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2007-01-09 04:52:55 · 12 risposte · inviata da ★HELDA★C★ ★ ★ ★ ★ 7 in Arte e cultura Recitazione

SCUSATEMI
La poesia che amate!

2007-01-09 06:10:52 · update #1

12 risposte

Lentamente.Muore di Pablo Neruda
( la scrivo in lingua originale e fra parentesi la traduzco ok?)
Muere lentamente quien se transforma en esclavo del hábito, repitiendo todos los días los mismos trayectos, quien no cambia de marca, no arriesga vestir un color nuevo y no le habla a quien no conoce.
traduzione:
( Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.)

Muere lentamente quien evita una pasión, quien prefiere el negro sobre blanco y los puntos sobre las "íes" a un remolino de emociones, justamente las que rescatan el brillo de los ojos, sonrisas de los bostezos, corazones a los tropiezos y sentimientos.
(.Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.)

Muere lentamente quien no voltea la mesa cuando está infeliz en el trabajo, quien no arriesga lo cierto por lo incierto para ir detrás de un sueño, quien no se permite por lo menos una vez en la vida, huir de los consejos sensatos.
(Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati.)

Muere lentamente quien no viaja, quien no lee, quien no oye música, quien no encuentra gracia en sí mismo.

(muore lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,chi nn sente musica e chi nn trova grazia in se stesso )
Muere lentamente quien destruye su amor propio, quien no se deja ayudar.
(Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare;)

Muere lentamente, quien pasa los días quejándose de su mala suerte o de la lluvia incesante.


Muere lentamente, quien abandona un proyecto antes de iniciarlo, no preguntando de un asunto que desconoce o no respondiendo cuando le indagan sobre algo que sabe.

Evitemos la muerte en suaves cuotas, recordando siempre que estar vivo exige un esfuerzo mucho mayor que el simple hecho de respirar.


Solamente la ardiente paciencia hará que conquistemos una espléndida felicidad.( chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o ,della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non
risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita’.)
Pablo Neruda
comunque la ho messa in spagnolo cosi la leggi in tutto il suo splendore..

2007-01-09 22:33:24 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

La pioggia nel pineto


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Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immensi
noi siam nello spirito
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, Ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta: ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
( e il verde vigor rude
ci allaccia i melleoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani

ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.

2007-01-09 05:01:29 · answer #2 · answered by Anonymous · 1 0

"Il fiore che ripete
dall'orlo del burrone

nonscordartidime

non ha tinte più chiare
né più liete dello spazio gettato fra
te e me".


Eugenio Montale

2007-01-15 04:04:55 · answer #3 · answered by Manuela M 3 · 0 0

LA MIA SERA G. Pascoli

Il giorno fu pieno di lampi;
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle. Nei campi
c'è un breve gre gre di ranelle.
Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggiera.
Nel giorno, che lampi! che scoppi!
Che pace, la sera!

Si devono aprire le stelle
nel cielo sì tenero e vivo.
Là, presso le allegre ranelle,
singhiozza monotono un rivo.
Di tutto quel cupo tumulto,
di tutta quell'aspra bufera,
non resta che un dolce singulto
nell'umida sera.

È, quella infinita tempesta,
finita in un rivo canoro.
Dei fulmini fragili restano
cirri di porpora e d'oro.
O stanco dolore, riposa!
La nube nel giorno più nera
fu quella che vedo più rosa
nell'ultima sera.

Che voli di rondini intorno!
che gridi nell'aria serena!
La fame del povero giorno
prolunga la garrula cena.
La parte, sì piccola, i nidi
nel giorno non l'ebbero intera.
Né io... e che voli, che gridi,
mia limpida sera!

Don... Don... E mi dicono, Dormi!
mi cantano, Dormi! sussurrano,
Dormi! bisbigliano, Dormi!
là, voci di tenebra azzurra...
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch'io torni com'era...
sentivo mia madre... poi nulla...
sul far della sera.




Giovanni Pascoli, Canti di Castelvecchio.

2007-01-09 08:45:42 · answer #4 · answered by °°°Nicola°°° 2 · 0 0

Beh anche la mia sembra scontata:
L'inifito di leopardi

2007-01-09 06:56:02 · answer #5 · answered by MrWolf 2 · 0 0

Oh, non dir che falso fu il miol cuore,
se nelll'assenza ti parve il mio fuoco si spegnesse
dal mio corpo piuttòsto potrei separarmi
che dalla mia anima che nella tua vive
lì è il nido del mio amore
se ho vagabondato,
come chi viaggia io di nuovo vi faccio ritorno,
giusto in tempo, non cambiato dal tempo,
cosicché io stesso porto un'acqua per la mia colpa.
Non credere mai che s'anche regnassero nella mia natura
tutte le debolezze che assediano ogni tipo di sangue
h'io potrei così assurdamente esserne macchiato
da lasciare per nulla l'intera somma del tuo bene;
perché io questo vasto universo lo dico niente
salvo te, mia rosa: nel tuo essere è il mio tutto

2007-01-09 05:16:07 · answer #6 · answered by actea_80 2 · 0 0

Forse è un pò scontata, ma a me piace davvero molto.. (anche se non sono una romanticona)

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
contro le porte della notte
e i passanti li segnano a dito
ma i ragazzi che si amano
non ci sono per nessuno
ed è la loro ombra soltanto
che trema nella notte
stimolando la rabbia dei passanti.
La loro rabbia, il loro disprezzo, le risa, la loro invidia.
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
essi sono altrove, molto più lontano della notte
molto più in alto del giorno
nell'abbagliante slendore del loro primo amore.

2007-01-09 05:08:13 · answer #7 · answered by Eutalia 4 · 0 0

"A Zacinto" del Foscolo...grazie alla mia prof delle medie che me l'ha fatta amare.
Mi piace anche "L'ultimo canto di Saffo" di Leopardi, ma ce ne sono tantissime...anche quelle di Catullo le adoro!

2007-01-09 05:00:39 · answer #8 · answered by bridget88 5 · 0 0

al mattino
mi illumino di immenso.
magari la facessero studiare a scuola al posto del sabato del villaggio o la pioggia nel pineto. ciao salutami shure

2007-01-09 05:00:35 · answer #9 · answered by Davide_1 of a kind 4 · 0 0

lE POESIE DI NERUDA MI PIACCIONO TUTTE!
Despedida

Si muero,
dejad el balcòn abierto.

El nino come naranjas
(desde mi balcòn lo siento)

El segador siega el trigo
(desde mi balcòn lo siento)

Si muero
dejad el balcòn abierto!
by Federico Garcìa Lorca

2007-01-11 00:58:03 · answer #10 · answered by Stefy87 4 · 0 1

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