Ma dove sta scritto, nella Bibbia, che per servire il Signore bisogna sottoporsi a una simile tortura?
Chiunque abbia accettato la grazia donataci da Gesù può farlo, senza ricorrere a percorsi particolari.
Paolo stesso non era certo uno stinco di santo quando il Signore lo ha chiamato sulla via di Damasco, eppure ha cominciato subito a predicare il Vangelo e a servire Dio.
Poi, il celibato...
Un ex sacerdote cattolico, ora convertito al Vangelo, dice che il celibato è stato introdotto nella chiesa cattolica per impedire che i preti, quando fossero morti, lasciassero i loro beni agli eredi, senza i quali tutti i loro beni sarebbero diventati di proprietà della chiesa cattolica.
In Timoteo3:1-5 dice "Certa è questa affermazione: se uno aspira all'incarico di vescovo (o anziano), desidera un'attività lodevole. Bisogna quindi che il vescovo sia irreprensibile, MARITO DI UNA SOLA MOGLIE (altri traducono "sposato una sola volta" ma è uguale, visto che poi parla di figli e famiglia), sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino nè violento ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, CHE GOVERNI BENE LA PROPRIA FAMIGLIA,E TENGA I FIGLI SOTTOMESSI E PIENAMENTE RISPETTOSI, (PERCHE' SE UNO NON SA GOVERNARE LA PROPRIA FAMIGLIA COME POTRA' AVER CURA DELLA CHIESA DI DIO?)
Tutti questi fronzoli spacciati per necessari al fine di servire Dio sono solo il frutto di 1500 anni di tradizioni umane, in contraddizione alla Bibbia, che la gente ha accettato senza fiatare, e che alla fine sono solo un ostacolo per giovani che vogliono servire il Signore.
2007-01-18 02:55:57
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answer #1
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answered by Anonymous
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E' una libera scelta intraprendere tale cammino! Ki lo compie, è perchè si sente pronto, kiamato a svolgere un compito molto importante, che purtroppo oggi in poki considerano! Tanto di cappello a coloro ke oggigiorno intraprendono tale strada! Peccato ke siano sempre meno...
2007-01-19 04:49:51
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answer #2
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answered by Franzucola 2
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non lo so.... pero' ho conosciuto un paio di ragazzi, amici di mio figlio, che hanno seguito questa strada: uno e' andato fino in fondo, o almeno sta continuando, l'altro ha lasciato al primo anno e a dire la verita', era quello che sembrava piu' convinto, come sempre succede. Ci ho parlato, la sua fede e la sua vocazione non sono in crisi, lui si sente ancora piu' di prima vicino a Dio, ma, mi ha detto, ha sentito anche le "voci" del mondo, e sto parlando di cose normalissime per noi, non di chissa' che cosa, molto forti.... allora, prima di diventare un cattivo sacerdote, ha preferito rimanere un buon cristiano. Gia': perche' cose buone e santificate da Dio per noi, sono, o sarebbero state, un peccato per lui? Forse e' chiedere troppo, forse siamo noi che non siamo forti abbastanza. come detto, non ho la risposta alla tua domanda.
2007-01-18 02:42:46
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answer #3
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answered by Anonymous
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Penso che chi ha ricevuto la famosa "chiamata" dal Signore, sia disposto a questo ed altro per servirlo degnamente, ma il problema della vocazione è tutto lì, nella chiamata. I tempi son cambiati, una volta fare il sacerdote era anche un modo per sottrarsi alla miseria contadina ed avere un po' d'istruzione. Oggi la mentalità è cambiata, si diventa sacerdoti solo se abbaiamo dentro di noi la voce di Dio. Sarà il caso di dire: "pochi ma buoni?". Ciao.
2007-01-18 17:22:02
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answer #4
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answered by Utopista 3
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Forse fare il sacerdote e' un impegno piu' facile che fare l'insegnante o il medico o lo psicologo? Perche' e' normale che questi professionisti debbano fare 5 anni di universita', piu' eventuale tirocinio e specializzazione, e il sacerdote dovrebbe invece essere un ignorante? E poi il sacerdozio e' una vocazione, una scelta! Nessuno li obbliga. Sarebbe come dire che siccome nessuno vuol piu' fare il medico perche' lo studio e il tirocinio durano troppo e sono troppo difficili, allora diamo la laurea senza fargli frequentare l'universita'.....non lo trovate un po' assurdo?
2007-01-18 04:34:31
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answer #5
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answered by Grilla Parlante 6
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Sembra la locandina di reclutamento dell'Esercito...
La vocazione ci deve essere ed essere spontanea, e chi veramente la sente, sa dove andare a soddisfare il suo bisogno di servire Dio... ed è disposto anche e soprattutto a quello che indichi, perchè è il suo desiderio e la sua, appunto, "vocazione"...
Non sarà sofferenza, ma come insegnano, gioia di servire...
Io non lo farei mai...
2007-01-18 02:20:31
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answer #6
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answered by LFK 7
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La vocazione e la chiamata sono un privilegio di pochi! Il mondo è cambiato, la Chiesa meno del dovuto e gli stimoli del mondo di oggi sono troppi e diversi e molto meno faticosi della scelta ecclesiale! Non dimenticare che in certi anni, '40 e '50, la vocazione era molte volte "sollecitata" in quelle famiglie numerose che faticavano a dare un futuro a tutti i figli. Non penso e non dico che fossero vocazioni false, ma le "spinte" aiutavano. S.P.Q.R.
2007-01-18 09:35:27
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answer #7
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answered by Anonymous
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Molti giovani hanno intrapreso questo cammino difficile ma non impossibile. Comunque i passi verso il presbiterato sono tre: lettorato, accolitato, diaconato. Quelli che hai scritto tu non so dove li hai pescati....
2007-01-18 07:01:16
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answer #8
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answered by Anonymous
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A parte che non so dove hai preso questi cosidetti "ordini minori" che non hanno nessun fondamento, ma Gesù Cristo cosi come ci ha dato esempio, non chiede "troppo" chiede LA VITA.
2007-01-18 03:01:10
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answer #9
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answered by gn60 4
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Io neanche per un milione di euro lo farei, ma stiamo scherzando?
2007-01-18 02:29:11
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answer #10
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answered by Anonymous
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Gli apostoli non hanno avuto il "privilegio" di percorre questo iter, eppure hanno fondato la chiesa!
Non ci vuole molto per predicare il vangelo : l' aiuto di Dio per mezzo del suo Santo Spirito!
Preferisco fare il cammino degli apostoli con semplicità e fede,
San Paolo diceva : "Il regno dei cieli non consiste in parole, ma in potenza"
2007-01-18 02:25:10
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answer #11
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answered by ? 7
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