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deve comprendere breve riassunto tipo di linguaggio i personaggi ecc ecc grazie mille!!

2007-01-08 19:29:57 · 6 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Libri ed autori

6 risposte

leggilo, è meglio!!
è un bel libro..

2007-01-08 23:14:30 · answer #1 · answered by Moky79 5 · 1 0

è un libro bellissimo, io l'ho letto anche in inglese perchè merita, leggilo e istruisciti va!

2007-01-08 19:39:12 · answer #2 · answered by andrea s 5 · 1 0

E' un libro magnifico,non e' possibile riassumerlo in breve!leggilo ne sarai felice.

2007-01-08 19:52:35 · answer #3 · answered by . 6 · 0 0

E' in assoluto il mio libro preferito.
Non credo ci sia un riassunto od una scheda in grado di trasmetterti l'essenza di questo romanzo e dei suoi personaggi.
Come sintetizzare Lord Henry ?
Leggilo, ti piacerà.

2007-01-08 19:45:00 · answer #4 · answered by Ros® 4 · 0 0

Oscar Wilde, un precursore del liberismo...Grande!! Il ritratto di Dorian Gray e' stato il romanzo che ha ottenuto piu' successo,merita una tua lettura. Leggilo, non si possono fare riassunti a tali capolavori!!

2007-01-08 19:38:11 · answer #5 · answered by dom 6 · 0 0

trama dell’opera.

Il famoso pittore londinese Basil Hallward mostra al suo amico Lord Henry la sua ultima opera: il ritratto di un giovanissimo nobile. Lord Henry è rapito dalla bellezza che scaturisce dal ritratto e dalla persona che ne è il soggetto, e chiede assolutamente a Basil di conoscerlo di persona. Reticente, alla fine il pittore cede e gli presenta il bellissimo e giovanissimo Dorian Gray.

Il giovane ed innocente Dorian lega subito con il vissuto Lord Henry, divertendosi in conversazioni stuzzicanti. Lord Henry invita il giovane a non sprecare il dono della bellezza e della gioventù, e di sfruttare tutto questo per iniziare una vita piena di esperienze.

Questo spinge Dorian Gray ad esprimere, quasi per scherzo, un desiderio: vorrebbe che i segni inevitabili che la vita lascia sulle persone possano essere rivolti al suo ritratto, e non a sé stesso. Ma quello che è nato per scherzo, si avvera.

A mano a mano che il giovane Dorian perde la sua innocenza, che accumula esperienze non sempre gratificanti, il suo ritratto acquista una ruga, od un'espressione maligna. Dorian Gray, quando se ne accorge, ne è spaventato e nasconde il ritratto in soffitta: nessuno dovrà sapere quanto è sporca la sua anima, quell'anima resa visibile dal ritratto.

Dopo molte travagliate vicende, la sua corruzione è massima ma conserva ancora una faccia innocente che gli procura la simpatia generale. Dilaniato da questa contraddizione e spaventato dal proprio ritratto, Dorian decide di distruggerlo e quindi è distrutto egli stesso.



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Il ritratto di Dorian Gray si configura come un eccellente capolavoro della letteratura inglese e come una vera e propria celebrazione del culto della bellezza. Una ‘professione di fede’ che Wilde tenne a fare propria e a perseguire nell’arco della sua intera esistenza, sia attraverso la sua produzione artistica che per mezzo della sua condotta decisamente anti-Vittoriana e anti-conformista, sprezzante del buonsenso e dei canoni della morale borghese.

L’arte per Wilde, si configura infatti come un’opera d’arte ben riuscita. Wilde opta quindi per il rovesciamento del principio secondo cui è l’arte che imita la vita, trasformandolo nel presupposto per il quale è la vita ad imitare l’arte. La vita è pertanto prodotto e risultato dell’arte. Di qui l’importanza attribuita all’apparenza e al dominio dei sensi, che perviene quindi all’estetismo (dal greco, ‘percepire con i sensi’), atteggiamento tipicamente wildiano (ma anche dannunziano) e caratterizzato dalla concezione di un arte fondamentalmente fine a sé stessa (art for art’s sake).

