A marzo di questo mese ricorre il cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma che hanno dato vita alla comunità economica europea.
Lo sviluppo e le politiche dell’Unione si sono gradualmente modificate, tanto da discutere aspetti della vita quotidiana che pongono reali sfide alla società: la tutela dell’ambiente, la salute pubblica, i diritti dei consumatori, la concorrenza e la sicurezza dei trasporti, l’istruzione e l’accesso alla cultura.
In settori come la salute e la tutela dei consumatori il trattato di Amsterdam ha conferito all’Unione molti più poteri perché risponda alle preoccupazioni della gente comune.
Il tema che mi sta particolarmente a cuore è l’inquinamento, non conosce confini, che le ricchezze naturali vanno protette e ciascuno ha diritto a una vita sana e sicura. Di conseguenza, l’Unione è intervenuta con misure molto specifiche e concrete ora contro l’inquinamento atmosferico e i gas a effetto serra che assottigliano lo strato dell’ozono,
2007-01-22
17:42:01
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10 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Politica e governo
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ora per il trattamento e la gestione delle acque reflue, il controllo dei prodotti chimici, la riduzione del rumore causato dai veicoli, ecc.
Io credo che noi cittadini possiamo fare ben poco, le leggi e le decisioni vengono fatte dai grandi.
Per tutelare l’ambiente per esempio attuare leggi da rispettare per il rispetto dell'ambiente, anche se già l’Unione europea provvede già con finanziamenti di progetti e aiuta le imprese e i settori economici a conformarsi alla legislazione ambientale.
Gli obiettivi che l'Unione europea vuole sono la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse naturali e ambientali.
La sfida è enorme e non è facile.
Voi che dite a tal proposito, cosa si potrebbe fare di concreto?
C'è responsabilità da parte delle forze politiche europee e mondiali su questo tema?
2007-01-22
17:44:22 ·
update #1
l'ultima mia domanda era intesa come per dire che sì, c'è questo incontro incontro a marzo, ma spero non ci saranno solo parole, ma la sperana è che le parole si trasformino in fatti concreti
2007-01-22
19:53:48 ·
update #2
grazie ericospin del tuo intervento: io non ho automobile, mio marito neppure, perchè ad acquistarla è facile, il difficile arriva poi a mantenerla, ci vorrebbe un'altro stipendio che non c'è purtroppo; in quanto all'aereo, non l'ho mai preso.
2007-01-22
19:57:46 ·
update #3
tanto per iniziare fate presente queste direttive alla jervolino e a bassolino. Avete visto i telegiornali con le immagini dei rifiuti a Napoli e nella Campania tutta? Altro che inquinamento e buco nell'ozono quello è un focolaio di malattie epidemiche...
2007-01-22 21:15:44
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answer #1
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answered by faamegiu 5
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hai posto nun bes tema di discussione laura,nn è del tutto vero che il singolo cittadino nn può nulla,occorrerebbe più responsabilità civile,e parte tutto dagli insegnamenti ricevuti in famiglia,poi di conseguenza i"grandi" che nn sono altro una lobbi di pochi su interessi di tutti..cosa possiamo fare... interessarci di più sulle decisioni prese da altri e iniziare a rispettare le più normali norme comportamentali per la convivenza civile,e denunciare comportamenti ke offendono il rispetto della natura,nn so quanto possa centrare la frase che segue ma la ritengo molto significativa e applicabile se nn su tutti,ma su molti fronti:(si può stare da una delle due parti,dalla parte dei ladri o dai poliziotti)chi gia affronta un probblema ha già deciso da che parte stare... nn è di mia provegnenza questa frase ma la condivido pienamente.
2007-01-22 18:18:02
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answer #2
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answered by habit 4
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Il trattato in ternazionale di Osaka sull' inquinamento, non è stato firmato dai maggiori inquinatori: USA, Cina, India, Russia.
Gli USA perchè non possono frenare il loro sviluppo, gli altri perchè devono raggiungere un livello di sviluppo adeguato al loro rango internazionale. Conclusione nessun freno alle emissioni.
Ho avuto occasione di viaggiare nei paesi del terzo mondo, sono praticamente discariche a cielo aperto. L' Italia, con tutte le sue discariche abusive non può essere d' esempio. Si parla tanto di riciclaggio, di risparmio energetico, ma i risultati sono scarsi.
Amico mio, certo che sono preoccupato, ma tant' è. Purtroppo viviamo in un mondo senza etica che, non promette nulla di buono. La cosa più importante sono i bilanci, devono essere attivi, sia quelli delle industrie che degli stati nazionali e il rispetto dell' ambiente è un costo aggiuntivo. Le foreste vengono sistematicamente distrutte e, siamo fortunati che in Cina ed India non usano la carta igienica, pensa che desertificazione accelerata.
