io sto bene così
2007-01-09 06:52:07
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answer #1
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answered by ٩(͡๏̯͡๏)۶ Roby Piacc ٩(͡๏̯͡๏)۶ 7
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Gli italiani nonsi ribellano 1) perche' in media sono molto bravi a parlare e poco ad agire, 2) perche' non sono capaci di unirsi e fare gioco di squadra! uno dei difetti peggiori degli italiani e' che riescono sempre a fare gruppetti e a darsi contro l'un l'altro.... basta vedere quanti partiti abbiamo in Italia, confrontati con gli altri Paesi europei!
Sono passati centinaia di anni, ma gli italiani sono ancora quelli dei guelfi e ghibellini.
2007-01-09 14:54:14
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answer #2
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answered by Grilla Parlante 6
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Non sei solo tu purtroppo a lamentarti, ma credo tutti gli Italiani o per lo meno il 90% di essi.
Penso che il problema sta nel fatto che il popolo italiano non sa come reagire o forse ha paura di reagire o semplicemente aspettano che sia una terza persona a fare il primo passo.
2007-01-11 05:44:11
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answer #3
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answered by Flavio P 1
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praticamente da sempre, il popolo italiano è abituato a subire; il pegio è che non esiste una controparte a cui rivolgersi; quindi, fa come i bimbi: annulla il problema, in tal modo l'ingiustizia scompare, non c'è.
2007-01-09 14:48:45
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answer #4
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answered by paperino 6
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Il cittadino di una delle democrazie del nord europa e degli Stati Uniti di fronte a un disservizio o un abuso,reagisce segnalandoli
al deputato del luogo ove vive ; cio' rende l'idea del controllo democratico,da parte dell'elettore,dell'operato del parlamentare
eletto e quindi, in base di cio' che fa, verra' giudicato per un nuovo
mandato.Chi in Italia,tranne pochi,puo' dire che cosa ha fatto l'onorevole della propria circoscrizione elettorale nei cinque anni del mandato parlementare ? Chi e' causa del suo mal.............
2007-01-11 20:29:08
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answer #5
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answered by Ettore G 3
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Parlando in modo generico, naturalmente, uno puo' osservare che la natura dell'italiano lo rende la persona piu' individualista del mondo. L'italiano crede solo in se' stesso. Diffida di partecipare in attivita' di gruppo ed evita di essere catalogato in una classe o categoria di persone. E' anormale in mille modi e quindi non adatto a seguire le regole sociali di gruppo, ma principalmente e' indisciplinato se non vede che il suo sforzo produce guadagno.
L'italiano e' pieno di empatia per il prossimo, quindi molto volente a perdonare, a concedere, a comprendere le difficolta' degli altri e dunque a piegare regole e leggi. Intendiamoci bene, piegare le regole per gli altri non e' un atto di generosita' e' un atto di empatia, la stessa empatia che uno si aspetta quando dovesse venire il suo turno. L'italiano si aspetta che dopo aver commesso una violazione, chi lo accusa deve mostrare comprensione piegando opportunamente le regole e riducendo la pena notevolmente, se non abolendola completamente.
L'italiano odia tutto cio' che viene imposto dalla collettivita' ma ama tutto cio' che e' individualistico. Ecco perche' socialismo, fascismo, o peggio ancora comunismo, sono tutte societa' destinate a fallire in Italia, anche se tutti le votassero. L'italiano vuole regole giuste per tutti, ma non vuole essere sottomesso a nessuno.
La societa' ideale per l'italiano e' quella dell'economia libera, del capitalismo piu' puro, dove ogni individuo che e' capace e volenteroso di lavorare sia completamente libero di perseguire il suo lavoro senza intralci e interferenze della collettevita' (cioe' del governo).
L'italiano e' capace di lavorare ininterrottamente per se' stesso, ma cerca ogni occasione possibile per prendersela di comodo se lavora per lo Stato. Ecco perche' in America o in altri paesi anglosassoni dove le regole sono rigide ma a favore dell'incentivo individuale, l'italiano emerge spesso al di sopra del mediocre, afferma la propria individualita' perche' rispetta solo le regole che premiano l'incentivo, la dedizione, e l'orginalita'. Per queste cose l'italiano ha tutte le carte in regola.
La cosa peggiore che si possa fare per rovinare il patrimonio umano dell'Italia e' quello di estaurare governi collettivisti, che mettono i bisogni della societa' al di sopra delle aspirazioni degli individui. La politica in Italia e' solo un gioco di scaltrezza: l'arte di ottenere i voti convincendo la popolazione a credere che tutti i problemi economici del Paese possano essere risolti nella gara dei partiti ad essere quello che offre di piu', come se l'economia di un Paese fosse messa all’asta!
