Il recente massacro di Erba e altri simili massacri per futuli motivi avvenuti nella provincia italiana sono stati interpretati come un indice dell'incapacità contemporanea di elaborare sentimentalmente le proprie emozioni interiori. La cultura contemporanea, il modo di vivere, uccide il sentimento, perché l'individuo viene sommerso da un mondo di stimoli continui e del tutto nuovi che non sa metabolizzare. In tal modo, privo della cultura sentimentale che un tempo lo supportava, o finisce nell'angoscia della depressione o annulla, per sfuggire a questa angoscia, la sua sensibilità in una sorta di apatia amorfa, lucida e razionale, da cui emerge improvvisa l'azione violenta e disperata, assurda e puramente emotiva, scatenata dal motivo più banale (come nei border line). Perché è il sentimento, non la ragione, che ci frena dal compiere le azioni più bestiali. Concordate con questa visione e cosa si potrebbe fare per recuperare un'educazione sentimentale? (sempre che oggi sia possibile)
2007-01-13
08:55:24
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etcetera
7
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Scienze sociali
➔ Sociologia