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Per scuola devo scrivere un saggio breve riguardo ai simboli religiosi.
Ho parlato riguardo le leggi francesi che vietano alle donne musulmane di indossare il velo.Ho esposto come la vedono due sociologi importanti(il primo non vuole che le donne lo portino ed il secondo pensa che sia un loro diritto)...ma non so come concluderlo!...mi dareste una mano?

2007-01-18 05:49:15 · 4 risposte · inviata da Marco G393 2 in Società e culture Società e culture - Altro

in un saggio breve però non si deve far capire come la pensa chi lo scrive.

2007-01-18 06:17:11 · update #1

4 risposte

tu cosa ne pensi?? solitamente son oquelle le conclusioni che vogliono, almeno da me.....

2007-01-18 05:52:43 · answer #1 · answered by Samantika 3 · 0 0

Per me “ hijab “ vuol dire…

Una volta del velo pensavo quello che purtroppo pensa oggigiorno la maggioranza della popolazione italiana : un simbolo di sottomissione. Quest’idea del velo islamico è causata dall’ignoranza, dalla mancata informazione, anzi, mi correggo, dalla disinformazione! E si, perché se anch’io ritenevo, come tutti, che si trattasse di un simbolo di sottomissione e guardavo al velo islamico con paura, era perché mi ero fermata all’informazione – anzi, disinformazione – che passava attraverso i nostri mass-media. Poi, però, è arrivata l’esperienza che mi ha portato a cambiare spontaneamente e RADICALMENTE la mia opinione sulla questione del velo…e su tante altre cose!...ho vissuto un anno e più nella splendida Tunisia, dove ho studiato l’arabo. Nel mio cuore vi era la voglia di conoscere in profondità la cultura locale e soprattutto l’Islam, la religione musulmana, quella religione così fortemente criticata dai mass-media occidentali. Io ho sempre rifiutato quest’ immagine, l’immagine di un Islam intollerante, e questa esperienza di un anno in un paese musulmano ha confermato la mia teoria…oggi so che di Islam ne esiste solo UNO : l’Islam dei grandi valori, dell’amore, della tolleranza, della Clemenza e della Misericordia ( “ Ar-Rahman Ar-Rahim “ ), della preghiera, dell’umiltà, della moderazione, della solidarietà, della pazienza, della devozione a Dio, dell’intenso amore del Signore per tutte le sue creature. Ho letto moltissimo, perché assetata di sapere, e ho avuto la possibilità di confrontarmi con molte persone, musulmane e musulmani, tunisini ed europei convertiti all’Islam. Ringrazio Iddio per aver messo nel mio cammino persone le cui parole hanno spalancato in me un mondo intero! Ho sentito che un nuovo mondo si stava aprendo ai miei occhi. Una delle tante cose che ho scoperto, in questo mio cammino, è stato proprio il profondo significato dello “ hijab “. Tutt’a un tratto, ho cominciato a guardare le donne velate per le strade di Tunisi in maniera diversa da come le guardavo prima : ai miei occhi non erano più delle donne “sottomesse”, di certo non erano meno libere di coloro che sceglievano di vestirsi all’occidentale…avevano scelto il velo, avevano scelto di coprire di coprire il loro corpo, di dedicarlo a Dio, di rispettare quanto Dio aveva detto tramite il suo Profeta. Ho compreso l’importanza del velo islamico per la donna che decideva di portarlo : era un profondo atto di DEVOZIONE!

Ho espresso questi miei pensieri ad una mia amica tunisina, che ha deciso di indossare lo hijab, e mi ha detto “ Peccato che tu abbia conosciuto il valore dello hijab proprio nel paese in cui è stato vietato ! “ Ed è purtroppo vero, dagli anni ’80 del secolo scorso è in vigore in Tunisia una legge che vieta alle donne di portare il velo negli edifici pubblici, scolastici, universitari e in tutti gli spazi pubblici. Praticamente dovunque! Lo Stato ha sempre alternato periodi di intransigenza a periodi di relativa tolleranza. Vi sono donne che sfidano la legge recandosi al lavoro o all’Università velate – e sono tante! - , altre che cercano di aggirare l’ostacolo non portando il velo , ma un berretto che copra l’intera capigliatura. Sta di fatto che numerose donne oggi in Tunisia vogliono portare il velo…e questo il governo tunisino l’ha capito. Lo scorso mese si sono susseguiti, nei principali quotidiani nazionali locali, articoli nei quali il velo veniva definito un “ indumento settario “ o in cui si parlava dello hijab come della punta di diamante di un discorso prettamente fondamentalista! Si è arrivati ad affermare persino che il velo non abbia alcun rapporto con l’Islam né con l’identità del paese…viene da chiedersi se i jeans – indumento oggi assai diffuso in Tunisia - ce l’abbiano!

2007-01-19 22:55:44 · answer #2 · answered by Anonymous · 1 0

tu come la pensi al riguardo? metti un tuo parere e concludi proponendo soluzioni e punti d'incontro tra le due idee contrapposte!!! XD

2007-01-22 05:42:16 · answer #3 · answered by ℓα вιвѕ 3 · 0 0

Credo che concludere il discorso cn la tua opinione non sia affatto una cattiva idea, anzi...hai specificato che però nel Corano non è presente nessun precetto che obblighi la donna all'utilizzo del velo e che addirittura in Afghanistan ne venne proposta l'abolizione nel 1928 dal re Amanullah ma che negli anni novanta il regime integralista dei Taliban lo rese nuovamente obbligatorio, reintroducendo numerose leggi restrittive nel paese? Poi come approfondimento, se non l'hai già messo potresti specificare le varie tipologie di velo a seconda della provenienza (da paesi cm la Tunisia e l'Egitto, cioè più tolleranti o dall'Iran e dall'Afghanistan, dove sono più rigidi)...se ti interessa te lo trascrivo, ho tutto sul libro di storia...ciao!

ah, scusa, testo oggettivo...già! Allora limitati ai riferimenti storici!

2007-01-18 06:03:37 · answer #4 · answered by Simo 3 · 0 0

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