Non capisco questa paura e nolontà di morire da parte dei credenti, che credono che questa sia una vita di passaggio, ma oh, le sono attaccati con i denti...
chissà perché?
forse sono solo animali razionali come noi atei e quando si tratta di confrontarsi con le cose pratiche hanno tutti gli istinti tipici dell'animale (dal bagarozzo al gatto fino all'uomo) solo che a differenza di noi atei NON HANNO L'UMILTA' DI DEFINIRSI PER QUEL CHE SONO: MACCHINE BIOLOGICHE CON L'ISTINTO DI SOPRAVVIVERE.
che ne dite, lo accetteranno mai questo o li sconvolge troppo?
2007-01-21
21:10:01
·
23 risposte
·
inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
x zackpt: tu sei ateo, senti la perdita ok! ma un credente sa che il congiunto è in paradiso, che cavolo piangi? Sarai contento piuttosto, no???
2007-01-21
21:20:29 ·
update #1
x maria p.: non rispondere piu alle mie domande, non le puoi capire!
2007-01-21
21:32:33 ·
update #2
Non credo che esista qualcuno che creda al 100%.
Ognuno di noi ha i propri dubbi, leggittimati dal fatto che Dio non si è mai manifestato apertamente.
Ragion per cui quando muore una persona cara lascia sempre del vuoto.
2007-01-21 21:24:21
·
answer #1
·
answered by bayliss 4
·
0⤊
0⤋
Hai fatto una bella domanda.
Coma Cristiano Testimone di Geova, la risposta l'ho trovata nella Bibbia.
In origine Dio creò l'uomo perché vivesse per sempre sulla terra, ha messo nel nostro cuore l'idea dell'eternità.(Ecclesiaste 3:11)
E' per questo che nessuno che abbia un minimo di salute vorrebbe morire. Se dovessimo scegliere la data in cui morire che giorno sceglieremmo? Nessuno, vero?
Se l'uomo muore è a causa del peccato che abbiamo ereditato dai nostri primogenitori Adamo ed Eva.
Ciò che accadde ai primi esseri umani quando si sottrassero alla guida del Creatore è paragonabile a ciò che accade quando si stacca la spina di un ventilatore acceso. Finché è collegato alla presa di corrente, il ventilatore gira. Ma quando lo si stacca, il ventilatore rallenta e piano piano si ferma. Questo è ciò che accadde ad Adamo ed Eva quando si staccarono dal loro Creatore, “la fonte della vita”. (Salmo 36:9)
Avendo essi deliberatamente scelto di vivere in modo indipendente dal loro Fattore, questi lasciò che capissero a fondo le conseguenze della loro scelta, abbandonandoli a se stessi. Un principio biblico dice: ‘Se lasciate Dio, egli lascerà voi’. (II Cronache 15:2) Non essendo più sostenuti dal potere del loro Creatore, cominciò per loro un graduale deterioramento della mente e del corpo. Col tempo invecchiarono e morirono.
La Bibbia dice che l'anima siamo noi stessi.(Genesi 2:7)
Quando moriamo, muore la nostra anima. Attendiamo solo il giorno in cui Dio, grazie al sacrificio di riscatto di Gesù Cristo, ci riporterà in vita nel futuro. Giovanni 5:28,29 dice: "Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori".
Ora possiamo capire perché non accettiamo la morte.
Perfino Gesù, quando il suo amico LAZZARO morì, cedette alle lacrime. Non cerco di spiegare alle sue sorelle che ora Lazzaro era in paradiso, che era passato a miglior vita.
Sebbene rimase morto per 4 giorni, quando fu destato non disse nulla del paradiso. Perché? Semplicemente non era andato in alcun posto.
2007-01-22 00:21:34
·
answer #2
·
answered by Out 5
·
2⤊
0⤋
questa e' veramente una domanda stupida, consentimelo... e comunque e' la stessa obiezione che fanno alcune sette religiose piu' fondamentaliste, stai attento che chiudi il cerchio, non vorrei che ti ritrovassi a credere... Una sola considerazione: se un figlio parte perche' ha trovato un buon lavoro lontano da casa, e si sa che non tornera' per un paio d'anni, diciamo, c'e' anche un po' di tristezza e qualche volta anche lacrime... eppure sappiamo perfino che va a stare meglio!! Se la scienza cui ti affidi con un coraggio che in fondo ti invidio, visto le toppe che ha preso, significa diventare robot spersonalizzati, allora preferisco l'ignoranza.
