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Siete daccordo sul fatto che la povertà può essere causa di problemi psichici in quanto fonte di stress e insicurezza e limitazione della libertà e dell'espressione dei propri sentimenti?

Pensavo ad una frase di John Nash (quello vero, non quello del film) che diceva che se uno è felice non ha necessità di rifugiarsi nella malattìa mentale (lui parlava del delirio paranoide) e pensavo anche che una delle cause del disordine psichico può essere cero l'INIBIZIONE ad esprimere i propri veri sentimenti e spesso la povertà impone di tacere, madar giù bocconi amari e contenersi in un modo maggior che capita al ricco, da ciò propendo a credere che possa esserci una maggior pressione psicologica che può indurre al disagio psichico, alla malattìa mentale.

Che ne pensate?

2007-01-16 02:39:22 · 9 risposte · inviata da Anonymous in Scienze sociali Psicologia

la mia è una domanda, non un'affermazione, VI PREGO PERò DI CONSIDERARE ANCHE LA MIA QUESTIONE ACCESSORIA SE "LA POVERTA' IMPONGA MAGGIOR STRESS EMOTIVO E MAGGIOR RIGIDEZZA SOCIALE", grazie

2007-01-16 03:01:55 · update #1

9 risposte

lo stress in qualunque forma viene subito comporta ripercussioni a livello psichico (più o meno gravi)... la povertà è sicuramente fonte di stress quindi la povertà può essere causa di problemi psichici.

2007-01-16 02:46:40 · answer #1 · answered by wolly wolly 4 · 1 0

La povertà è un ambiente prospero per il moltiplicarsi di problemi scomposti, non necessariamente ad essa direttamente riconducibili, ma da questa evvidentemente scatenati. Mi spiego. Non è la povertà in se il problema in questa analisi (il concetto di povertà è relativo), ma la povertà intesa come generatrice di "sottoproblemi" reali. La povertà, in un ambiente disomogeneo crea impotenza, frustrazione, debolezza, diffidenza, invidia, sottomissione, iferiorità ecc. con i rispettivi complessi. Per fare un esempio:
in un ambiente economicamente omogenea, come un villaggio dell'interno dello Zaire, dove povertà significa non avere acqua corrente e dover fare 7 Km a piedi per procurarne un secchio, la povertà non è generatrice di complessi psichici, ossia: siamo tutti poveri, siamo uguali quindi, io non sono inferiore a nessuno e tiriamo a campare e ciccia.
in un ambiente disomogeneo invece, la povertà è spalmata su un ventaglio più ampio, che nella nostra cultura occidentale arrivista, genera un fenomeno di suddivisione in ceti che inevitabilmente crea malessere psicologico. I cetti più bassi tendono a sentirsi esclusi dalla società e via via dai ceti più alti fino ad una disistima di se stessi.

2007-01-16 03:05:04 · answer #2 · answered by prpesmn 5 · 2 0

non vorrei contraddirti, ma penso che ne possa creare di più
la ricchezza

bacino

2007-01-16 02:50:01 · answer #3 · answered by Oracolo 4 · 2 1

se si sofre da complessi di inferioritta si puo avere insicurezza e limitazzione dell'esprimere i propri sentimenti che porta comunque in problemi psichici sia per i poveri che per i ricci

2007-01-16 06:16:27 · answer #4 · answered by Anonymous · 1 1

Sono assolutamente d'accordo.
Aggiungerei anche la precarietà, che d'altro canto fa rima con precarietà.
Quando lavori sei in stress perchè devi imparare un lavoro nuovo, ambiente nuovo, colleghi nuovi. In più se ti ammali con certi contratti non ti pagano, e i datori potrebbero non gradire la tua malattia e non rinnovarti il contratto, che cmq possono non rinnovarlo per qualsiasi motivo.
Non puoi programmarti le ferie, non puoi andare a vivere da solo/a e abitare coi genitori può essere uno stress terribile.
Quando non lavori è normale che i genitori ti stressino di più, andare in giro a cercare lavoro è deprimente, in più il denaro scarseggia e puoi fare poche cose per rilassarti e stare bene. Non sai quando (e se) lavorerai di nuovo, se pensi al futuro è peggio: riuscirai mai ad avere una pensione? E se si ci potrai mai campare?

Tutto questo stress poi ti rende più nervoso ed irascibili e ciò nuoce alle relazioni interpersonali.

Che fare?

2007-01-16 03:39:27 · answer #5 · answered by momoallariscossa 5 · 0 0

credo dipenda dalla personalità dell'individuo,in un soggetto forte si riscontra la volontà di superare i problemi,e tale reazione è legata all'intelligenza ed all'arguzia di ricercare i metodi per farlo,nel soggetto debole non si ha reazione alcuna,spesso l'individuo si compiace e si compiange sperando di ricevere da altri aiuto,non ricevendolo entra nel giro vizioso delle manie,da li il percorso diventa quasi obbligato a sfociare nella demenza

2007-01-16 02:56:01 · answer #6 · answered by mmm 5 · 1 1

credo che molto dipenda dal modo in cui queste pressioni esterne si vivano...sicuramente la mancanza di benessere pone un forte limite alla libertà espressiva ed al godimento di numerosi piaceri...eppure mi trovo piuttosto daccordo con dreamless che afferma che anche l'eccessiva ricchezza causa dei disturbi...c'è sempre bisogno di grande equilibrio nella vita per non incappare in scompensi...in un estremo o nell'altro si viene a creare una disarmonia in cui si rischia di divenire totalmente prigionieri della propria condizione perdendo la cognizione di ciò e di chi ci circonda

...il discorso merita senz'altro maggiore attenzione ma a questo punto mi piacerebbe ascoltare anche un parere di qualche esperto...

2007-01-16 04:03:11 · answer #7 · answered by ₪djanma₪ [a man in the maze] 7 · 0 1

non sono d'accoedo con te.
ci sono cause più vere per cui una persona possa accusare tali problemi...

2007-01-16 02:54:43 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 1

assolutamente falso, i problemi "psichici" come li chiami tu nascono da un malessere interiore che può essere determinato da fattori ben più gravi ( violenze - abusi - ....)
Sta nel genitore "povero" l' intelligenza nel far crescere il proprio figlio con la consapevolezza che la ricchezza spirituale interiore è la fonte del vivere bene.

2007-01-16 02:55:03 · answer #9 · answered by lorenza_tn74 2 · 0 2

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