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Qualcuno ha detto, sei hai un QI elevato cura il cancro, ma è un controsenso, se una persona è intelligente sa che se noi oggi curassimo il cancro esso sarebbe presto sostituito da una nuova malattia fatale, perché è nell'ordine delle cose della vita che se tu togli un "male" esso venga presto rimpiazzato: un tempo si campava 40 ma l'Alzheimer era sconosciuto, per farvi un semplice esempio, oppure si moriva di fame, oggi di obesità e di problemi connessi.

"Ogni soluzione comporta un nuovo problema" poiché il progresso è un'illusione che abbaglia solo gli sciocchi.

non so se chiamarla Legge di Andrea C. o Obiezione di Andrea C.
voi che ne dite?

2007-01-18 16:48:53 · 7 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Filosofia

7 risposte

Uno deve fare quello che gli piace, QI alto o meno, perchè farà comunque male ciò che non gi va, se non curerà lui il cancro lo curerà un'altro e una volta curato ci sarà un'altra malattia da curare.

2007-01-19 08:58:49 · answer #1 · answered by macgegkit 1 · 0 0

"Ogni soluzione comporta un nuovo problema" è uguale a dire che a ogni azione corrisponde una reazione, che alla causa succede la conseguenza e che alla conseguenza succede un altra conseguenza e cosi via.
Questa è evoluzione

2007-01-19 09:17:08 · answer #2 · answered by Il Poeta Dei Giovani 5 · 0 0

E quindi se hai un QI basso devi curare il morbillo????

2007-01-19 08:02:48 · answer #3 · answered by Samsara 5 · 0 0

Ho letto anch'io la storia dei due gemelli con cui veniva spiegata la teoria della relatività. Ammetto di averci capito poco, ma penso proprio che Einstein si riferisse all'astrofisica e non alla resurrezione dei morti, e comunque era una sorta di metafora, non certo applicabile all'uomo.
Per quanto riguarda la domanda posta, penso che bisognerebbe considerare anche in che campo una persona ha quell'elevato QI, perché non è detto che una persona molto intelligente dia il meglio di sé in medicina: magari scrive odi sbalorditive o progetta palazzi innovativi o risolve il problema del buco dell'ozono... Ci sono infiniti ambiti di applicazione della genialità, indipendentemente dal fatto che le particolari abilità della persona siano utili all'umanità o no. Ad esempio, secondo me anche alcuni sportivi sono geniali, perché dotati di qualche qualità che permette loro di fare la cosa giusta al momento giusto in quel tipo di sport; eppure non salvano vite umane. Ora, prendendo quindi in considerazione una persona particolarmente capace ed interessata all'ambito della ricerca medica, penso che essa abbia il dovere di applicare le sue doti nei campi che sono un problema nella sua contemporaneità. La questione di fondo è che ognuno di noi deve dare il massimo nell'"hic et nunc": non possiamo scegliere di nascere fra un paio di secoli per fare cose più grandi di quelle che possiamo fare adesso. Poiché non può essere l'epoca in cui viviamo ad avere esigenze adatte a mettere in luce le nostre qualità, siamo noi che dobbiamo far sì che il periodo in cui si nasce sia il "nostro" periodo, applicando le nostre potenzialità (indipendentemente dal QI del singolo) per dare risposta e soluzione alle problematiche del momento. Non importa se tra cento anni il cancro sarà guaribile (speriamo!) come tante altre malattie che nel passato hanno fatto stragi e che nel presente si risolvono in breve tempo. Se in quel momento, debellato il cancro, sorgeranno altre malattie altrettanto gravi, toccherà ai nostri posteri mettersi al lavoro per andare avanti e preparare un mondo migliore per i loro successori. Attualmente, noi occupiamoci del nostro presente; ricordandoci che, se noi adesso cerchiamo le cure contro i tumori, è anche perché prima di noi c'è stato chi si è messo a cercare la cura contro il raffreddore. Magari avrà più successo chi risolverà definitivamente la piaga dell'Aids di colui che ha inventato il primo sciroppo per la tosse, ma penso che, fondamentalmente, ciascuno dei due abbia fatto, con la stessa serietà e lo stesso impegno, ciò che il suo periodo gli richiedeva.
Grazie per aver fatto questa domanda!

2007-01-19 04:52:31 · answer #4 · answered by boog 2 · 0 0

x Francesco G: che ti sei fumato?????
cosa centra la relatività???

questa e' biologia

2007-01-19 02:05:18 · answer #5 · answered by gianduj8 1 · 0 0

Questa dl Q.I. mi sembra una cazzata da oscar !
La vita non esiste perchè non esistono :
1) La nascita
2) La morte.
esempio:
Io muoio, mio nipote carica la mia salma ormai decomposta su di un'astronave e va 10 volte più veloce della luce.
Il tempo regredisce ed io rinasco come l'araba fenice.
Ma nel frattempo..........il tempo vissuto da mio nipote aumenta!
CONTRADDIZIONE ?
NO, relatività!
Ciao

2007-01-19 02:02:17 · answer #6 · answered by Francesco G 3 · 0 0

Si é allungata,la vita,ma si deve sempre morire!

2007-01-19 00:58:46 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 2

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