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Non mi dite dipende dal carattere, qui voglio analizzare la forza positiva reale di due filosofìe di vita, quindi ipotizziamo la stessa persona, prima la rendiamo credente, poi atea: in che momento farà più del bene, amerà di più il suo prossimo e sarà più un uomo dabbene sincero e onesto? Da ateo o da credente?

NON PRENDETEMI ESEMPI PASSATI: io potrei prenderne altrettanti contrari ai vostri, datemi una giustificazione SCIENTIFICA-MATEMATICA per la quale una di queste due filosofie rende l'uomo migliore, grazie.

2007-01-21 04:05:28 · 34 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

il bene è ciò che è utile alla societa ed ai suoi individui singolarmente: esempio: igiene, medicina, eutanasia, libertà, sesso libero, aborto, pari diritti, tolleranza, istruzione ecc ecc sono cose buone, sono il Bene.

2007-01-21 04:13:43 · update #1

x moonbeth78: mi stai dicendo che la religione non serve a rendere gli uomini migliori?Bene, lo pensavo anche io, ok.

2007-01-21 04:16:03 · update #2

x Bee: per me lo sei tu

2007-01-21 04:22:46 · update #3

BENE, SONO MOLTO CONTENTO DI VEDERE CHE TUTTI PENSATE COME ME CHE LA RELIGIONE NON RENDE GLI UOMINI MIGLIORI, BENE, BENE, BENE, OTTIMA CONSAPEVOLEZZA.

2007-01-21 04:30:42 · update #4

HK: sei proprio IGNORANTE: aborto, sesso libero, omosessualità, eutanasìa erano praticate anche nell'antichita, guarda caso dalle civiltà più progredite (greci, per dirne una, che tra l'altro in una delle loro città più sane e vitali praticavano l'omicidio degli infanti handicappati e su cio' crearono la loro forza: STUDIA LA STORIA, ipocrita, intanto ti auguro un figlio handicappato così che inizi a capire un po' cosa è la vita vera e non i sogni pindarici.

2007-01-21 04:44:29 · update #5

x Spiderman: per un credente un handicappato è uguale ad un sano, non lo sai? sei razzista? eppoi perché insulti?

2007-01-21 05:52:22 · update #6

34 risposte

sarò lapidario-l'ateo o il non credente fa più bene e lo fa meglio perchè è una sua convinzione,al credente viene imposto dai comandamenti del suo dio.
Noto con amarezza che in una rispsota una credente,in quale dio non lo so,ha detto che l'ateo non fa bene ma l'utile,allora lei che fa il bene per andare in paradiso....non lo fa per l'utile?lo fa anche per paura della punizione....mi fa piacere non essere come ...loro....

2007-01-21 23:49:09 · answer #1 · answered by filippo f 4 · 0 0

Dovresti prima porre tu la domanda in termini scientifico-matematici.

Qual'è la definizione scientifico-matematica dell'amore?

2007-01-21 04:11:48 · answer #2 · answered by Worf 6 · 7 0

vivo in una nazione africana, ci sono grazie a Dio migliaia di missioni che svolgono servizi in favore del popolo, servizi che gli stati non offrono e che l'occidente da invece come garantiti ai suoi abitanti. Se non ci fossero le missioni milioni di persone sarebbero completamente abbandonati a se stesse. Ci sono anche dei meravigliosi non credenti nelle religioni che collaborano con noi, ho in mente una mia cara amica, dottoressa in un nostro ambulatorio , lei ha difficoltà a definirsi atea da quando è in Africa, non si considera però neanche "credente". Con un diverso credo comunque, ambedue amiamo l'uomo, io in nome di Cristo, lei in nome dell'uomo. Caro Andrea è il passaggio che manca a te, tanto impegnato in questa tua crociata, da dimenticare anche il perchè lo fai, ci racconti tu di come ami il tuo prossimo?
ciao e buona vita

2007-01-21 14:25:19 · answer #3 · answered by Anonymous · 3 0

Imbecille, un figlio handicappato auguralo a tua sorella! Se ti arriva una segnalazione, sappi che sono stato io. Qui dallo scambio di idee si sta trascendendo nella crudelta' pura. Stupido ragazzino senza cervello, impara a campare.

Perche' insulto??? Ah gia', dimenticavo che su questo sito solo tu hai diritto di insultare...heil Hitler!!!

