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"Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?". Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre". Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza". Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi". Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni." Mc 10

perchè Gesù dice così al giovane, che voleva capire di più di Dio? lo rende triste! lo ha forse avvicinato e Dio dicendogli questo? ma perchè glielo dice? Gesù è cattivo?

2007-01-22 00:51:48 · 24 risposte · inviata da larry 4 in Società e culture Religione e spiritualità

caro luigi d!non ti preoccupare! io credo in Gesù e credo anche che sia buono.
la mia era una provocazione,l'ho presa dall'incontro che il mio prete ha tenuto ieri ai ragazzi più giovani e volevo sapere le vostre reazioni

2007-01-22 05:58:17 · update #1

andrea c, come puoi con la tua intelligenza dire una cosa così...stupida? Gesù dice più volte di essere figlio di Dio!!

"Allora tutti esclamarono: "Tu dunque sei il Figlio di Dio?". Ed egli disse loro: "Lo dite voi stessi: io lo sono". Lc 22

non centra niente,ma era giusto fartelo sapere.

2007-01-22 06:04:28 · update #2

24 risposte

al contrario Gesù, fissatolo lo amò! a nesun altro personaggio del vangelo a mai fatto altrettanto! Gesù opera in realtà un discernimento vocazionale: nel fatto che quel giovane non era soddisfatto di una vita religiosa buona ma ordinaria gesù intravede il segno fdi una vocazione particolare, direi radicale come la sua. Nel cristianesimo è possibile essere buoni, ma anche essere perfetti ossia realizzare in pieno il progetto di Dio su di noi. quel giovane non se ne va triste perchè gesù lo ha rattristato ma perchè gli ha detto di no. dire no alla vocazione di Dio non significa necessariamente andare all'inferno, ma rinunciare alla pienezza della felicità che Lui ha deciso per noi.

2007-01-22 05:29:03 · answer #1 · answered by liviogiorgioni 2 · 2 1

assolutamente, anzi dice questo per fare capire che i beni terreni, non hanno alcune importanza per la vita eterna
Ciao

2007-01-22 08:56:41 · answer #2 · answered by Anonymous · 6 2

Mi sembra piuttosto ovvio: i beni terreni non contano (il giovane era ricco) e devi rinunciare ad essi se aspiri al regno dei cieli. Se ci pensi un attimo non ti rendi conto che in questa vita abbiamo tutto in prestito?

2007-01-22 10:03:40 · answer #3 · answered by Utopista 3 · 2 1

Non voleva sapere di piu di Dio, voleva soltanto una ricetta per guadagnare la vita eterna, possibilmente con poco sforzo. E ricette non ce ne sono.

2007-01-22 08:58:47 · answer #4 · answered by roccobarocco 5 · 3 2

Perchè dici che è cattivo?
Ti sei dimenticato che era ricco il giovane!
Ecco chi è il giovane del nostro testo: una persona sicuramente ricca, ma consapevole che qualcosa di importante, di più importante delle sue ricchezze gli manca. Ha tutto, ma qualcosa gli manca. Gli manca qualcosa che non può essere comprato: la vita eterna, dice, cioè il senso della vita, la possibilità di sapere che la sua vita è più delle sue ingenti ricchezze, ha un fondamento, un orientamento, una prospettiva che vanno aldilà dell’accumulo del denaro.


“Come posso fare per ereditare la vita eterna?” chiede a Gesù e la domanda, la scelta dei termini della domanda è estremamente significativa. Vorrebbe ereditare la vita eterna, così come ha ereditato le sue ricchezze, ma non è affatto sicuro di essere figlio di Dio – e come tutti sanno, solo i figli hanno diritto ad ereditare. E non debbono assolutamente fare nulla per ereditare, non debbono affatto “meritarsi” l’eredità. L’eredità non si ottiene attraverso una contropartita neppure nei rapporti umani, nelle relazioni familiari che ognuno di noi vive; a maggior ragione, l’eredità da parte di Dio non ci è data in cambio di alcunché: pensiamo alla parabola del Figliol prodigo, dove il figlio minore ottiene su semplice domanda la sua parte di beni e, anche dopo avere sperperato ogni cosa, viene riaccolto con lo stesso amore dal padre…


E’ difficile capire che per ereditare bisogna soltanto ricevere, è difficile spesso anche nei rapporti fra genitori e figli. I nostri figli non vogliono “dipendere”, vogliono meritare da soli, vogliono non avere alcun senso di debito nei confronti dei padri e delle madri; vogliono sapere di “essere” per ciò che fanno, non per ciò che hanno ricevuto. Ed è qui la chiave del nostro racconto. Il giovane ricco non è abituato a ricevere; è abituato a comprare, non solo con i soldi, ma – nei confronti di Dio – anche con il comportamento. “Ho meritato, Maestro buono, quello che ho, sono degno delle mie ricchezze, non le ho rubate, me le sono guadagnate. Sono legittimamente mie. Ed anche davanti a Dio ho fatto ciò che dovevo fare: ho rispettato fin dalla mia infanzia tutto i comandamenti, sono “a posto”.


