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noto con dispiacere che nella società odierna la spiritualità ha lasciato il posto al materialismo... viene messo al primo gradino il lavoro, lo status sociale, i soldi.. ma la preghiera dov'è finita?? l'amore verso Dio spesso viene dato x scontato, o ci si dimentica del dono della vita che abbiamo ricevuto... voi che ne pensate? accetto anche risposte da parte di persone atee, non voglio discriminare nessuno.. anche se non condivido questo tipo di scelta, la rispetto.

2007-01-10 04:53:56 · 18 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

18 risposte

Ti parlo da cristiano praticante e deluso.
Vado amessa tutte le domeniche, ma non rispetto assolutamente la chiesa come istituzione. Bestemmio, e ogni volta che lo faccio mi spiace, ma non ne riesco a fare a meno. Ogni volta che mi incazzo e alzo gli occhi al cielo, bestemmiando, mi sembra di pregare e di parlare con Lui, di esporgli i miei problemi e le mie frustrazioni (anche se in modo violento).
Voto si all'aborto e alla fecondazione assistita, sono per la ricerca e credo nella scienza. Credo comunque in Dio, ma non so quanto sia grande la mia fede, perchè ogni volta che penso a cosa c'è dopo la morte, ho simil-crisi di panico.
Ormai sto quasi pensando che SPERO esista Dio, è questo lo considero un atto di fede, il più grande.

2007-01-10 05:07:06 · answer #1 · answered by mellowonpsx 2 · 4 1

sono atea e rispetto la vita e le persone....
non credo che sia necessario pregare per avere dei valori solidi
ciao

2007-01-10 05:06:02 · answer #2 · answered by brutta antipatica cattiva 5 · 5 0

Io sono ateo, quindi non dedico la mia vita ad un ente in cui non credo.
Però vorrei farti notare che essere atei non significa essere materialisti nel senso peggiorativo del termine, così come essere credenti in qualche dio, in una religione non significa essere nel giusto.Per esempio, Albert Einstein era un ateo e un pacifista; Roberto Bellarmino era un santo, un dottore della chiesa ed un assassino, visto che ha mandato a morte Giordano Bruno, tra gli altri..
Dipende dalle persone, i valori di rispetto degli altri non sono propri della religione ( a rigor di logica, un ateo difficilmente potrebbe fare una guerra in nome di dio, come invece molte religioni hanno fatto); appartengono alle persone, se li hanno. sia un ateo che un credente possono rispettare gli altri oppure no.
Nel mio piccolo, passo per essere una persona buona con chi mi conosce, per fare un altro esempio.
E fino a che non mi si dimostra l'esistenza di dio, la vita me l'hanno data i miei genitori; e per me sono degli ottimi esempi di genitori, pur non essendo credenti.

2007-01-10 05:09:48 · answer #3 · answered by Avatar ® 6 · 3 0

cara Illuminata...in parte hai ragione , la spiritualità è un po' messa da parte nella società odierna...comunque ci sono molte persone che si dedicano alla loro interiorità anche senza ricorrere ad un essere superiore, ci sono tante forme di preghiera e di cura del proprio io interiore che io reputo tutte degne di rispetto allo stesso modo...quindi forse se le chiese sono vuote vuol dire che forse le persone si rivolgono altrove ,non necessariamente non hanno interiorità o vita spirituale

2007-01-10 05:07:00 · answer #4 · answered by frik 2 · 3 0

Credo che per dedicare la vita a Dio bisogna mettere al primo posto l'ubbidienza ai suoi comandi riportati nella sua parola scritta la Bibbia. Anche se far questo può significare rinunciare ad alcune cose materiali o cose che ci piacerebbe fare ma che contrastano con la sua volontà o ci impediscono di servirlo pienamente come potremmo fare invece impegnandoci nella predicazione della Buona Notizia del Regno, un'opera che Gesù stesso a comandato di compiere in Matteo 24:14 e 28:19,20

2007-01-10 05:52:30 · answer #5 · answered by Out 5 · 1 0

perchè ritenersi inferiori a un altro essere ,per giunta inesistente?
Perchè se Dio esistesse non ci fornirebbe prove certe della sua esistenza? le risposte che ne danno i filosofi o le persone di chiesa sono sciocche e superficiali.....SVEGLIA! la vita è il presente,non deve andare sciupata in preghiere e affini...

2007-01-11 09:06:35 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

La vita non è un dono, ma nasce dall'Ignoranza-Metafisica Primaria.
E' così che prendiamo forma in questo cosmo colmo di malattia, vecchiaia, morte finale.
Per uscire da questa dimensione che si chiama Samsara dobbiamo risalire la corrente fino al nodo primordiale e diventare Illuminati e Risvegliati alla Verita e alla Realtà.

2007-01-10 08:31:28 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

la spiritualità se n'è andata da un bel pezzo (1000 anni e+)
da quando la chiesa cattolica se ne è appropriata
distribuendo in cambio un surrogato di credenze che non sono più storicamente accettabili ,la chiesa stà segnando il passo
e si affanna inutilmente per conservare la su egemonia
sullo spirito,
si lascino perdere i dogmi e si liberi il senso religioso individuale

2007-01-10 07:15:45 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

Si può pregare e dedicare la vita a Dio, anche da laici, continuando a vivere normalmente la propria vita, compiendo al meglio le prorie azioni quotidiane, riamanedo onesti, coerenti con se stessi e cercando, nel proprio piccolo, di fare del meglio anche verso le altre persone! In fin dei conti ama il tuo prossimo come te stesso! Penso che questa etica possa valere per ogni persona "di buona volontà" anche se è atea!

2007-01-10 06:07:10 · answer #9 · answered by shakti 5 · 0 0

Cara Illuminata ti risponde una che la fede ce l'ha e sa che la vita é un dono ma nn per questo nn comprende che la vita nn é preziosa fino al punto da buttarla via. Quello ke dici é molto bello ma attenzione a nn cadere nel fanatisimo religioso, pregare e pregare si diventa delle fanatiche.

2007-01-10 05:26:40 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

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