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20 risposte

La nebbia è uno dei fenomeni meteorologici più insidiosi e pericolosi per le innumerevoli attività che quotidianamente si svolgono laddove tale evento è naturalmente più diffuso. Sia per frequenza che per intensità, la nebbia spesso anche nel nostro Paese provoca notevoli conseguenze di ordine pratico, soprattutto sul traffico terrestre, sulla navigazione marittima ed aerea. Ma le influenze si ritrovano anche in altri ambiti lavorativi come per esempio nel settore agricolo, uno dei più esposti, in generale, ai principali agenti atmosferici che si verificano in natura. Non dimentichiamo poi le ripercussioni che si hanno sul benessere fisiologico dell’uomo e il forte legame esistente tra nebbia e inquinamento: non per niente la parola smog deriva dall’inglese smoke (fumo) e fog (nebbia). Le condizioni atmosferiche favorevoli alla formazione della nebbia, infatti, prevedono che l’aria vicina al suolo sia stagnante in modo da favorire il progressivo accumulo degli inquinanti vicino alla loro fonte, spesso quindi in prossimità dei centri urbani. Le particelle inquinanti aumentano, inoltre, la durata e la frequenza delle nebbie perché costituiscono il supporto ideale per la condensazione del vapore nelle goccioline di nebbia.
cos’è la nebbia esattamente? E’ un’idrometeora che si forma per condensazione del vapor acqueo in prossimità del suolo in minuscole goccioline d’acqua, dell’ordine di 5-10 micron di diametro, che modificano le proprietà ottiche dell’aria, riducendo la visibilità al di sotto di 1 km. La nebbia appare come una densa formazione grigia o biancastra, simile a nubi se vista da lontano, a immediato contatto con il suolo, più frequente di notte e al mattino. Un indizio di prossima genesi della nebbia è la densa foschia verso sera, dalla quale si distingue per il fatto che quest’ultima fa riferimento ad una visibilità superiore a 1 km. Per il formarsi della nebbia vi sono ore, stagioni e condizioni atmosferiche tipiche. Non essendo altro che una nube al suolo, la nebbia si forma quando lo strato d’aria in prossimità del suolo diventa saturo, dando inizio alla condensazione. Ciò può avvenire per:
umidificazione della massa d’aria vicina al suolo (nebbie da evaporazione);
raffreddamento dell’aria (nebbie da raffreddamento)
Tale raffreddamento può essere di tipo isobarico, nel caso avvenga in condizioni in cui non vi siano significativi gradienti barici tra zone adiacenti, dove quindi persista una situazione di stabilità anticiclonica, e di tipo adiabatico, quello che comunemente avviene con la formazione delle nubi. In ogni caso, questo tipo di condensazione porta ad avere:
nebbie da irraggiamento
nebbie da avvezione
Le nebbie da irraggiamento, le più frequenti sulle zone pianeggianti, sono prodotte dal forte raffreddamento notturno, quando il terreno irraggia calore verso l’alto, raffreddando uno strato d’aria via via crescente ad iniziare dal suolo. Il raffreddamento, favorito quando il cielo è sereno, produce uno strato nebbioso di spessore in genere intorno a 100-200 metri e difficilmente al di sopra di 300 metri. Tale tipo di nebbia tende a dissolversi nelle ore più calde della giornata e si genera in condizioni meteorologiche caratterizzate da cielo sereno, quasi totale assenza di vento, elevato grado di umidità, presenza di inversione termica e atmosfera molto stabile. Tali condizioni si ritrovano più frequentemente nel periodo invernale e in presenza di strutture di alta pressione.
Le nebbie d’avvezione, invece, si producono all’interno di masse d’aria umida e relativamente calda, che scorrono lentamente su una superficie più fredda. Le nebbie sul mare sono quasi sempre d’avvezione perché il mare di notte irraggia molto meno della terraferma e sono prodotte dallo scorrimento di correnti di aria calda e umida su un mare più freddo e possono poi invadere anche le zone costiere, in particolare durante il giorno quando si attivano i venti di brezza che le spingono verso terra. Alle nebbie d’avvezione appartengono anche quelle che si formano quando aria calda marittima invade durante le ore notturne la terraferma, più fredda perché ha perso calore per irraggiamento, e le nebbie nei fondovalle, dove, durante la notte, l’aria fredda accumulatasi scende e si deposita lungo i pendii delle montagne. Soprattutto per quanto riguarda le nebbie da irraggiamento, esiste una sorta di evoluzione ciclica della nebbia: essa, infatti, si dissolve o si dirada nelle ore centrali del giorno quando il riscaldamento del suolo si trasmette all’aria, con conseguente evaporazione delle goccioline di nebbia, per poi ripresentarsi dopo il tramonto, momento in cui ha inizio la dispersione del calore immagazzinato dal suolo durante la giornata in direzione dell’atmosfera sovrastante. La nebbia comincia, quindi, ad attenuarsi dal basso verso l’alto così come dai bordi dell’area nebbiosa verso il suo centro. In genere, al dissolvimento per evaporazione si accompagna un parziale sollevamento dovuto a deboli moti verticali che facilitano ulteriormente la scomparsa della nebbia. In alcuni casi, tale sollevamento comporta un miglioramento della visibilità, ma il cielo rimane grigio e le temperature al suolo aumentano di poco dai valori minimi del mattino. La nebbia, inoltre, è uno dei presupposti per la formazione di gelicidio, cioè quella patina di ghiaccio che può formarsi sulle strade in certe rigide giornate invernali, insidiosissime per la circolazione perché invisibile. Le goccioline costituenti la nebbia gelano, infatti, appena a contatto con il suolo avente temperatura inferiore a 0°C. Se invece le goccioline sono sopraffuse, pur in ambiente sottozero, il gelicidio si forma anche nel caso in cui la temperatura della superficie terrestre è di poco superiore a 0°C.

