il paradosso dei gemelli si applica solo se uno dei due viaggia a velocità relativistiche, ovvero superiori alla velocità della luce... cosa che al momento pare che non sia possiblie.
2007-01-22 07:10:12
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answer #1
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answered by quantic 6
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in teoria si, ma all'attuale velocità non si notano i cambiamenti. per viaggiare nel tempo bisognerebbe andare alla velocità della luce per un periodo di tempo costante
2007-01-22 15:13:15
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answer #2
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answered by yessss, I am anto! 3
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Sei sicura che ha deto cosi? secodo me ha detto il contrario... comunque si chiama EINSTEIN ... ripeti con me:
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=)
2007-01-22 15:09:29
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answer #3
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answered by Anonymous
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ancora no. i viaggi che fanno i nostri astronauti sono ancora con mezzi che stanno all'interno del nostro tempo. intendeva che per raggiungere dei pianeti lontani in un tempo convenzionale accettabile il mezzo avrebbe dovuto viaggiere alla velocità della luce, per cui all'interno del mezzo passa un'ora, ma all'esterno passano dieci anni.
in effetti con la tecnologia che abbiamo oggi per raggiungere pianeti lontani ci vogliono anni. alla velocità della luce basterebbero pochi minuti, ma al di fuori del mezzo il tempo passa comunque nella stessa quantità.
2007-01-24 15:56:33
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answer #4
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answered by sekhmet_65 3
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"Se un organismo vivente, dopo un volo arbitrariamente lungo ad una velocità approssimativamente uguale a quella della luce, potesse ritornare nel suo luogo d'origine, egli sarebbe solo minimamente alterato, mentre i corrispondenti organismi rimasti, già da tempo avrebbero dato luogo a nuove generazioni." (Einstein, 1911)
Il tempo misurato da un orologio in movimento scorre più lentamente rispetto al tempo misurato da un orologio fermo, in modo tanto più evidente quanto più velocemente l'orologio si muove. Ciascun osservatore non noterà alcun effetto sul "proprio" tempo, vale a dire per ciascuno di essi il tic-tac del "proprio" orologio batterà sempre con la consueta velocità; ma tanto maggiore sarà la velocità relativa dei due osservatori, tanto più lento apparirà marciare all'uno l'orologio dell'altro. Paradossalmente, al raggiungimento della velocità limite della luce, i due osservatori, in moto relativo, vedranno fermarsi l'uno l'orologio dell'altro, pur continuando a veder camminare regolarmente il "proprio" orologio.
(Qui c'è il testo del paradosso:
Ci sono due gemelli, inizialmente nello stesso posto e dotati di due orologi uguali, sincronizzati. Uno dei due gemelli rimane a Terra, mentre l'altro parte per un viaggio interstellare a bordo di un'astronave, la cui velocità, molto elevata, raggiunge l'80% di quella della luce. Al suo ritorno a Terra, l'orologio del gemello astronauta segna che son trascorsi 30 anni (di tempo "proprio") dalla partenza, mentre quello del suo gemello, rimasto a Terra, ne segnerà ben 50 dalla partenza dell'astronave.
Poiché nel veicolo spaziale, in movimento ad altissima velocità, tutti i fenomeni scorrono più lentamente, nell'ipotesi che gli orologi biologici (ad esempio, le pulsazioni ritmiche del cuore, i battiti del polso) si comportino come gli ordinari segnatempo, anche l'invecchiamento avverrà con un ritmo più lento. In altri termini, dopo avere fatto questo viaggio a velocità elevatissime, ritornando sulla Terra, l'astronauta ritroverà il fratello gemello più vecchio di lui di ben 20 anni!
In questo caso, poichè il gemello astronauta non compie un moto uniforme, ma deve necessariamente accelerare e decelerare per effettuare l'andata e il ritorno, la situazione non è più simmetrica: l'astronauta avrà, in effetti, vissuto di meno rispetto al suo gemello rimasto a Terra. )
2007-01-22 17:08:37
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answer #5
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answered by Lorenzo 1
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Si ma dipende a che volocità si viaggia!
Se viaggi alla velocità della luce in un'ora ne fai di strada...
2007-01-22 15:09:08
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answer #7
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answered by Anonymous
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