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Manuale Cencelli
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Per manuale Cencelli s'intende una formula algebrico-deterministica per regolare la spartizione delle cariche pubbliche in base al peso elettorale di ogni singolo partito o corrente politica. È attribuito a Massimiliano Cencelli, un funzionario della Democrazia Cristiana.

In un'intervista ad Avvenire del 25 luglio 2003, Cencelli svelò i retroscena della nascita del famoso manuale in occasione del congresso della Democrazia Cristiana del 1967.

"Nel 1967 Sarti, con Cossiga e Taviani, fondò al congresso di Milano la corrente dei 'pontieri', cosiddetta perché doveva fare da ponte fra maggioranza e sinistra. Ottenemmo il 12% e c'era da decidere gli incarichi in direzione. Allora io proposi: se abbiamo il 12%, come nel consiglio di amministrazione di una società gli incarichi vengono divisi in base alle azioni possedute, lo stesso deve avvenire per gli incarichi di partito e di governo in base alle tesse

2007-01-22 08:52:21 · 7 risposte · inviata da Anonymous in Politica e governo Politica e governo - Altro

7 risposte

2007-01-25 18:00:29 · answer #1 · answered by maligno 5 · 0 1

Ti rispondo seriamente prima che i fondamentalisti anti-prodiani si scatenino... Secondo me, il manuale Cencelli propriamente detto era tipico della Prima Repubblica ed è sparito con essa. Ora gli equilibri all'interno degli schieramenti sono più mobili, magmatici, quindi gli incarichi non vengono distribuiti con il bilancino ma secondo le convenienze del momento.

2007-01-22 08:59:56 · answer #2 · answered by kleber 3 · 2 0

Certo! Questo governo è zeppo di vecchi satrapi democristiani (a partire dal presidente del consiglio), che hanno eletto il Manuale Cencelli a regola comune del mal governare, poiché si è scelti non per le qualità, ma solo per l'appartenenza.

2007-01-22 11:45:50 · answer #3 · answered by alessandro 3 · 1 0

Uhauhauhauha...certo che lo usano ancora, solo che ne hanno fatto una edizione riveduta e corretta..

2007-01-22 09:45:04 · answer #4 · answered by roger 3 · 1 0

ma certo, quale altro modo di spartire le cariche esiste per accontentare tutti? ovvio che si può procedere in molti modi, da un calcolo meramente matematico ad uno che pesi le singole cariche dando loro un valore e che peso della carica e numero dei voti vengano utilizzati insieme per arrivare a distribuire tutte le cariche.....
però, a vederla così mi sembra proprio che il buon Cencelli avesse trovato l'uovo di colombo... (per i vecchietti, Emilio o Vittorino Colombo?)

2007-01-22 09:06:27 · answer #5 · answered by Abba 6 · 1 0

Durante la cosiddetta prima repubblica italiana, il manuale Cencelli sanciva quanti cariche dovessero essere assegnati a soggetti appartenenti a ciascun partito e, all'interno di questo, a ciascuna sua corrente. Per esempio, in occasione della formazione di un nuovo governo, specialmente per un governo di coalizione, vi era un nutrito numero di cariche da assegnare o riassegnare n funzione delle mutate condizioni politiche del momento.
Mi sono informata e questo sistema era di un democratico nella ripartizione sulle cariche di assegnazione ai rispettivi partiti di coalizione era giusto, soltanto che oggi non vedo che siano equamente suddivise le cariche in base all'influenza dei partiti.
Tanto lo dimostra il fatto che a capo del presidente della camera vi è il maggior esponente del partito di Rifondazione Comunista e anche un capo di un partito piccolo come La rosa del Pugno debba far prevalere le sue idee a quello di maggioranza.
Non vi é una giusta ripartizione di incarichi in base ai voti nella coalizione del nostro attuale governo.

2007-01-22 22:43:05 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

Come la moda la politica non passa mai di ... moda! Quando si conclude un'epoca si ricomincia daccapo.
Con la differenza rispetto alla formulazione originaria che quella attuale sembra più una "pratica da ricatto mafioso" che una spartizione pura e semplice (o lottizzazione che dir si voglia) delle poltrone.
Così il segretario dell'Udeur decide che il suo partito vale 20 senatori e 10 deputati, la portavoce dei Verdi sostiene di aver diritto ad X seggi sostenendo di "non tenerci alle poltrone, ma senza essere per questo scemi!"
Insomma ognuno applica il manuale come meglio crede distorcendo la logica che l'ha determinato.
Ci troviamo di fronte, sempre facendo un paragone con la moda, a quei capi prodotti dai giapponesi dopo aver esaminato le foto che hanno scattato sulle vetrine italiane in occasione di viaggi dalla terra nipponica.
Che il manuale, comunque, stia rientrando a pieno titolo nella competizione nei Poli per la definizione nell'assegnazione delle candidature appare fuori dubbio.
Così il segretario dell'Udeur decide che il suo partito vale 20 senatori e 10 deputati, la portavoce dei Verdi sostiene di aver diritto ad X seggi sostenendo di "non tenerci alle poltrone, ma senza essere per questo scemi!"

2007-01-22 09:29:08 · answer #7 · answered by laura f 5 · 0 1

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