In Germania lo chiamano "Orkan" che vuol dire uragano. Per noi l'uragano è in genere associato ai grandi vortici degli oceani tropicali, come Katrina che nel 2005 distrusse New Orleans. Il nome di battesimo di questa tempesta europea è "Kyrill" e non è stato assegnato dal servizio meteorologico americano responsabile delle tempeste tropicali, bensì
dall'istituto di meteorologia dell'università di Berlino. Ma ci sono molte altre differenze. Intanto non si tratta di un uragano vero e proprio, ma di un "ciclone
extratropicale", cioè semplicemente una bassa pressione un po' più vigorosa della norma, in grado di attivare venti di forte intensità.
L'uragano tropicale ha bisogno di acque oceaniche calde per svilupparsi, ad almeno 27 gradi, e quando giunge sulla terraferma perde subito potenza,
come se venisse privato del combustibile; la sua forza distruttiva è una combinazione di vento, pioggia torrenziale e ondate marine che invadono la costa. Il ciclone extratropicale si muove invece anche su oceani freddi e può correre sulla terraferma animato dalla circolazione dell'atmosfera a grande scala, producendo danni soprattutto per il vento forte ma nel complesso è meno distruttivo degli uragani tropicali. Dunque nella definizione "ciclone extratropicale" non c'è nulla di eccezionale, tutte le nostre basse pressioni europee sono definite così, ma Kyrill è più profonda del solito - cioè la pressione al centro è molto bassa: ieri sulla Danimarca sono stati misurati 962 ectopascal.
Ora la depressione, dopo aver flagellato Gran Bretagna e Francia, si muove verso l'Europa dell'Est, interessando ancora la Germania e poi l'Austria e la Polonia. Ieri i venti hanno raggiunto a Londra i 110 km/h, 115 a Lille, 144 a Dusseldorf, 110 a Zurigo con un massimo di quasi 200 km/h sul Monte Brocken in Germania. Nonostante queste raffiche violente ci stupiscano per i danni e le vittime che procurano, questa tempesta non è un caso eccezionale per il clima
europeo: ha una ricorrenza di circa 2-3 anni ed è meno intensa di quella del Natale 1999, battezzata Lothar e ben più distruttiva.
Se dunque non è anomala intesa come singolo episodio, costituisce però un ulteriore campanello d'allarme in tema di cambiamenti climatici: gli scenari sfornati dai modelli di previsione climatica indicano infatti una maggior frequenza di questi episodi per il futuro, anche se per ora è presto per trarre conclusioni. Intanto oggi un effetto collaterale di Kyrill sarà il fohn sulle Alpi, che soffierà violento nelle valli con raffiche anche superiori a 100 km/h e temperature nuovamente al di sopra della media, anche prossime a 20 gradi. Lungo i confini settentrionali qualche fiocco di neve cadrà sopra i 2000 metri, ma più a valle sarà
pioggia. La tempesta si esaurirà in fretta e il week-end si preannuncia più tranquillo e soleggiato sabato, un po' più grigio domenica. Ma la svolta è attesa per martedì 23 gennaio quando l'aria fredda e un piccolo e
normale ciclone extratropicale mediterraneo porteranno finalmente la neve e le temperature nella media dell'inverno che non c'era.
2007-01-18 22:00:46
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answer #1
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answered by Anonymous
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E' la prova lampante della tropicalizzazione dell'Europa, conseguenza, a sua volta, del progressivo riscaldamento del pianeta.
2007-01-18 21:57:12
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answer #2
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answered by elly 6
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e' stranamente pazzesco.....cmnq hanno dato allerta meteo al nord per le prossime 24/48 ore....
2007-01-18 21:56:22
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answer #3
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answered by Anonymous
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l'uragano che ha colpito l'europa e' un ciclone extratropicale che puo tranquillamente svilupparsi sulla terra ferma perche apprfitta degli abbassamenti di pressione atmosferica e non e' infrequente in europa. questo e' solo un po piu forte. nel 99 e' stato peggio. quelli 'caraibici' sono cicloni tropicali e prendono potenza dalle acque del mare che evaporano e sono piu devastanti perche aiutati proprio dalla forza del mare. ricordi new orleans? ma un avolta che arrivano sulla terra ferma perdono potenza proprio perche nn c'e' piu il mare a dargli energia. ciao
2007-01-18 21:56:19
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answer #4
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answered by silence 3
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è strana anche la temperature degli ultimi anni... l'alternarsi delle stagioni e tanto altro ancora... credo che questo sia uno dei primi cambiamenti a cui ci dobbiamo abituare... purtroppo!
2007-01-18 21:53:59
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answer #5
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answered by rospikk 4
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non vorrei fosse la solita esagerazioni giornalistiche.
Gli uragani, su qualsiasi testo trovi la conferma,si possono formare solo in presenza di masse di acqua talmente elevate da essere diponibili solo nell'oceano pacifico.
Gia l'atlantico è troppo piccolo per fornire energia sufficiente,figurarsi il mediterraneo
2007-01-18 22:06:06
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answer #6
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answered by Anonymous
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..."... Adesso sono arrivati in Europa. Che caspita succede ? ..."...
Hanno lasciato le frontiere "aperte"....
2007-01-18 22:05:08
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answer #7
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answered by ! 6
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