilly 3
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Sarebbe molto piu' romantico,fantasioso......credo che seguire i propri sogni sia una scelta di alto valore,perchè è difficile da realizzare....
Non credo che ci sarebbe piu' solitudine perchè per seguire un sogno sia ha bisogno di altri intorno a noi che ci aiutano e ci stimolano a farlo.........sarebbe bello poter viaggiare sui propri sogni,vivere in modo piu' diretto con chi ci sta a fianco e realizzare tutto quello che si è sempre voluto ma non si ha mai avuto il coraggio di farlo......come se il mondo fosse un bella poesia.....
2007-01-22 21:33:24
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answer #9
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answered by GiAnGi_FI® 7
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chi ha sogni" veri" impegna tutta la propria esistenza nel perseguire il conseguimento del suo obiettivo .
Forse anche Abbè Pierre, morto l'altro giorno , aveva un sogno , e ha cercato di realizzarne persino le sfumature: è stato un eroe per tantissimi .
Ma sarebbe amaro scoprire che, in questo nostro tempo , forse le persone non sanno più sognare ...
2007-01-22 21:29:55
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answer #10
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answered by fara 7
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