Che dire:
Godi fanciullo mio
stato soave
stagion lieta è codesta
altro dirti non vò
ma la tua stagion
canco tardi venir
non Ti sia grave
(G. Leopardi: Il sabato del villaggio)
2007-01-22 19:18:07
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answer #3
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answered by josef23 3
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Come te anch'io mi preoccupo del futuro dell'ambiente e lo faccio risparmiando l'acqua, l'energia elettrica, attuando la raccolta differenziata dei rifiuti e tutti quei piccoli grandi gesti che non mi costano nulla, facendomi invece guadagnare molto altro
non credetemi ipocrita xchè mi lamento però per il blocco auto, la lamentela nasce dalla mancanza di mezzi pubblici adeguati a ridurre i disagi e dal mancato rimborso di bollo e assicurazione
Il problema è che le politiche ambientali, vengono portate avanti da uomini a cui dell'ambiente fondamentalmente non gliene importa molto, avevano solo interesse ad accaparrarsi una poltrona ignifuga e le mani in pasta in aziende del settore e perciò non mi aspetto molto.
Non mi consola pensare che quando questo povero mondo malato esalerà il suo ultimo respiro io sarò già stata riciclata da un bel pezzo....
2007-01-22 18:19:45
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answer #4
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answered by °º,¸¸,º°ƒreeVo£a ¤,¸,¤ 5
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fino a quando usa, cina e india continueranno a fregarsene dei trattati ben poco si potrà fare in merito. noi possiamo incidere solo riciclando e già questo è qualcosa di positivo.
2007-01-22 18:19:14
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answer #5
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answered by Anonymous
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Che domande! Certo che si, certo che ci sono responsabilità da parte delle forze poltiche mondiali, in particolare quelle forze politiche che difendono gli interessi delle grandi multinazionali che non vogliono vincoli produttivi e sulle emissioni come chiede il protocollo di Kyoto che gli Usa non hanno voluto riconoscere e ratificare. Mi fa strano che con tutta la premessa così dotta tu concluda il tuo documentato ragionamento con una domanda così ingenua.
2007-01-22 18:16:41
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answer #6
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answered by Anonymous
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la cosa da fare e' vivere personalmente la responsabilita' che puoi assumerti, a livello politico tutto e' mediato, o mediocre, ma le scelte che fai personalmente non lo saranno di certo, poi potrai estenderle e condividerle con gli altri...
2007-01-22 18:10:14
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answer #7
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answered by Hierocerix 2
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Il Trattato di Amsterdam riflette tale duplicità del processo di integrazione, evidenziando dei passi avanti in materia di cittadinanza, di politiche ambientali, riguardo al terzo pilastro e ad alcune materie del primo pilastro. Poteri ne sono stati dati parecchi speriamo che l'Unione risponda come ha detto Piero Fassino e cioé:Sottolinea quindi l'importanza dell'assorbimento nel Trattato di Amsterdam della materia sociale ed in particolare del capitolo sull'occupazione, che ha già consentito al Consiglio europeo straordinario di ottobre di predisporre un piano per l'occupazione. Ricorda in proposito come al Consiglio europeo di Firenze numerosi paesi si fossero dichiarati contrari a considerare l'occupazione come una finalità dell'Unione. I progressi relativi al terzo pilastro riguardano sia la comunitarizzazione che la cooperazione intergovernativa.
2007-01-22 22:26:54
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answer #8
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answered by Anonymous
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Come hai detto tu, per noi piccoli mortali essere incisivi in questo campo è molto difficile.
Anche perché molto spesso non ci mettono nelle condizioni favorevoli per esserlo.
Ti faccio un piccolissimo esempio, molto sintomatico, però, della situazione:
Io attacco a lavorare alle 4 del mattino e finisco alle 15 circa. Abito in centro a Torino e lavoro in un paese della seconda cintura (a circa 20 Km da casa). Potenzialmente avrei la possibilità di prendere un treno (una linea locale, non FS), tra l'altro molto comodo sia a dove lavoro che a casa mia. Peccato che il servizio inizi alle 6 del mattino, quindi 2 ore dopo l'inizio del mio turno. Risultato? Sono costretto ad usare la macchina.
2007-01-22 18:02:59
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answer #9
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answered by DarioM 3
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inizia a fare tu qualcosa consuma di meno no andare in automoblie
in aerio ec...
2007-01-22 18:36:54
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answer #10
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answered by questo 2
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