Ecco l’errore, l’impedimento del giovane ricco: non solo e non tanto le ricchezze, ma la presunzione che anche l’amore, lo sguardo di Dio, si possa guadagnare, o meritare… “Ehi, Dio mio, guarda come mi sono attenuto a ciò che la tua legge chiede…” Il giovane chiama Gesù Maestro buono perché pensa di essere anche lui buono, spera che Gesù lo rassicuri: “sì, anche tu sei buono, tutto ok per te nei confronti di Dio, non preoccuparti, hai meritato ciò che chiedi…”

Quindi Caro Amico non fare falsa testimonianza , che è uno dei 10 comandamenti , quindi se devi raccontare una storia racconta tutto , perchè i particolari sono a volte molto importanti!

2007-01-22 08:57:48 · answer #5 · answered by ? 6 · 3 2

Una prima osservazione salta agli occhi in questo brano tratto dal Vangelo più antico: Gesù dice di non essere Dio, con buona pace di tutti i dogmi sulla Santa Trinità. Poi ricorda al giovane che vorrebbe seguirlo il dovere di rispettare la regola sociale e morale voluta dalla legge di Mosè, ma questo non basta, se davvero vuole seguirlo deve lasciare le cose che gli appartengono di questo mondo, perché gli impedirebbero il cammino nello Spirito. L'anima deve viaggiare leggera per i sentieri dello Spirito, altrimenti non ce la fa. Non è questione di bontà o cattiveria, semplicemente è così. Nota un'altra cosa: Gesù dice vendi quello che hai e dai il ricavato ai poveri, non dice dà a me (o alla mia chiesa) quello che hai e io poi lo darò ai poveri, perché la carità ha valore quando è fatta da ciascuno di noi, direttamente e senza intermediari. E' un valore tutto spirituale e per nulla materiale.

2007-01-22 13:46:52 · answer #6 · answered by etcetera 7 · 1 1

Gesù sapeva che quell'uomo era molto legato alle ose materiali,tanto da metterle al primo posto nella sua vita,nn avrebbe mai rinunciato alle sue cose,Gesù nn era cattivo semplicemente conosceva bene la condizione di cuore dell'uomo tant'è che in un atra occasione disse "è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago ,ma nn un ricco nel regno dei cieli"

2007-01-22 11:27:30 · answer #7 · answered by Anonymous · 1 1

perché Gesù chiede al giovane di liberarsi da un attaccamento -i soldi- il giovane non riesce. Glielo dice perché chi vuol abbracciare un nuovo modo di vivere deve abbandonare il precedente...

2007-01-22 09:53:32 · answer #8 · answered by Emi 3 · 1 1

Perchè riprende il primo comandamento:non avrai altro dio all'infuori di me.
Il credente deve affidarsi completamente al proprio dio,non deve avere dubbi il suo dio provvederà a tutto.Non scordare che gesù disse anche che era venuto sulla terra per mettere il figlio contro il padre ........

2007-01-22 09:49:16 · answer #9 · answered by filippo f 4 · 1 1

No, Gesù non è cattivo, anzi!!!Gesù "ama" il giovane, tant'è che gli proprone la cosa più bella al mondo: lasciare tutto per guadagnare il vero tesoro, che un tesoro che non è di questo mondo, ma un tesoro spirituale che si acquisisce solo con il distacco dai beni materiali...non si può comprendere Dio e il Regno se la nostra vita è legata ai beni materiali: è questo il suo messaggio!Staccarci dalle nostre preoccupazioni per immetterci nell'ottica di Dio è il primo grandissimo passo per avvicinarci a lui: non è affatto facile, io stessa non mi sono ancora mossa in tal senso perchè sono troppo attaccata alle mie debolezze e alle mie meschinità per poter dire un "sì" definitivo.Nota bene che le "ricchezze" non sono solo i soldi, ma anche altri tipi di attaccamenti morbosi che ci distolgono da quello che è il vero senso di tutto. Dio ci ha dato in dono i beni terreni per usufruirne e per goderne in saggezza e moderazione, ma non per esserne schiavi e succubi...spero di esserti stata un minimo di aiuto, un bacione!

2007-01-22 09:27:08 · answer #10 · answered by angor 2 · 1 1

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