2007-01-21 21:23:45
·
answer #3
·
answered by Anonymous
·
3⤊
1⤋
io credo in Dio e penso che quando muore una persona cara piangiamo per egoismo...nel senso che ci rattrista il fatto che non sarà più con noi fisicamente, non farà più parte delle nostre vite.
Per quanto riguarda la nostra sorte...penso che la paura sia quella di morire soffrendo perchè se credi sai che dall'altra parte andrai a stare meglio.
2007-01-21 21:21:50
·
answer #4
·
answered by Meg 5
·
2⤊
1⤋
non devono gioire della morte di una persona cara, ma combattere il dolore con la fede. devo dire che stimo la gente che riesce a credere nella fede cristiana così tanto da alleviare il dolore, la sofferenza e quant'altro. io non credo nel cattolicesimo e in quant'altro, però a volte quando sono veramente abbattuta, che tutto sembra cadermi addosso vorrei avere un sostegno spirituale.. aiuta moltissimo.. ma con più fatica riesco a "guarire" da sola e con l'appoggio delle persone a me care.
ps : non confondere gente comune credente con preti e suore.
2007-01-21 21:21:07
·
answer #5
·
answered by LaLuisa 4
·
2⤊
1⤋
Certo che non puoi essere felice quando muore una persona cara a te perché l'unica cosa a cui riesci a pensare in quei momenti e che s'e ne andata per sempre, che non la rivedrai, che non la ascolterai, che non la toccherai mai piu. ( E qui c'é un po d'egoismo, d'accordo)Ma essere christiano non vuol dire che devi essere felice quando ne muore uno che ti e caro. Soffri di sicuro ma nel tuo cuore sai che e andata a finire cosi perche quella e stata la scelta del tuo Dio, che lui a voluto quella persona vicino a lui, e chi lo sa? forse e migliore la vita dopo la morte, i cristiani ci credono. Ciao
2007-01-21 21:20:26
·
answer #6
·
answered by alinafrancisc 2
·
2⤊
1⤋
bè non si tratta di credere o non credere...io ad esempio sono ateo, però mi sembra comprensibile se nel momento che una persona cara viene a mancare ci si possa far prendere dallo sconforto...
dopotutto siamo umani non macchine
2007-01-21 21:15:36
·
answer #7
·
answered by zackpt 4
·
2⤊
1⤋
io sono laica,non atea,perciò credo.
Non sono felice della morte di un caro per il semplice motivo che non l'avrò più come punto fermo nella vita,e non potrò più godere della sua presenza,e non potrò neanche più condividere le mie esperienze con esso.
Al contrario sono lieta di sapere se esso è in posto migliore e lo invidio,in quanto vorrei starmene un pò in pace pure io.
ps:io non mi vanterei di essere ateo,e poi parlare continuamente di ciò a cui si affidano i credenti,perchè sembra che stai cercando di appigliarti a ciò in cui non credi per riuscire a credere in ciò di cui ti sei convinto.Leggermente paradossale.Prendi la cosa come un consiglio,uno dei tanti come li dispensi tu,un favore ricambiato ;)
2007-01-22 02:27:16
·
answer #8
·
answered by lilyspirit83 4
·
0⤊
0⤋
Questa domanda è veramente stupida.Chi crede non è crudele o altro. Se muore una persona cara è ovvio star ale perchè viene a mancare una persona importante. Questa è una cosa che non dipende dal credo religioso ma dalla sensibilità. Posso dirti di essere stata ad un funerale con persone credenti e..certo si piange ma per fede si crede che il defunto sia in buone mani.
La smetti con queste domande idiote?Prova a stare un po dall'altra parte e solo dopo potrai giudicare
2007-01-21 22:11:55
·
answer #9
·
answered by spyprita 2
·
1⤊
1⤋
credere in dio non vuol dire non dolersi della morte! la morte è una festa in cielo e pur nella coscienza di credente che si passa a miglior vita però ciò che si perde crea dolore: non ce l'hai più e mi sembra che credere non si come prendere una pillola contro il dolore della morte!
2007-01-21 21:38:48
·
answer #10
·
answered by acquaazzurra 5
·
1⤊
1⤋