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Un grande italiano, Italo Calvino, ha scritto: anche il più turpe dei partigiani si batteva per una causa giusta, la libertà; anche il più onesto dei repubblichini combatteva per una causa sbagliata, la dittatura.

a voi la parola.

2007-01-22 10:33:59 · 10 risposte · inviata da Sabry25 2 in Politica e governo Politica e governo - Altro

10 risposte

Sei un grande vendicatore!!!! c'è poco da dire..lo sei!

2007-01-22 10:41:04 · answer #1 · answered by 6 · 4 0

Dato che hai fatto riferimento allo scrittore Italo Calvino ti devo dire che non ha mai esaltato l'idea comunista sotto il profilo culturale e filosofico. Matura, , l'esigenza di organizzare forme politiche e strutture sociali a difesa dei diritti, della dignità umana e della libertà. Con questo spirito aderisce al P.C.I. e ne diviene attivista perché ha vissuto direttamente gli scempi fatti dal governo fascista quando anche lui era costretto ad essere un balilla. Di certo concordo con te i partigiani si sono sempre battuti per una giusta causa a costo persino della loro vita. Sono da ammirare. Soltanto che in nome della libertà ci sono stati troppi morti di innocenti. Ciao da ketty

2007-01-23 06:07:42 · answer #2 · answered by Anonymous · 2 0

si può dire tutto e il contrario di tutto. Tipo che gli RSI combattevano per la patria, e i partigiani erano dei traditori o disertori. Fortunatamente, le opinioni personali non valgono come metro di giudizio universalmente riconosciuto. Compreso Calvino.

2007-01-22 18:38:18 · answer #3 · answered by pensieronuovo 1 · 2 0

ti voglio tanto bene!

buonanotte...

rock on

2007-01-22 18:44:46 · answer #4 · answered by Da5p 6 · 2 1

in linea di massima Calvino poteva anche avere una certa ragione: ma non dimentichiamoci che i "repubblichini" pensavano che combattere da quella parte fosse una questione di onore che molti partigiani non avevano. Basti pensare a quello che hanno fatto molti di loro nelle regioni lasciate in loro balia...

2007-01-23 05:26:32 · answer #5 · answered by faamegiu 5 · 0 0

1) è vero, MA

2) una buona causa non giustifica azioni turpi e gratuite

3) se repubblichini e partigiani si ammazzavano in uno scontro o giustiziavano sommariamente i prigionieri nei casi in cui non era possibile né lasciarli liberi, né tenerli in custodia, si trattava di necessità di guerra.

4) la differenza sostanziale riguarda non la giustezza della causa, ma le regole seguite, il sistema

5)gli eccidi commessi dai partigiani erano perseguiti dallo stesso CLN (non sempre; senz'altro troppo poco). Dall'altra parte invece vigeva un sistema dove si premiava chi eccedeva gli stessi ordini. Da una parte ci sono stati per lo meno alcuni casi di punizioni di partigiani "turpi"(non dico molti, ma alcuni sì). Dall'altra era una cosa assolutamente impensabile.

2007-01-23 03:23:46 · answer #6 · answered by ? 7 · 0 0

Grande scrittore, Italo Calvino. Forse voleva dire che una volta si combatteva (e più in generale, si agiva) per degli ideali, giusti o sbagliati che siano; e che oggigiorno le motivazioni sono molto più, come dire, basse? materiali? effimere? prevedibili? dite voi.

2007-01-22 18:44:28 · answer #7 · answered by Luciano D. 7 · 0 0

Ti riporto un'altra frase di Calvino
«Siamo tutti uguali davanti alla morte,
non davanti alla storia.»
Italo Calvino........ e bravo Calvino !
aggiungo io:
Buon 25 aprile cari comunisti.

2007-01-23 09:53:47 · answer #8 · answered by maligno 5 · 0 1

Pensa col tuo cervello,lascia calvino e lasciaci nell'agonia in cui ci sta affamando questo governo di ladri!

2007-01-23 02:33:50 · answer #9 · answered by alex babilonia 3 · 1 3

che dici ,lascia stare Calvino!!! pensa con la Tua testa!! entra in azione , fai lo spettatore!!!!

2007-01-22 20:36:08 · answer #10 · answered by riccardo c 2 · 1 3

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