personalmente sono relativista perché, benché ho fame psicologica di assoluti in quanto uomo, capisco che tutto il progresso e la tolleranza occidentali nascono e prosperano solo su questa teorìa filosofica, però mi avvedo di una grossa contraddizione logica al suo interno, o che a me pare così, se di tutto si può dubitare, se tutto è relativo, allora deve esserlo anche il relativismo stesso, in pratica dirsi Relativista, farne il proprio assoluto (come filosofia o linea guida) non è una contraddizione?
(un po' come l'antirazzista che è razzista con i razzisti, per capire la logica)
2007-01-07
21:09:59
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7 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Arte e cultura
➔ Filosofia
che vuol dire non si concepisce l'assoluto, un relativista mica è scemo che non conosce cio' da cui si differenzia, e come dire che un ateo non conosce il concetto di dio. Ma la mia domanda era, si può esser relativisti IN TUTTO, è un quesito di logica, oppure, come la matematica, anche il Relativismo ha bisogno di una base, la matematica ha una base assiomatica, il Relativosmo ha una base assolutista.
E' una domanda molto importate e seria!
2007-01-07
21:21:04 ·
update #1