2007-01-10 05:18:20 · answer #1 · answered by gℓαмσυя 6 · 2 3

Utente ARIA ho assoluto bisogno di comunicare con te per una bellissima risposta che hai dato in un'altra domanda.

La nebbia (come la bruma) è un fenomeno meteorologico
che consiste in una nube a contatto col suolo originata dall'evaporazione dell'umidità di questo o di una distesa
di acqua superficiale. Tale vapore, muovendosi verso l'alto,
si raffredda e si condensa in un aerosol formato da piccole
gocce che rifrangono la luce solare, dando al fenomeno una colorazione opaca; questa condensazione può avvenire in
modi diversi a seconda del tipo di raffreddamento che l'ha causata e assume diversi nomi; i principali sono:
* nebbia da irraggiamento
* nebbia da avvezione
* nebbia da evaporazione
* nebbia frontale (o da precipitazione)

Le città e aree più nebbiose in Italia sono: Ferrara, Mantova, Rovigo e Padova. Per questo motivo l'autostrada A13 che attraversa queste zone è stata la prima a sperimentare la segnaletica stradale per nebbia.

Nelle città viene rarefatta dal calore delle case e dalla presenza delle luci di città.



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2007-01-10 00:40:16 · answer #2 · answered by Anonymous · 2 0

Io non mi pongo nemmeno il problema, visto e considerato che non lo vedrò. Immagino sarà una cosa alla Eleanor Rigby. Penso che un mio funerale non se lo filerebbe nessuno.

2016-12-16 05:51:38 · answer #3 · answered by clapperton 3 · 0 0

ciao, leggi tutto questo, se ti può essere utile:

Nebbia
I raggi del sole attraverso la nebbia
La nebbia mattutina
La nebbia della sera abbassa la visibilità; veduta del Tower Bridge a LondraLa nebbia (come la bruma) è un fenomeno meteorologico che consiste in una nube a contatto col suolo originata dall'evaporazione dell'umidità di questo o di una distesa di acqua superficiale. Tale vapore, muovendosi verso l'alto, si raffredda e si condensa in un aerosol formato da piccole gocce che rifrangono la luce solare, dando al fenomeno una colorazione opaca; questa condensazione può avvenire in modi diversi a seconda del tipo di raffreddamento che l'ha causata e assume diversi nomi; i principali sono:

nebbia da irraggiamento
nebbia da avvezione
nebbia da evaporazione
nebbia frontale (o da precipitazione)
Indice [nascondi]
1 Tipi di nebbia
2 Effetti della nebbia
3 Classificazione ai fini aeronautici
4 Voci correlate
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni



[modifica] Tipi di nebbia
La nebbia da irraggiamento può essere formata dal raffreddamento del suolo dopo il tramonto dalle irradiazioni termiche (infrarosso) in condizioni atmosferiche calme e con cielo sereno. Il suolo freddo provoca condensazione nell'aria più vicina per la conduzione di calore. In assenza di vento il livello della nebbia può essere meno profondo di un metro, ma in caso di turbolenza il livello può ispessirsi. La nebbia da irraggiamento è comune in autunno e di solito non dura a lungo dopo il sorgere del sole.