Un’esperienza, quella estetica, che non sempre si rivela giusta e retta. La visione della vita come arte implica infatti da un lato la ricerca del piacere, ovvero l’edonismo, dall’altro uno stile di vita disinibito e dissoluto che porta allo sfacelo morale e, nel caso di Dorian Gray, al carmine.

La storia di Dorian è la storia di un ragazzo particolarmente bello, il quale, proprio in virtù del suo straordinario fascino, viene dipinto in un quadro dal pittore Basil. Dorian viene però anche plagiato e iniziato al culto della bellezza dall’esteta Lord Henry, il quale gli spalanca contemporaneamente le porte del Male, ribadendogli più volte: «La vita ha in serbo tutto per voi. Non c’è nulla che voi non possiate ottenere, con la vostra straordinaria bellezza.» Mentre Dorian contempla la sua bellezza fedelmente raffigurata nel quadro esprime, quasi innocentemente il desiderio che il dipinto possa portare al suo posto i segni del passare del tempo, in modo che la sua bellezza originaria si possa mantenere per sempre intatta e inalterata. Il ‘patto col diavolo’ però si realizza e, mentre il quadro porta i segni dell’età che avanza, l’anima di Dorian porta quelli della progressiva decadenza morale, alla quale l’eccessiva dedizione al culto del bello (ma anche la lettura del romanzo A rebours di Huysmans) lo ha condotto. Scrive Wilde nel romanzo: «Niente ti rende così vanitoso come sentirti dare del peccatore»; e ancora: «Il peccato è una cosa che si legge nel volto di un uomo. Il peccato non si può nascondere.»

Wilde descrive in queste righe la decisione di Dorian di coprire una volta per tutte il quadro, orrenda testimonianza della dissolutezza e della bruttezza morale del suo soggetto.

«[...] uno splendido tessuto del tardi settecento veneziano [...] poteva servire ad avvolgere quell’orrore [il quadro]. Ora avrebbe coperto una cosa che aveva una putredine propria, più decomposta di un cadavere – che avrebbe nutrito orrori, e non sarebbe mai morta. Quello che i vermi sono per il cadavere, i suoi peccati sarebbero stati per l’immagine dipinta sulla tela. Avrebbero invaso la sua bellezza, e ne avrebbero divorato la grazia. L’avrebbero deturpata, e resa ripugnante. Tuttavia la materia avrebbe continuato a vivere. Sarebbe vissuta in eterno.»

E una donna, vittima dei comportamenti licenziosi di Dorian dirà:

«Di tutti quelli che vengono qui è il peggiore. Dicono che si è venduto al diavolo per serbare un viso intatto. Son quasi diciott’anni che lo conosco. Lui non è molto cambiato da allora. Ma io sì” aggiunse, con una smorfia disgustosa.» «Me lo giuri?» «Lo giuro» disse la bocca sciupata, come un'eco rauca. «Ma non tradirmi» piagnucolò. «Ho paura di lui.»

Dorian è completamente dedito ad un culto estetico che si traduce in uno stile di vita vizioso e depravato, e che lo porta a compiere nequizie d’ogni genere, culminanti nell’omicidio di quello che Dorian ritiene essere il colpevole della sua depravazione, ovvero l’artefice del dipinto, Basil. Non sopportando più di scorgere nel quadro, da anni segretamente riposto in soffitta, il ghigno maligno della sua dissoluzione decide di disfarsi anche di esso ma, quando pugnala la tela, cade a terra morto. Distruggendo il quadro Dorian pone fine all’altra parte inseparabile di sé, e quindi anche alla sua stessa vita, ricongiungendosi infine con la sua anima abietta e maligna.

Riguardo al romanzo Wilde avrà occasione di dire, in una lattuga del 1894: “Brasil è ciò che penso di essere. Thierry Henry è ciò che il mondo pensa di me. Dorian è ciò che io vorrei essere”. Ed è proprio in queste poche righe che si cela il quanto mai misterioso messaggio di Waldo, secondo cui, in definitiva, il solo personaggio del romanzo non è altro che lui stesso.

2007-01-09 05:51:59 · answer #6 · answered by ღMiss Lillyღ 5 · 0 2

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