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Che ne pensate dell'epistemiologìa socratica del "non si può imparare nulla perché se non si sa una cosa non si può neanche riconoscerla per giusta quando la si incontra e quindi la si rifiuta"?

Al di là dei paradossi, io spesso ho avuto l'impressione che "comunicare" una "verità" sia tutt'altro che facile.

Si può comunicare la Verità?

2007-01-12 12:52:25 · 10 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Filosofia

10 risposte

La verità non si proclama, la si partecipa umilmente testimoniando con la vita.
Spesso ha un costo alto, non sempre chi la desidera è pronto per riceverla...

2007-01-12 13:00:43 · answer #1 · answered by pippicalzinocorto - Tibet libero 6 · 3 0

Si può cercare qualcuno che condivida ciò che pensiamo sia vero (senza V maiuscola, però), quindi sperare di trovare qualcuno che abbia con noi un modo di sentire che ci accomuni, frutto di una comune appartenenza al genere umano. Dobbiamo inoltre essere sempre disposti ad accettare che la nostra verità sia dubitabile, perché solo riconoscendo il proprio errore e traendo insegnamento da esso si può crescere e arrivare fin quasi a sfiorare la Verità (questa volta con la V maiuscola), senza però mai coglierla completamente. Questo è un principio presente nel dialogo socratico, poi approfondito da Platone. Per quanto riguarda i punti di vista: se tu osservi un oggetto di fronte non vedraii mai la stessa cosa che vedo io che l'osservo di profilo: dire che uno di noi sbaglia è assurdo se pensiamo che quell'oggetto possa essere visto sia di fronte che di lato. Dobbiamo ammettere che ci sono entrambe le possibilità, parlare di ciò che vediamo e sperare di avere, così facendo, una idea più estesa dell'oggetto.

2007-01-13 08:19:59 · answer #2 · answered by etcetera 7 · 2 0

IO MIC HCIEDO DISPERATAMANTE PERCHè ALLA VOSTRA ETà NON VE NE ANDATE A RIMORCHIARE IN CENTRO O A BALLARE.....

XCHè VI MASTURBATE IL CERVELLO?

2007-01-13 03:04:34 · answer #3 · answered by chicazzè 3 · 3 1

Se dici così mi meraviglia che tu citi Socrate. Socrate ti avrebbe domandato cos'è, per te, la verità? Esiste una verità assoluta? Oppure ognuno ha una su verità? La verità più vicina alla verità è fatta da tante verità diverse organicamente aggregate e dialetticamente in relazione tra loro?
Esiste un ordine per classificare le verità in base al tipo di ordine attualmente dominante? Che avresti risposto?

2007-01-13 02:53:59 · answer #4 · answered by Anonymous · 2 0

La verità non esiste fin quando non viene contestata, è quindi vera solo qualora qualcuno la neghi. L'uomo, nella sua imperfezione, non riuscirebbe mai ad accettare la verità in quanto perfetta, ed il solo fatto che io lo stia affermando, confuta tutto quanto abbia scritto.

2007-01-14 07:44:03 · answer #5 · answered by puramnesia 3 · 1 0

L’epistemologia e’ il ramo della filosofia che studia la conoscenza e l’origine della conoscenza. Prima della scoperta del metodo sperimentale, e quindi del metodo scientifico, e’ stato impossibile concepire che la verita’ di un fatto o di un’idea potesse essere oggettivamente dimostrabile. Per questo motivo gli antichi filosofi greci e tutti quelli che li seguirono fino ai tempi d’oggi hanno idealizzato certi concetti e li hanno posti in un reame al di fuori della realta’. Tuttoggi il nostro pensiero e’ talmente influenzato dal pensiero del passato che non ce ne possiamo facilmente liberare. La filosofa moderna Ayn Rand (1905-1982), pero’, ha identificato perfettamente l’errore logico dell’epistemologia del passato, da Socrate e Platone a Kant. Questa filosofa e’ conosciuta in America e quasi completamente ignorata in Europa.

Quello che i nostri sensi percepiscono e’ la realta’ oggettiva. Quello che la nostra mente astrae e’ la traduzione dell’evidenza dei sensi in concetti e astrazioni che ci permettono di elaborare e ricreare la realta’. Per esempio, un tronco d’albero e’ un oggetto fisico della realta’ con specifiche qualita’, e specifiche capacita’. Che il tronco d’albero, manipolato dall’uomo, possa anche diventare un vascello per navigare sull’acqua, e’ la capacita’ inventiva dell’uomo di vedere nella sua apparenza greggia l’immagine di qualcosa di piu’ utile usandone le sue qualita’, cioe’ di stare a galla. Il fatto che un’oggetto possa essere percepito da una persona in modo diverso che da un’altra, per esempio osservando l’oggetto da due angoli diversi, non significa che ci sono due realta’, significa che la certezza che l’oggetto e’ esattamente lo stesso e’ dimostrabile, purche’ visto allo stesso tempo e secondo lo stesso rispetto. Questo concetto di verita’ assoluta e non idealizzata si ritrova in Aristotile nella sua legge d’itentita’: una cosa non puo essere vera e falsa allo stesso tempo e nello stesso rispetto. Fu Aristotile percio’ il padre della logica non-contradditoria e a dichiarare che nella realta’ non possono esistere contraddizioni.

Solo su queste basi possiamo essere certi della nostra conoscenza. Se invece seguimo l’epistemologia di Platone o di Kant, saremo persi per sempre. Questi filosofi cosi influenti, purtroppo sono la causa di tutti i mali religiosi, politici, ed economici della civilta’ occidentale, perche’ insistendo sul concetto che la verita’, l’amore, la giustizia, e tante altre astrazioni non esistono in realta’ ma solo in un mondo astratto (Platonico) e irraggiungibile (Ragion Pura) ci deprivano dell’uso dell’unico mezzo per cui i concetti possono essere convalidati: il nostro cervello. Essenzialmente questi filosofi e tutti i loro seguaci negano che i sensi e l’intelletto siano mezzi adeguati per conoscere la realta.’ Questo concetto e’, ovviamente contradditorio, perche’ essi stessi non possono evitare di usare il loro intelletto per arrivare a questa conclusione! L’uomo non ha nessun altro mezzo per conoscere la realta’: ha i sensi e l’intelletto -- a meno che non si vada a finire nell’esistenza del sopranaturale – la cui percezione non dipende dai sensi ma da rivelazioni divine. Ma questo significa abbandonare l’uso della logica e della sperimentazione scientifica.

Se puoi leggere l'inglese ecco uno dei links informativo di Ayn Rand:

http://www.atlassociety.org/ct-1670-AboutAynRand.aspx

2007-01-13 21:42:49 · answer #6 · answered by DrEvol 7 · 1 0

per me bisogna scoprirla passo dopo passo con volontà eumiltà comunicarla sarebbe un po malvagio perche anche gli altri se ne devono impossessare con i loro sforzi..socrate ha ragione

2007-01-13 08:17:03 · answer #7 · answered by maria p 4 · 1 0

AAA vendo bicicletrta da corsa ful opional non perditempo

2007-01-13 07:16:24 · answer #8 · answered by scyaine 5 · 1 0

la verità per me non esiste..
nn lasipuo'comuncare..

2007-01-16 14:56:27 · answer #9 · answered by Ilaria 2 · 0 0

se ce la tua verità ci sarà un altro con la sua verità (negando la tua) .a chi delle due devo credere? cose la verità?

2007-01-14 16:00:06 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

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