Se ci fosse un partito che dicesse, lasciate liberta' agli individui di fare quello che vogliono per il loro guadagno e lasciate che il loro guadagno sia esclusivamente loro, niente tasse sul guadagno. L'incentivo di far soldi sveglierebbe milioni di persone piene di idee e metterebbe al lavoro tutti, anche gli estracomunitari!
Purtroppo, dopo cosi tanti anni di lavaggio politico di cervello, se gli italiani si sono veramente convinti che e' importante essere di sinistra o di destra o del centro, anche se un partito sorgesse che volesse abolire tutte le tasse sull'entrate e imponesse soltanto una modica tassa del 10% sui consumi, nessuno lo voterebbe, perche’ ormai siamo convinti che chi risolve i problemi del Paese e’ chi ci offre di piu’ – gratuitamente, s’intende. Ma la politica delle promesse e’ tutto un imbroglio – nessuno puo’ offrire gratuitamente senza prima o produrlo in eccesso o rubarlo a qualcuno. Ci hanno abituati a credere che abbiamo il diritto di ricevere qualcosa gratuitamente: l'alloggio, la pensione, le vacanze, la sanita', e chi piu' ne ha piu' ne metta, senza pensare che per dare bisogna prima avere.
Il ragionamento illogico e' partire dai bisogni prima e pensare a come pagarli dopo. L'economia del Paese si amministra guardando la produttivita' prima, e quali bisogni possiamo permetterci con la ricchezza che abbiamo prodotto dopo. Invece di martellare la popolazione con la campagna poltica dei partiti attuali promettendo che se questo va al potere le ferreovie e l'Alitalia verranno risanate (Con quali soldi? Da chi li vanno a prendere?); se quell'altro va al potere la sanita' viene modificata e migliorata su tutta la linea (stessa domanda: Con quali soldi? Chi ce li mette?)
In realta' l'unica soluzione vera sta nel principio economico che viene continuamente violato: la prosperita' del Paese e' raggiungibile soltanto liberalizzando la creativita' individuale, cioe' lasciando completa liberta' economica agli individui. Sono gli individui che creano industrie, fabbriche, affari di ogni tipo, non la collettivita' (lo Stato). La politica attuale si basa di promesse di un partito per un gruppo a scapito di un altro. Questa non e' soluzione economica. Questa e' vendita all'asta di cio' che si e' rubato agli individui rendendoli sempre piu' incapaci e sempre meno interessati a produrre.
2007-01-09 21:43:25
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answer #6
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answered by DrEvol 7
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perché ci sono abituati, ma vedrai quando le cose andranno peggio
2007-01-09 20:49:45
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answer #7
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answered by Luciano S 3
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perché siamo un popolo che solo quando tocchiamo col **** xterra diamo il meglio di noi stessi,una delle ultime occasioni i campionati mondiali.
2007-01-09 17:15:46
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answer #8
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answered by ascaro44 2
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Perché sono "sazi",saturi, occupati , dunque annebbiati, a seguire in tivù i giochi , i vip , il calcio, le veline,la ferrari, ecc. ecc. ...oramai rassegnati da una buona porzione di fatalismo, superficialità e menefreghismo .
Pane e giochi annientano o annebbiano la mente ...questo chi dirige ,chi sta al potere lo sa ( o meglio dire lo sapeva molto bene) e lo sfrutta .
2007-01-09 15:24:56
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answer #9
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answered by a 6
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io volevo iniziare uno sciopero dei pendolari esteso a tutti i viaggiatori anche occasionali: smettiamo di pagare i biglietti e gli abbonamenti!!
non dureranno troppo e non avranno abbastanza controllori per far fronte a tutti i viaggiatori, e lo stesso proponevo per le compagnie telefoniche, per loro i soldi NON guadagnati in un giorno sono soldi persi per sempre, allora non usiamo i nostri cellulari per giorni e giorni finchè non abbassano le tariffe, ma nessuno mi viene mai dietro ne mi da mai retta uffa...ho gridato in faccia a un controllore dopo tre ore che ero ferma a rho in piena notte che non avrei mai più pagato un biglietto e che erano vergognosi loro e trenitalia e il tipo mi ha detto 'non l'ho frenato io il treno'
che cattivo...
2007-01-09 14:55:40
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answer #10
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answered by reeeeeee 4
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xkè non fa uscire le palle
2007-01-09 14:53:16
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answer #11
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answered by mikelone92 3
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