Si parla di nebbia da avvezione quando l'aria umida passa per avvezione sopra il terreno freddo e viene così raffreddata. Tale forma è più frequente sul mare quando l'aria tropicale incontra ad alte latitudini l'acqua più fredda. È anche estremamente comune il caso in cui un fronte tiepido passi sopra un'area abbondantemente innevata.

La nebbia da evaporazione è la forma più localizzata ed è creata dall'aria fredda che passa sull'acqua molto più calda. Il vapore acqueo entra velocemente nell'atmosfera tramite l'evaporazione e la condensazione ha luogo una volta che viene raggiunto il punto di rugiada. La nebbia da evaporazione è più frequente nelle regioni polari, e intorno ai laghi più grandi e più profondi nel tardo autunno e all'inizio dell'inverno. È strettamente collegata al Lake Effect Snow e alla Lake Effect Rain, e spesso causa nebbia ghiacciata o talvolta brina.

La nebbia frontale (o da precipitazione) si forma quando una precipitazione cade nell'aria secca dietro alla nube, le goccioline liquide evaporano in vapore acqueo. Il vapore acqueo si raffredda e al punto di rugiada condensa e forma la pioggia.

La nebbia ghiacciata si verifica quando goccioline liquide di nebbia congelano sulla superfice, formando della brina. Ciò è molto frequente sulla cima di quelle montagne che sono esposte a un debole vento. È equivalente alla pioggia ghiacciata e essenzialmente uguale al ghiaccio che si forma in un freezer.


La nebbia fra i fianchi del monte Lushan, provincia di Jiangxi, in CinaLa nebbia velata artica è quel tipo di nebbia dove le goccioline si sono congelate a mezz'aria in minuscoli cristalli di ghiaccio. Generalmente ciò richiede temperature ben al di sotto del punto di congelamento e quindi questo tipo di nebbia è comune solo nell'area e nei dintorni delle regioni artiche ed antartiche.

La nebbia si forma spesso nelle valli di montagna durante l'inverno. È il risultato dell'inversione di temperatura causata dall'aria fredda più pesante che si abbassa nella valle mentre l'aria più calda che si innalza e passa sopra le montagne. Si tratta sostanzialmente di nebbia da avvezione limitata dalla topografia locale, che in condizioni di calma può durare diversi giorni.

Tutti i tipi di nebbia si formano quando l'umidità relativa raggiunge il 100% e la temperatura dell'aria scende sotto il punto di rugiada, spingendola in basso forzando il vapore acqueo a condensare.

Le città e aree più nebbiose in Italia sono: Ferrara, Mantova, Rovigo e Padova. Per questo motivo l'autostrada A13 che attraversa queste zone è stata la prima a sperimentare la segnaletica stradale per nebbia.


[modifica] Effetti della nebbia

Nebbia in strade trafficateLa nebbia riduce la visibilità. Sebbene alcuni mezzi di trasporto possano penetrate la nebbia usando il radar, i veicoli stradali devono viaggiare lentamente e usare più illuminazione. La nebbia localizzata è particolarmente pericolosa, poiché i guidatori possono essere colti di sorpresa. La nebbia è particolarmente rischiosa negli aeroporti, dove sono stati fatti alcuni tentativi per sviluppare metodi (come l'uso di riscaldamento o lo spruzzamento di particelle di sale) per aiutare la dispersione della nebbia. Tali metodi hanno ottenuto qualche successo alle temperature sotto il livello di congelamento.

Tale opacità riduce la visibilità, a distanze inferiori a pochi chilometri. La zona nella quale si sviluppa la nebbia è generalmente ben delimitata (si parla di una coltre di nebbia) a seguito dei fenomeni legati ad un fronte termico.

A seconda della sua densità, la nebbia può ridurre la visibilità a poche decine di metri, o addirittura a poche decine di centimetri. Tale riduzione della visibilità è una causa di incidenti nei trasporti.


ciao ciao spero che ho risposto alla tua domanda.

2007-01-10 04:30:42 · answer #4 · answered by astrl 2 · 2 2

La nebbia, all'apparenza, sembra fumo. In realtà é formata da piccolissime goccioline d'acqua, sospese nell'aria. La nebbia fa la sua comparsa quando l'aria si raffredda, si condensa e si trasforma in vapore acqueo a contatto con un suolo più freddo. Il vapore acqueo contenuto nell'aria é direttamente proporzionale alla temperatura. Ovvero: più una massa d'aria é calda, maggiore é la quantità di vapore acqueo che può contenere.