2007-01-21 05:43:02 · answer #4 · answered by Anonymous · 4 1

La tua domanda è molto condizionante: tu vuoi una risposta matematica; e nelle relazioni umane c'è molto poco di matematico.

In ogni caso, l'ateo (per definizione) può scegliere di fregarsene degli altri perchè non risponde a nessuna norma morale (sarebbe assurdo che non avendo "comandamenti" si vada a cercare stupide limitazioni nel proprio vivere) oppure può scegliere liberamente di amare. Si tratta di una scelta libera senza che debba rendere conto moralmente ad alcuno e tantomeno ad una coscienza. Il credente, se non ama e non segue i comandamenti è incoerente con se stesso e nei confronti del proprio Dio. Se sceglie di non amare, ha solo l'etichetta di credente; in realtà non lo è.

Tuttavia, ripeto, è solo un esercizio teorico a cui mi hai in qualche modo costretto con la tua domanda.

La realtà è fatta di persone e le persone sono una realtà complessa, molto complessa, ben oltre la nostra immaginazione. E, dunque, una stessa persona è a volte credente e a volte atea, a volte straordinaria ed altre meschina, a volte amabile, altre detestabile, e così via.

E' la necessità di semplificare le cose al fine di comprenderle che ci porta alle definizioni; in effetti un solo istante di vita, sia a livello individuale che collettivo, è pieno di così tante informazioni che non siamo in grado di elaborare (e tantomeno capire).

2007-01-21 04:25:07 · answer #5 · answered by ominda 5 · 3 0

Se è una persona buona farà del bene, sia da atea che da credente, in caso contrario...

2007-01-21 04:17:27 · answer #6 · answered by Orchidea nera 2 · 3 0

Sarebbe bene non giudicare gli altri e non valutarli in base al loro credo religioso o politico, queste sono scelte personali, quindi non credo che si possa assolutizzare il concetto di bene, perchè entrano in gioco altre variabili

2007-01-21 04:14:44 · answer #7 · answered by moonbeth78 5 · 3 0

non centra il carattere centra l'educazione che ha avuto...
è una domanda troppo semplicistica..mi spiace.

2007-01-21 04:10:21 · answer #8 · answered by zuohome 5 · 4 1

Infatti, non è la fede o la mancanza di fede che rende un uomo buono, quanto piuttosto il suo modo di sentire e l'influenza che su questo modo di sentire hanno le strutture culturali in cui vive. Il giudizio morale non può basarsi su parametri religiosi, esso misura semplicemente degli effetti e ragionevolmente può verificare a posteriori se un certo credo (o mancanza di credo) possa migliorare o meno la convivenza umana sociale e civile. Inoltre non è mai esistita né mai esisterà una società assolutamente atea, perché l'essere umano si sente incompleto e mortale e l'angoscia che deriva da questo sentimento lo spinge a costruirsi idoli completi e immortali ai quali trova degno sacrificarsi: ieri potevano essere divinità personificate, oggi sono la tecnica, il progresso, la classe operaia, il denaro, il successo, il libero scambio e così via. Tutti idoli molto più concreti nella loro forma astratta di quanto non lo fosse Giove durante l'impero romano. Un esempio? tempo fa dissi che pensavo che la religione più praticata sulla terra oggi sia l'Islam, mi sbagliavo, in senso classico la religione più praticata sulla terra oggi è l'ateismo se non altro perché ci sono più di un miliardo di Cinesi che si dichiarano e sono di fatto atei. Ebbene io non credo che né i paesi arabi, né la Cina siano paesi che possano vantare alcun primato morale o proporsi a modello sociale.

2007-01-21 04:39:48 · answer #9 · answered by etcetera 7 · 2 0

da tutti e due perchè comunque il fatto di essere ateo nn cambia la xsona in se ma secondo me una persona è più buona quando è credente ma anche quando è ateo..
per cui nn cambia.
Secondo me è così!!!!!!!!!
ciauz O_o

2007-01-21 04:17:09 · answer #10 · answered by alynor89 3 · 2 0

secondo me nn si può analizzare il bene da 1 punto di vista scientifico... è 1 cosa che si prova, 1 sentimento, nn 1 problema di geometria!

2007-01-21 04:17:05 · answer #11 · answered by ♥ Didò 5 · 2 0

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