La nebbia tende a formarsi durante le ore notturne e del primo mattino: le più fredde della giornata. La nebbia si forma sempre su superfici umide: stagni, paludi, corsi d'acqua, fiumi oppure superfici ancora bagnate a causa di piogge recenti, sono il suo ambiente ideale.

Ovviamente devono sussistere particolari condizioni per la formazione della nebbia, in primis una forte zona anticiclonica, scarsa ventilazione, temperature basse come accennato e molta umidità, ovviamente le zone maggiormente interessate sono quelle del nord Italia, ma la nebbia può formarsi anche nelle regioni centro meridionali anche se in percentuale minore.

2007-01-09 18:48:11 · answer #5 · answered by ? 5 · 2 2

Io nn voglio fare il professore, ma, se nn vado errato, io so ke si forma la nebbia x il contrasto tra aria fredda e aria calda e ke fuori città è sempre + fitta xkè è + aperto e di conseguenza è + arieggiato, vale a dire ke la quantità d aria fredda prevale sulla quantità d aria calda.

P. S.
Come diceva 1 grande della canzone napoletana, Renato CAROSONE, la nebbia la potete fare anke in casa, basta prendere 1 bikkiere d acqua e versarvi dentro quale goccia di anice; ecco fatta la nebbia.

2007-01-10 05:35:14 · answer #6 · answered by El Chino "46" 7 · 1 2

per evaporazione, infatti in periferia essendoci piu' fossi e campi,e' piu' frequente

2007-01-10 04:52:30 · answer #7 · answered by bleds 6 · 0 1

perchè il terreno dei campi assorbe l'acqua e poi il calore la fa evaporare ,in citta forse ce ne meno perchè c'è l'asfalto ..e le case che riparano con il riscaldamento e le pareti ......e una risposta di logica non prenderla per scentifica.ciao fata _dei _fiori 80

2007-01-10 02:38:27 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 1

vapore che si condensa
nelle città, per via del surriscaldamento derivato dagli insediamenti umani esiste una corrente che la porta a quota più elevata (500 m e anche oltre) che la rende meno impressionante (foschia)

2007-01-10 01:09:28 · answer #9 · answered by tantragupta 6 · 0 1

per nebbia si intende la condensazione del vapore acqueo in prossimità del suolo in minuscole goccioline di acqua, dell'ordine dei 5-10 micron, che modificano le proprietà ottiche dell'aria riducendo la visibilità orizzontale al di sotto di un chilometro. la nebbia non sia altro che una nube la cui base è nei pressi del suolo. Ne consegue che si possa formare solo quando l'aria in prossimità del suolo stesso diventa satura e da inizio alla condensazione. Questo può avvenire per due motivi:

1. Nebbia da evaporazione. Una massa d’aria riceve altro vapore acqueo derivante dall’evaporazione dell’acqua dai fiumi o laghi, oppure dalla parziale evaporazione delle gocce di pioggia in caduta. Quest’ultimo caso è tipico quando si hanno piogge insistenti portate da un intenso flusso di correnti sciroccali.

2. Nebbia da raffreddamento. Appartengono a questa categoria la maggior parte delle nebbie che ogni anno coprono i fondovalle, le zone interne e soprattutto la Pianura Padana. La nebbia da raffreddamento si forma perchè una massa d’aria umida si raffredda ed i motivi che portano al raffreddamento le dividono in:
Condizioni che favoriscono la formazione delle nebbie
nebbia = aria umida al suolo + cielo sereno + scarsa ventilazione
Questa ricetta, vera in particolare per le nebbie da irraggiamento, si riscontra nel periodo invernale con un'area di alta pressione che si insedi in maniera stabile per più giorni. Alle alte pressioni infatti sono generalmente associati venti modesti ed il vapore acque liberato dai fiumi, dai laghi e dalla vegetazione tende ad accumularsi, aumentando il tasso di umidità, anche senza un vero e proprio afflusso di aria umida. L'alta pressione è anche garante di bel tempo e di cielo sereno durante la notte, con il conseguente forte raffreddamento e la formazione di spesse inversioni termiche che stabilizzano ulteriormente gli strati bassi dell'atmosfera

2007-01-09 19:12:46 · answer #10 · answered by Fabrizio V 4 · 1 2

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